Ban motori a scoppio: raggiunto accordo fra UE e Germania sugli e-fuel. L'Italia resta sola
di Giulia Favetti pubblicata il 27 Marzo 2023, alle 08:31 nel canale Auto ElettricheIl "sì" di Berlino spiana la strada all'approvazione definitiva al nuovo regolamento sulle auto green entro i confini europei, fissata per Martedì, e isola l'Italia rimasta con Polonia e Bulgaria nel fronte del "no"
L'accordo era nell'aria.
A una settimana di distanza dall'ultimo aggiornamento riguardo il travagliato iter del ban alla vendita delle auto a combustione entro i confini dell'Unione Europea a partire dal 2035 – a cui avevamo dedicato questo articolo – Frans Timmermans, capo della politica climatica dell'UE, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo con la Germania, la voce più potente del fronte del "no".
Lo Stato federale, al netto del suo veto, aveva al contempo lasciato la porta aperta per un accordo con Bruxelles, ponendo sul tavolo la possibilità di permettere la vendita delle auto termiche alimentate a e-fuel "climaticamente neutri".
Secondo Berlino sarebbe corretto, al fine di tutelare l'industria automobilistica europea, ricomprendere i carburanti sintetici all'interno delle alimentazioni concesse [quindi al fianco di batterie e celle combustibili a idrogeno], prodotti tramite l'utilizzo di energia rinnovabile e CCS [Carbon Capture&Storage], in modo da risultare neutri in termini di emissioni nette.
"Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull'uso futuro degli e-fuel nelle automobili", ha dichiarato su Twitter Frans Timmermans, capo della politica climatica dell'UE, seguito dal commento di Volker Wissing, ministro dei trasporti tedesco:
"La strada è chiara, i veicoli con motore a combustione interna potranno ancora essere immatricolati dopo il 2035, a patto che facciano il pieno esclusivamente con carburanti a emissioni zero".
We have found an agreement with Germany on the future use of efuels in cars.
— Frans Timmermans (@TimmermansEU) March 25, 2023
We will work now on getting the CO2-standards for cars regulation adopted as soon as possible, and the Commission will follow-up swiftly with the necessary legal steps to implement recital 11.
Der Weg ist frei: Europa bleibt technologieneutral. Fahrzeuge mit Verbrennungsmotor können auch nach 2035 neu zugelassen werden, wenn sie ausschließlich CO2-neutrale Kraftstoffe tanken. 1|2
— Volker Wissing (@Wissing) March 25, 2023
Lunedì 27 Marzo, quindi, i diplomatici della UE non voteranno più la graduale eliminazione del motore a scoppio, ma l'abbandono dei carburanti tradizionali: diesel, benzina, metano, gpl.
L'approvazione ufficiale dell’accordo avverrà il giorno dopo, Martedì 28 Marzo.
Non mancano le voci in discordanti; Benjamin Stephan, di Greenpeace, ha affermato che l'accordo è stato una battuta d'arresto per la protezione del clima:
"Questo puzzolente compromesso mina la protezione del clima nei trasporti e danneggia l'Europa, distraendo l'industria automobilistica dal concentrarsi sull'elettromobilità efficiente".
L'accordo lascia l'Italia in una posizione difficile: da una parte il Governo Meloni dovrebbe capitolare, tornando sulla sua posizione e rinunciando a porre come conditio sine qua non l'ammissione dei bio-carburanti [a base di vegetale, con emissioni molto ridotte rispetto ai fossili ma con un significativo impatto su suolo e risorse idriche] nel pantheon della mobilità post 2035.
Dall'altra potrebbe strenuamente continuare a dichiararsi contrario, ma con la consapevolezza di avere un peso nettamente inferiore, affiancato solo da Polonia e Bulgaria.
La prima ha da sempre dichiarato una forte posizione contraria, la seconda la semplice volontà di astenersi.
Il Presidente Meloni, fino a Venerdì, non aveva intenzione di gettare la spugna:
"La partita sui biocarburanti non è affatto persa. Stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettino le emissioni zero: se una tecnologia risponde ai target che ci siamo fissati, può essere utilizzata".
A sostenere il Capo del Governo anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: "L'Italia è impegnata a fornire tutti gli elementi per far comprendere all'Ue l'importanza di inserire i biocarburanti tra i combustibili verdi. L'Europa non si dimostri irragionevole".
Luca Squeri [ndr, FI], ha aggiunto:
"L'accordo sull'uso degli e-fuel con l'esclusione dei biocarburanti è semplicemente intollerabile ed è destinato a danneggiare non solo l'Italia ma tutta l'Europa. Il governo continui la battaglia."
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia-Ecr al Parlamento europeo:
"La transizione ecologica di Timmermans avrà enormi costi economici e costi politici in termini di dipendenza strategica dalla Cina. Fa più che bene il governo Meloni a non mollare su questo punto che è ovviamente coerente con l'interesse nazionale italiano ma anche con un approccio scientifico e non ideologico".
Le dichiarazioni della Premier e dei suoi alleati, però, trascurano quanto risposto dalla Commissione UE in merito ai carburanti di origine vegetale: l'apertura in tal senso comporterebbe la rimessa in discussione dell'intero progetto [già votato a Febbraio dall'Europarlamento].
Un'autentica "via crucis" che nessuno dei Paesi vuole ripercorrere.
Ma se Atene piange, Sparta non ride.
L'accordo UE-Germania lascia l'amaro in bocca anche al leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che, puntando il dito sulla condotta della Meloni, lo ha definito:
"Un disastro diplomatico e politico dell'Italia, che con una strategia folle ha portato a favorire la Germania con gli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici, di cui è una grande produttrice".
Sembrerebbe, quindi, stando alle dichiarazioni di Bonelli, che per paura della Cina si stiano consegnando le chiavi del regno alla Germania.
In tutto questo, vale la pena soffermarsi, a bocce ferme, su quanto l'industria automobilistica europea sta portando avanti da diversi anni: elettrificazione delle flotte [con i gruppi multimarchio VW e Stellantis a fare da apripista] e la creazione di diversi centri di produzione di batterie e/o di riciclaggio delle stesse.
Ad oggi sono già sei: Hydrovolt, Altilium Metals, Fortum [x2], Volkswagen e Mercedes.
Inoltre, anche l'Europa ha un giacimento di terre rare, scoperto pochi mesi fa a Kiruna, in Svezia, dal gruppo minerario Lkab.
Tutto questo rende concretamente possibile un futuro 100% elettrico e indipendente dalla Cina.
E chissà, forse nel 2035 ripenseremo al 2023 definendolo "much ado about nothing".
184 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosia gli e-fuel che i biocarburanti (se fossero stati approvati) sono solo contentini politici, non hanno alcun futuro.
i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti
gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati
le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone
ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro
Ormai VW e tutte le principali case automobilistiche europee hanno stanziato miliardi di € per l'elettrico e tutte o quasi hanno cataloghi con modelli elettrici e cataloghi in uscita (che significa che pianificazione e progettazione hanno almeno 2 anni a dire poco) quindi figuriamoci se volevano tornare indietro e gradivano un cambio di rotta... gli sarebbe costato cifre spropositate e sia chiaro questo a prescindere dalla mia o dall'opinione di chiunque altro.
La politica sta solo facendo una operazione di facciata per cercare di non perdere consensi ma tutti sanno che ormai la decisione è stata presa altrimenti nessuna grande industria ad oggi avrebbe speso così tanto.
i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti
gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati
le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone
ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro
Ti dirò... secondo me è anche più semplice di così.
Come ho scritto sopra per motivi politici era necessario mollare qualcosa che fosse di bandiera perché il politico di turno possa dire che "io ho fatto il possibile e ottenuto questo".
Per il resto costo degli e-fuel e scarsa volontà dei produttori di auto di percorrere quella strada farà si che esca si e no 2 modelli in tal senso e la cosa sparirà nel dimenticatoio.
i biocarburanti rovinano l'ambiente e il territorio per come sono fatti e per come devono essere prodotti
gli e-fuel sono fatti utilizzando energia (quindi petrolio) non green e hanno componenti inquinanti sintetizzati
le elettriche vengono ricaricate con centrali a carbone
ma se magicamente apponiamo il prefisso [B][COLOR="SeaGreen"]E-[/COLOR][/B] tutto diventa green, ecosostenibile, impatto zero, energia del futuro
Che le elettriche siano caricate a carbone è una stupidaggine che gira in rete, diffusa da chi semplicemente non legge la bolletta, dove per legge è riportato come viene prodotta l'energia elettrica.
Un'industria che invece produce mettendo al primo posto l'impatto ambientale non produce né per vendere né per profitto, perché produrrà solo la quantità di beni necessaria per soddisfare il bisogno della popolazione e poi può stare ferma anche per anni; inoltre deve produrre con la migliore tecnologia possibile, che dovrà quindi essere accessibile a tutti; infine le industrie non dovranno essere in concorrenza, ma in collaborazione, per utilizzare la minore quantità possibile di energia e risorse naturali.
Tutto qusto si ottiene in un sistema industriale integrato ad alta teconologia condivisa, che non può essere rappresentato dal modello capitalista.
Anche io penso che i biocarburanti potevano accompagnare la transizione, ma l'importante è posticipare la fine dei motori a scoppio, dove l'Italia ha un peso occupazionale e know-how importanti.
Poi nulla vieta di (continuare a) bruciare biogas per caricare le auto..
[I]...legga contrattino, prima ![/I]
...questa è per cinofili livello PRO !
Mah, credo che il Porsche che ho me lo terrò per la vita. Se dovrò pagare un pieno 200€ per farci un giro ogni tanto... perché no?
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