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Ban ai motori a scoppio: quattro Paesi si sono dichiarati contrari, ma ha davvero senso?
di Giulia Favetti pubblicata il 06 Marzo 2023, alle 13:44 nel canale Auto ElettricheGermania, Italia, Polonia e Bulgaria sarebbero intenzionate a votare "no" alla riunione degli ambasciatori dei Paesi dell'UE, inizialmente fissata per Martedì: a portare a questa decisione da parte dei quattro Stati membri, l'esclusione degli e-fuel dalle opzioni verdi per la mobilità
272 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOggi ogni auto, anche la peggiore è mild Hybrid, che di elettrico ha proprio nulla, e lo dico da possessore.
Più che ottimista direi utopico pensare che da qui a 10 anni ci sia una tecnologia tale che permetta l'elettrico puro di essere sostenibile come costi per l'acquirente (ad oggi una plugin parte dai 40k, che sono cifre proibitive ai più, che soprattutto sia sostenibile come infrastruttura elettrica. Non tutti abbiamo il garage e bisogna sperare possano arrivare a tempi di ricarica perlomeno simili a quello che si impiega a fare il pieno dal benzinaio, per farli convertire da erogare benzina ad elettricità per le masse.
Senza considerare che d'estate abbiamo blackout per i climatizzatori, figuriamoci anche a collegare le auto...
10 anni sono troppo, troppo pochi.
Il passaggio più che forzato deve essere stimolati, se arriviamo ad avere auto elettriche dal prezzo contenuto e con un risparmio nei costi, dubito che la maggioranza scelga di rimanere al termico, tranne gli appassionati di motori di alta cilindrata per auto sportive
mentre la Tesla parte da 37k
Io ricordavo che esistessero solo i motori con accensione per compressione e ad accensione comandata....
A me, alla luce dell'articolo, risulta chiaro il senso di voler ritardare o rivedere il blocco... l'industria UE è anni indietro rispetto alle cinesi e americane.
Se nel 2035 blocchi le vendite vuol dire condannare il settore, se lo proroghi o lo rivedi dai il tempo di adeguarsi senza fare una strage di lavoratori.
indipendentemente dal ban o non ban non è MAI stata data una data ultima per la circolazione delle auto a combustione 2035 sarebbe la data ultima per le nuove immatricolazioni, se compri un'auto a fine 2034 ad oggi nessuno ti vieta di usarla fino al 2100
Se nel 2035 blocchi le vendite vuol dire condannare il settore, se lo proroghi o lo rivedi dai il tempo di adeguarsi senza fare una strage di lavoratori.
quindi meglio una morte lenta continuando a investire nelle auto a combustione invece che provare a recuperare il gap nell'elettrico, va bene
da settembre da 25k
solo per fare mente locale, dove sono stati giocati gli ultimi mondiali di calcio?
Se incominciamo a mettere delle colonnine d'appertutto il problema si risolve.
Come hanno spiegato nel video che gira , se tutti i veicoli in europa fossero elettrici mancherebbero ad oggi un 15% di capacità di produzione elettrica , roba che nel giro di 2/3 anni si risolve alla grande se approvano anche solo qualche progetto in attesa da anni.
Certo che se domani si blocca tutto siamo punto a capo.
Già ora ci sono auto totalmente elettriche che con poco meno di 20.000€ si acquistano , non sono sicuramente la media , molte costano ancora molto di piu.
Discorso diverso per le plugin , alcune costano addirittura di più delle pure elettriche , d'altra parte un auto che ha sia parti a scoppio che parti per elettrico deve per forza costare di più di una che ha solo una o l'altra.
Per come la vedo io nel giro di 2/3 anni è già cambiato tantissimo a livello di ricariche e di scelta auto .
Prima c'era solo tesla , ora ci sono anche auto un po' per tutti .
Il problema più grosso sarà uniformare il territorio , come sempre al nord c'è tutto e al sud non c'è nulla , finchè l'italia rimane divisa in "due" si fa poca strada.
Giusto.
Comunque questa idea che le plugin debbano costare meno delle elettriche pure morirà presto. Quella delle plugin è una bella idea arrivata fuori tempo massimo.
L'elettricità arriva già adesso dappertutto, fare una colonnina non è come fare un distributore. Inoltre in montagna è molto più facile che la casa abbia il garage.
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