Auto elettriche sotto i 25.000 euro e con incentivi? Ecco 5 modelli, si scende fino a 11.000 euro
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Giugno 2025, alle 14:25 nel canale Auto Elettriche
Auto elettriche con prezzi più accessibili, e incentivi locali che abbassano ulteriormente il costo. Vi proponiamo cinque alternative (e cinque incentivi) per passare alla mobilità sostenibile
Quando si parla di auto elettriche, spesso, molto spesso, si parla anche di prezzi alti. Si tratta di vetture che nel lungo periodo recuperano parte della cifra spesa, soprattutto potendo ricaricare a prezzi bassi, come nel caso della ricarica domestica, ma è indubbio che comunque i listini spesso frenino anche potenziali clienti interessati.
Ci sono però modelli, soprattutto nel gruppo delle city car, che costano sensibilmente meno. Prezzi più bassi, che possono migliorare ulteriormente per effetto degli incentivi all'acquisto. In Italia in questo momento non sono presenti incentivi a livello statale (anche se si vocifera di un possibile ritorno) ma solo a livello locale, come alcuni incentivi regionali o provinciali. I modelli che hanno prezzi competitivi anche senza contributi diventano quindi ancora più appetibili. Vediamone cinque che abbiamo selezionato, per i quali suggeriamo anche un incentivo locale, che ovviamente è valido anche per gli altri modelli, o per il vostro preferito.
Dacia Spring
La Dacia Spring è stata la prima auto elettrica davvero economica, e quindi non può che essere al primo posto del nostro elenco. Dopo l'arrivo sul mercato di altri modelli, il prezzo della Spring è ulteriormente calato, scendendo, ad oggi, fino a 17.900 euro. Nel momento in cui scriviamo è però attiva anche una promozione, che genera un prezzo di partenza di soli 14.900 euro. Questo per un'auto con 45 CV di potenza, e autonomia nel ciclo misto di 225 km. In alternativa si può scegliere la versione da 65 CV, il cui prezzo sale a 18.900 euro.
Grazie agli incentivi all'acquisto questi prezzi possono calare. In Lombardia, ad esempio, si possono ottenere 3.500 euro per le auto elettriche, e quindi una Dacia Spring arriverebbe a costare 11.400 euro.
Leapmotor T03
L'avvento di Leapmotor in Europa ha sicuramente scosso il mercato. Il marchio cinese è venduto al di fuori della Cina in esclusiva da Stellantis, che ha subito portato i primi modelli in Italia. In particolare la piccola T03 è una city car dal design distintivo, e con discrete caratteristiche tecniche. Con motore da 95 CV assicura una guida fluida, e la batteria da ben 37,2 kWh permette di spingersi anche oltre i 300 km di autonomia.
Tutto questo per un prezzo che è accessibile già da listino, 18.900 euro, ma che, sempre per effetto di una promozione, diventa ancora più aggressivo, scendendo a 15.500 euro. Per rendere l'acquisto ancora più conveniente, chi risiede nella provincia di Bolzano può richiedere il contributo concesso, che ammonta a 2.000 euro per le auto elettriche, a fronte di uno sconto almeno di pari entità da parte del venditore. Come abbiamo visto Leapmotor è già generosa su questo fronte, e quindi il prezzo potrebbe diventare 13.500 euro.
Renault 5
La nuova Renault 5, o R5 se preferite, ha raccolto consensi di critica fin dai primi prototipi, ed ora è sul mercato con una gamma completa. Da poco il configuratore ha accolto anche l'allestimento Five, declinato nella solo versione con 95 CV di potenza, e batteria da 40 kWh. Una vettura elettrica che arriva fino a 310 km di autonomia nel ciclo misto, e che si fa apprezzare per il design retrò.
La versione Five è, ovviamente, anche quella con prezzo più basso, con il listino della casa francese che recita 24.900 euro. Non ci sono in questo caso promozioni particolari, ma ci sono incentivi interessanti che non abbiamo ancora citato. Per i residenti in Valle d'Aosta la regione copre il 50% dei costi sostenuti (IVA, IPT e messa su strada esclusi), e con un massimale di 9.000 euro per gli over 35, e ben 12.700 euro per gli under 35. Il prezzo della R5 diventerebbe quindi rispettivamente di 15.900 euro e 12.200 euro.
Dolphin Surf
La BYD Dolphin Surf è l'ultima arrivata del costruttore cinese, e si propone di imporsi nel segmento, con ottime dotazioni e prezzo subito aggressivo. L'auto è lunga quasi 4 metri, ed ha diverse configurazioni. Il motore può variare tra 88 e 156 CV di potenza, mentre la batteria ha due tagli, da 30 kWh o 43,2 kWh.
Solo una versione, la top di gamma, costa più 25.000 euro, 25.999 euro per la precisione, ma BYD ha deciso per il lancio in Italia di effettuare sconti su tutta la linea. La migliore quindi scende a 22.640 euro, mentre per l'allestimento Boost servono 18.640 euro. Il prezzo migliore si ottiene con la base Active, che costa in promozione 17.310 euro.
Ma i cittadini residenti a L'Aquila potrebbero sfruttare l'incentivo che la città ha deliberato, anche acquistando la vettura al di fuori dei confini cittadini, ed anche regionali. Il bonus è di 4.000 euro, con scadenza al 31 dicembre 2025. La BYD Dolphin Surf quindi potrebbe costare solo 13.310 euro.
Fiat Grande Panda
La Panda che tutti conosciamo da anni è diventata Pandina, mentre la nuova versione ha preso il nome di Grande Panda. La vettura riprende il design della storica Panda (quindi non le ultime) e lo aggiorna a stili moderni, quasi legati al mondo digital e gaming. Esiste in versione elettrica, con motore elettrico 113 CV e batteria da 44 kWh.
L'allestimento di ingresso, denominato RED, ha un prezzo di listino di 24.900 euro, ma anche il marchio italiano vuole spingere le vendite con una promozione che fa calare il prezzo fino a 22.950 euro.
Prezzo che potrebbe essere ancora più basso per i residenti della Regione Sicilia, che anche per il 2025 vuole offrire un contributo a fondo perduto di 5.000 euro per l'acquisto di nuove auto elettriche. La Fiat Grande Panda quindi sull'isola italiana potrebbe costare solo 17.950 euro.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPeccato non sia stata prodotta qualche anno fa con l'evocativa versione Turbo
Ma per tutte, velocità di punta ridicole...
respirare meglio non è proprio un plus da poco, inoltre i soldi dati alle elettriche sono soldi risparmiati dal sistema sanitario per problemi legati all'inquinamento auto endotermico
sottoscrivo. potrebbero essere usati per altri interventi pubblici con benefici decisamente maggiori.
occhio non vede, cuore non duole.
Perfetto, ora ci sono le auto con costi "popolari" e con le dimensioni che desideravi
Zero scuse devi comprarne una! Butta la stufa a gasolio!!
I soldi pubblici buttati nel cesso (anzi peggio... sarebbe stato meglio buttarli letteralmente nel cesso) sono quelli per finanziare la guerra e uccidere, tra gli altri, migliaia di innocenti.
Soldi utilizzati per far progredire una tecnologia nuova non li definirei buttati, soprattutto se, come detto, portano anche miglioramenti ambientali
Vero. Cercare di migliorare la qualita' dell'aria che respiriamo, che disastro.
Meglio quelli spesi (leggermente superiori, ma di poco, eh :rolleyes
Di recente in montagna sono stato dietro ad un diesel di 20 anni che faceva più fumo di una ciminiera. Probabilmente è colpa anche della cattiva manutenzione, ma quanto cazzo inquina una macchina del genere? E quante ne vedo in giro nelle stesse condizioni.
Almeno con un'elettrica manco volendo puoi fare una cosa del genere.
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