Auto elettrica e LA7 Piazzapulita: nel 2016 viaggiavamo già con un'auto di prima generazione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 26 Settembre 2021, alle 13:05 nel canale Auto ElettricheIl servizio di Piazzapulita andato in onda nei giorni scorsi ha fatto molto rumore. Tuttavia il risultato ottenuto sembra non corrispondente alla realtà, tanto che noi già nel 2016 viaggiavamo con una Renault Zoe prima generazione con autonomia decisamente inferiore. Ecco il racconto del vecchio viaggio Milano-Igea Marina
Di recente la trasmissione televisiva Piazzapulita, su LA7, ha mandato in onda un servizio che racconta le peripezie di una loro inviata al volante di un'auto elettrica per percorrere la tratta Roma-Reggio Calabria. Non linkiamo il contenuto, sebbene sia semplice da reperire, poiché pensiamo che non sia una descrizione corrispondente alla realtà. LA7 ha messo al volante una giornalista totalmente impreparata, senza nemmeno dotarla delle applicazioni base per individuare la rete di ricarica, e per giunta facendola partire da Roma con batteria non completamente carica. A completare il disastro, l'auto scelta è una utilitaria, anche se con discreta autonomia, della quale si ignorano le capacità di ricarica, evitando "accuratamente" le colonnine fast presenti sul percorso. Risultato, secondo Piazzapulita: 52 ore di viaggio per 700 km.
Chiunque abbia minimamente approcciato la mobilità elettrica, anche senza decidere infine di acquistare una vettura a batteria, sa bene che si tratta di una ricostruzione inverosimile, come dimostrato immediatamente da un articolo dei colleghi di Vaielettrico, che hanno percorso la stessa tratta, con la stessa auto, e con un neofita al volante, in meno di 10 ore, con un minimo di preparazione.
L'auto sotto accusa è una Renault Zoe di ultima generazione, quella chiamata R135, con batteria da 52 kWh e accreditata per circa 400 km di autonomia massima. Non proprio una utilitaria in senso stretto quindi, e per farla sfigurare su LA7 si sono ingegnati parecchio. Ma questa disavventura ha riportato alla memoria di chi vi scrive, proprietario di una Renault Zoe prima generazione dal 2014, un viaggio intrapreso nel 2016, più breve ma piuttosto indicativo delle possibilità delle auto elettriche.
Lo scenario cinque anni fa era ben diverso: ad eccezione di Tesla, non esistevano auto elettriche ad alta autonomia, e la rete di colonnine fast era praticamente inesistente, mentre erano piuttosto diffuse le colonnine in corrente alternata da 22 kW di potenza. Un viaggio in Zoe, per la tratta Milano - Igea Marina, non era quindi impossibile con un minimo di organizzazione, data la capacità della vettura di sfruttare tutti i 22 kW con il proprio caricatore di bordo. Prima regola del viaggio, lungo tra 310 e 390 km a seconda del percorso scelto, fu partire con l'auto carica al 100%. La prima generazione dell'elettrica francese, a batteria completamente carica, garantiva circa 130 km di percorrenza autostradale, decisamente meno delle vetture odierne, grazie alla batteria da 22 kWh.
Dopo la partenza da Milano dunque la prima tappa obbligata fu Parma, città già allora all'avanguardia come numero di postazioni di ricarica. Trovai la prima colonnina disponibile libera, e dopo una ricarica di circa un'ora l'auto era pronta a ripartire. Con una colonnina fast odierna avrei impiegato solo 30 minuti. Per non rischiare di trovarmi con autonomia al limite, decisi di fermarmi di nuovo vicino a Bologna, precisamente nell'area di sosta con ricarica presso l'Ikea di Casalecchio di Reno. Un'area di sosta che esiste tutt'oggi, ma in cui ora si trovano colonnine fast da 50 kW. All'epoca erano sempre AC da 22 kW, ma in questo caso la sosta venne sfruttata in modo più intelligente: cosa c'era di meglio di una cena a base di polpette svedesi mentre l'auto ricaricava?
Dopo questa ricarica non feci altre soste, fino al traguardo di Igea Marina, dove avevo una stanza prenotata all'Hotel La Perla, all'epoca uno dei primi a fornire la ricarica per veicoli elettrici nel parcheggio interno, servizio che ancora fornisce gratuitamente ai suoi ospiti. Proprio per questo motivo non ero l'unico ospite con un'auto elettrica in quei giorni.
Ma quanto è durato il viaggio? Considerando una velocità leggermente sotto il limite, per ottimizzare la durata della batteria, e le soste di ricarica, il viaggio durò circa 6 ore e mezza. Un tempo ovviamente più alto delle circa 4 ore necessarie con una normale utilitaria, ma non impossibile da gestire anche grazie alla cena di intermezzo sfruttata come tempo di ricarica. Una situazione quindi accettabile? Probabilmente no, ma ricordo che la situazione in quel momento era ben diversa da quella attuale. Le auto elettriche erano decisamente acerbe e la rete di ricarica lo era ancora di più. Lo stesso percorso, fatto oggi con l'auto usata su LA7, che ha ricevuto negli anni due upgrade di batteria, non necessiterebbe nemmeno di una sosta (partendo carichi al 100%) o forse di 20 minuti di pausa ad una colonnina fast.
Come considerare lo scenario dipinto per il viaggio Roma - Reggio Calabria? Sicuramente una ricostruzione che non corrisponde alla realtà dei fatti. Con le mie vecchie percorrenze del 2016, lo stesso tragitto di 700 km sarebbe stato esattamente il doppio della mia esperienza Milano - Igea Marina, ovvero un tempo di 14 ore. Comunque tanto, ma estremamente lontano dalle 52 ore che raccontano su Piazzapulita. Non solo, c'è anche un'aggravante. Il Sud Italia è stato scelto per dimostrare il luogo comune di una zona arretrata rispetto al Nord o al Centro. Anche questa ricostruzione è errata, ed al Sud non mancano le infrastrutture di ricarica, come già visto anche nel nostro reportage del viaggio estivo per tutta Italia, e come chiaramente visibile nel resoconto di Vaielettrico sulla stessa tratta.
Perché dunque queste colonnine sono state ignorate? Perché si è partiti con l'auto parzialmente scarica, per un viaggio ampiamente previsto? Perché non si è ricaricato durante la notte? Tutte domande alle quali forse non avremo mai risposta, ma che dimostrano come già oggi sia possibile viaggiare in auto elettrica, con un minimo di preparazione che anche un neofita può facilmente ottenere.
180 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAhahah mi hai spaccato
Solo complimenti no critiche
Per il resto rispecchia la realtà. Almeno quella del 99% del mondo fuori da questo forum
Pezzo insolitamente "aggressivo" per gli standard di hardware upgrade, certo che quel servizio ti ha proprio ferito nei sentimenti eh?
Comunque, non linkare il servizio di LA7 è un errore secondo me, dato che sembra un'accozzaglia di scemenze (adesso me lo cerco), tanto vale che lo si possa subito giudicare da se, evitando di linkarlo invece sembra che si tema il confronto.
EDIT:
Ecco il servizio incriminato.
Ok, ho visto il servizio (da completo ignorante sulle elettriche) e si, non sembra che la giornalista sia particolarmente skillata e molto probabilmente il viaggio non è stato pianificato come poteva essere, ma credo che l'intento fosse quello di mostrare l'esperienza di un automobilista comune non di un enthusiast perfettamente preparato, poi non so a che app ci si riferisca nell'articolo di HWU, ma vedo che la giornalista un'app che le indica i punti di ricarica la usa, solo che tra colonnine non in funzione (e non segnalate come guaste), problemi vari e telefonate all'assistenza perde un sacco di tempo e con quello soldi.
Ribadisco, non avendo esperienza non ho gli strumenti per giudicare nel dettaglio, ma non mi pare un pezzo in malafede, piuttosto mi ha fatto ridere la reazione indignata di tutti i patiti dell'elettrico che la hanno presa sul personale, ho visto un bel po di commenti su internet e video-risposta aciderrimi su youtube, uno diceva (tra l'altro sembrava un cinquantenne, non un ragazzino):
"La trasmissione piazza pulita di Formigli, che ho sempre seguito e stimo... Fino alla giornata di ieri"
TAANN TAANN TAAAAANN!!!
Ci sono dietro i petrolieri !!! I rettiliani !!!!
ma se poi penso a mia mamma che dovesse usare un'elettrica come quella sono certo che dovrei prendere io la macchina per andare ad aiutarla nelle ricariche..
detto questo..
excusatio non petita accusatio manifesta
punta sul vivo l'auto elettrica ?.. mi spiace una caduta di stile simile a giustificare una così veloce risposta in un sito che non è quattroruoteelettriche ma Hardware upgrade..
Che io sappia è preferibile partire con il 90% della batteria e fermarsi piuttosto che partire col 100% e non fermarsi. Ovviamente non il 65%
interessante lista di errori commessi nel servizio
credo che "il disinformatico di attivissimo" sia conosciuto bene o male da tutti...e molto credibile...https://attivissimo.blogspot.com/2021/09/antibufala-piazzapulita-la7-e-lauto.html?m=1
ciaooo a tutti
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