Toyota
Ancora guai per Toyota: l'autonomia dell'elettrica bZ4X delude nei test invernali
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Novembre 2022, alle 12:29 nel canale Auto ElettricheLa prima elettrica di Toyota una volta risolto il problema alle ruote, ora deve affrontare le difficoltà delle basse temperature. Seppur non in condizioni proibitive, l'auto è andata in grave difficoltà col freddo
125 Commenti
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"Engine and transmission friction increases in cold temperatures due to cold engine oil and other drive-line fluids.
It takes longer for your engine to reach its most fuel-efficient temperature. This affects shorter trips more, since your car spends more of your trip at less-than-optimal temperatures.
Heated seats, window defrosters, and heater fans use additional power."
Ma chi ha fatto sto studio?
Per certo ti so dire che un motore ICE all'abbassamento della T2 aumenta di rendimento, basta studiarsi il diagramma T-S che ho postato, è semplice.
Le auto termiche *non* sono più efficienti a basse temperature, il trascurabile aumento di efficienza del ciclo termico viene totalmente nullificato dalle perdite in tutti gli altri settori, come illustrato qui (https://www.fueleconomy.gov/feg/coldweather.shtml).
Sempre in quell'articolo si nota come le auto elettriche abbiano una perdita maggiore *solo per via dei consumi del climatizzatore*, che non viene "gratis" come nelle termiche.
Se si esclude il climatizzatore dal computo le auto elettriche perdono *meno* efficienza delle termiche a basse temperature.
Inoltre la riduzione dell'efficienza dovuta al climatizzatore era particolarmente marcata fino a qualche anno fa quando il riscaldamento nelle auto elettriche era generalmente a resistenza, ora che si stanno diffondendo quelli a pompa di calore l'effetto è molto meno visibile.
Infine, se è vero che una batteria fredda non è in grado di restituire tutta l'energia immagazzinata, non è che questa vada persa ovviamente, ma torna disponibile non appena si scalda (cioè dopo pochi kilometri di percorrenza)
Sei da comiche.
Quindi se lascio il telefonino SPENTO e carico (così evitiamo l'equivoco del fatto che si scarichi per l'uso) a -10 gradi tutta la notte, lo trovo con la batteria a terra al mattino, basta che lo metto un paio d'ore in casa a 20° ed è di nuovo carico... OOOKKKEEEYYYYYY
Comunque l'articolo è chiaro:
La peggiore auto elettrica ha una perdita di autonomia del 50% col freddo, le migliori del 30%
Con una a motore termico, supponendo che a pari condizioni con un pieno tu faccia 500 km, col freddo ne fai 250? Perchè questo è quello che succede con l'elettrica, e non mi interessa se la colpa è dei condizionatori o di cosa (per altro tu dici (cit.) " la riduzione dell'efficienza dovuta al climatizzatore era particolarmente marcata fino a qualche anno fa" .. quando l'articolo parla di un'auto nuovissima....)
Ma hai capito di cosa si parla? Ma veramente?
vabbè, smetto di risponderti, ma ti comunico che ti stai rendendo ridicolo: la prima risposta che hai dato di getto poteva anche far sorridere pensando ad un fanboy che non si aspetta un minimo di competenza dall'altra parte, ma insistere con una stupidata così colossale, come asserire che un endotermico col freddo peggiora autonomia e consumi peggio di una ellettrica, è esporsi volontariamente al pubblico ludibrio. Contento tu....
P.s- hai citato un articolo che NON avvalla la tua tesi...
Il punto non è se il motore elettrico è più efficiente (ovviamente) di uno ICE. Il punto è che uno è alimentato da batterie, e l'altro da carburante.
E le batterie, come vettore di energia, al giorno d'oggi fanno c@gare a spruzzo. Il fulcro del problema è tutto qui.
Se la temperatura scende sotto i -20° con l'elettrico invece che 500km ne fai forse 100, ma con il diesel non parti nemmeno perchè si ghiaccia
Ma viene "nascosto"... Probabilmente questa da fastidio a qualcuno...
Se la temperatura scende sotto i -20° con l'elettrico invece che 500km ne fai forse 100, ma con il diesel non parti nemmeno perchè si ghiaccia
Beh oddio, per quello esiste il gasolio specifico, venduto nei paesi nordici.
...
la domanda sorge spontanea:
HAI di tua proprietà un'auto ALMENO plugin da provare (in solo elettrico) per il mese di gennaio intero e poi agosto ???
Sulla carta tutti scienziati, passiamo alla pratica.
Io l'ho comperata lo stesso SAPENDO queste cose, non cado dal pero, ma immagino la gggente (ignorante) che compra senza sapere e poi si inc...za con i venditori d'auto che non hanno detto nulla a riguardo (ed E' così provato in prima persona e pure conoscenti uguale).
Ma ce ne sono decine e decine simili per tutte le altre tipologie di veicoli bev
https://www.forumelettrico.it/forum...ive-t28789.html
Tutti i possessori dicono che è bene o male normale perdere anche il 30/40% dell'autonomia nei mesi invernali rispetto a quelli più caldi.
Quindi di che stiamo parlando? La scoperta dell'acqua calda avrebbe un valore scientifico sicuramente più rilevante... poi se qualcuno per fede elettrotalebana vuole affermare il contrario beh faccia pure.... ma se viene deriso da tutti (possessori di bev compresi) non se ne rammarichi.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ergo in caso di temperatura T2 più bassa aumenta il rendimento del motore, inteso come rapporto del calore specifico del combustibile su unità di lavoro
Vado un po' OT, ma per chiarire: diminuendo la temperatura di aspirazione calano anche tutte le altre quattro temperature del ciclo. Ad es la temp di fine compressione (isoentropica, punto 2) è: Tasp (T2 nel tuo grafico) * r^(k-1) (r: rapporto di compressione, k=cp/cv). Quindi non è vero che aumenta il rendimento, visto che scende anche la curva superiore (isocora). In più la curva che hai chiamato adiabatica è in realtà un'isocora. Le adiabatiche (isoentropiche) sono le 2 curve verticali. Inoltre la densità maggiore dell'aria influenza in modo non trascurabile il drag (quindi il consumo) visto che una variazione di temperatura di 20/30°C può variare la densità dell'aria di un 10%, e la densità dell'aria moltiplica linearmente gl'altri termini della formula per il calcolo del drag. Infine in un motore aspirato decente dove l'accordatura è sfruttata per aumentare il rendimento volumetrico una variazione di temperatura di 20/30°C varia la velocità del suono di un 5% quindi potrebbe diminuire l'efficienza del motore a causa di una variazione dell'accordatura (in aspirazione), anche se ormai son tutti turbo i motori quindi quest'ultimo aspetto è ormai ininfluente. Però questo per dire che col freddo non aumenta generalmente il rendimento. Al massimo potrebbero aumentare le prestazioni massime del motore (cala la temp quindi aumenta la densità dell'aria quindi il comburente disponibile).
Tornando in tema è abbastanza imbarazzante un calo di autonomia del genere. Ci vorrebbe anche l'indicazione di autonomia a tipo 0°C o -10 con almeno luci e riscaldamento acceso ma nessuna casa immagino ci farebbe una gran figura...
Quindi se lascio il telefonino SPENTO e carico (così evitiamo l'equivoco del fatto che si scarichi per l'uso) a -10 gradi tutta la notte, lo trovo con la batteria a terra al mattino, basta che lo metto un paio d'ore in casa a 20° ed è di nuovo carico... OOOKKKEEEYYYYYY
..cut
Sei andato decisamente all'estremo ma si... è più o meno quello che succede.
esperienza personale: In astronomia capita spesso di operare in zone molto fredde e senza disponibilità di una presa elettrica, ci si porta le batterie da casa. In certe condizioni estreme, monti tutto ma dopo pochi decine di minuti la strumentazione muore perché la batteria non tiene. Prendi le batterie, le scaldi e tutto torna a funzionare.
Si dice che le batterie con il freddo perdano capacità (non la carica!). Non è esattamente vero ma è come se lo fosse. Con il freddo le reazioni elettrochimiche rallentano molto, significa che una batteria con una carica di 100 kWh, portata al freddo, riesce comunque a darmi 100 kWh ma non alla stessa velocità.
Esempio: a 20° la batteria può alimentarmi un carico da 100kW per un'ora; a 0° la batteria può alimentarmi un carico da 10 kW per 10 ore. Cosa succede se a 0° gli metto un carico da 20kW? Che la batteria (non riuscendo a convertire abbastanza energia) non riesce ad fornire una tensione sufficiente, ergo, per l'elettronica è come se fosse scarica.
del resto non potrebbe essere altrimenti. Come potrebbero sparire nel nulla 10/20 kWh di energia con uno semplice sbalzo di temperatura di 10/20°?
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