Model 3TeslaSupercharger
Un viaggio in Tesla dal nord alla Sicilia, senza Supercharger e spendendo 50 euro
di Paolo Corsini pubblicato il 17 Settembre 2021 nel canale Auto Elettriche
Percorrere l'Italia da nord a sud in 11 giorni, usando una Tesla Model 3 Long Range senza mai ricaricare ad un Supercharger? E' possibile, nonostante la diffusione delle soluzioni di ricarica pubbliche non così capillari come vorremmo. Ecco il racconto delle mie vacanze: 4.000km in elettrico
346 Commenti
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52 ore di viaggio di cui 8h30m di attesa
Insomma l'auto elettrica ha senso solo nei brevi spostamenti.
Il servizio a cui ti riferisci è stato una porcheria non considerabile come giornalismo ..e la cosa preoccupante è che segue un altro servizio di un'altra emittente fatto con i piedi anche quello.. In circa una settimana 2 marchette ridicole x influenzare i disinformati, mah..
40€ da Roma a Reggio Calabria
52 ore di viaggio di cui 8h30m di attesa
Insomma l'auto elettrica ha senso solo nei brevi spostamenti.
Dare in mano un veicolo elettrico ad una persona che lo guida la prima volta, senza alcun tipo di formazione base minima circa il suo funzionamento e come utilizzarlo al meglio, porta a questi risultati. Il servizio è scandaloso perché non mostra le difficoltà di ricarica di un veicolo elettrico, m l'ignoranza di chi ha fatto quel servizio.
Basti dire che quando si trova al 17% la mattina ripartendo dice che la colonnina più vicina è a Napoli, ma non è così. Bastava usare Nextcharge, applicazione che aveva e che ha mostrato nel video, per vedere che a pochi km di distanza aveva accesso a varie colonnine EnelX tutte funzionanti con le quali avrebbe potuto ricaricare la sera stessa, non aspettando la mattina per andare a Napoli.
Da qui lo schifo che è quel servizio, inutile commentare di più perché andrei solo a dimostrare ulteriormente l'ignoranza di chi l'ha condotto.
Basti dire che quando si trova al 17% la mattina ripartendo dice che la colonnina più vicina è a Napoli, ma non è così. Bastava usare Nextcharge, applicazione che aveva e che ha mostrato nel video, per vedere che a pochi km di distanza aveva accesso a varie colonnine EnelX tutte funzionanti con le quali avrebbe potuto ricaricare la sera stessa, non aspettando la mattina per andare a Napoli.
Da qui lo schifo che è quel servizio, inutile commentare di più perché andrei solo a dimostrare ulteriormente l'ignoranza di chi l'ha condotto.
Perchè lei ha partecipato a un corso prima di utilizzare la sua auto elettrica?
La tecnologia è utile quando tutti la sanno utilizzare o meglio quando l'età media è più alta possibile. So benissimo che mio nonno di 70 anni ci metterà di più a "fare il pieno", però è molto più probabile che lui si dimentichi qualcosa.
Non dico che la signora ha sbagliato qualcosa, però nella quotidianità può succedere di avere problemi perchè la colonnina è fuori uso (anche se è segnata in uso dall'app), difficoltà nel caricare (ha chiamato un paio di volte call center), partire dimenticandosi di caricare (siamo pur sempre umani e non robot), ecc. In un viaggio perfetto e programmato minuziosamente i due tragitti benzina ed elettrico si equivarrebbero, però la realtà non è così. Gli imprevisti ci sono e ci saranno sempre, anche nel suo viaggio ha commesso degli errori.
Al momento l'auto elettrica va bene per un utilizzo a corto raggio perchè se non faccio quella "determinata azione", posso sempre farla il giorno dopo.
Sinceramente trovo più affidabile questo video per quanto riguarda i tempi del viaggio e il relativo costo che quello pubblicizzato qui.
Rispondendo con una battuta, vale sempre la regola del RTFM, acronimo in inglese del "leggere il fottuto manuale"
Se si prende tra le mani un qualsiasi dispositivo è buona cosa leggerne il manuale, o in questo caso documentarsi sulle regole generali che ne decretano il corretto funzionamento. Se non faccio questo e il dispositivo non funziona così come mi attendo, la causa è nel dispositivo che non mantiene quanto promesso o nella mia ignoranza circa il suo funzionamento?
Per rispondere alla domanda, non ho fatto nessun corso: mi sono documentato, ho studiato e ho messo in pratica quanto ho appreso così da mettermi al volante in modo consapevole trattandosi di una novità per me.
Quando si studia per prendere la patente di guida tra le varie cose insegnano anche un po' di meccanica e di dinamica dei veicoli; la prima è per il momento, a quanto mi risulta, limitata unicamente a quelli termici (tutti abbiamo imparato cosa sia un ciclo otto) ma credo che a breve questa formazione tecnica passerà anche per le vetture elettrificate.
Il livello di conoscenza richiesto per condurre un veicolo elettrico, partendo dal presupposto di avere una patente di guida, è molto basso. Ci sono però alcune competenze da acquisire, che si risolvono in 15 minuti di spiegazione e di prova sul campo: se questo non viene fatto succede quello che è emerso da quel video cioè che ignorare il funzionamento non permette di utilizzare un dispositivo per quello che deve offrire.
Non diciamo infatti che ha sbagliato qualcosa: ha proprio sbagliato tutto.
Assolutamente si, può succedere e a me è capitato più volte. Però so, perché l'ho imparato (documentandomi da neofita), come potermi districare in situazioni di questo tipo senza che la cosa diventi un calvario.
Pretendeva di caricare con l'APP sul telefono in un parcheggio sotterraneo, dove segnale telefonico non c'era. Infatti quando faceva la telefonata stava all'aperto e non vicino alla macchina. In questi casi quando si sottoscrive un contratto con un gestore (EnelX nel caso specifico) ci si fa mandare anche la tessera, così da poter attivare la colonnina anche senza telefono (o quando non c'è segnale). Per paragone, è come colui che compera uno smartphone che si lamenta di non poter telefonare e che a domanda precisa risponde "ah ma ci devo mettere una scheda telefonica dentro?".
L'errore capita a tutti, ma fai un errore di questo tipo quando
1) sei in giro per la prima volta con un elettrico
2) sicuramente hai ansia da ricarica, perché viene a tutti (e sottolineo tutti) le prime volte
3) stai facendo "una inchiesta" sul tema?
Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina.
Dipende dai veicoli in uso ma nel 99% dei casi l'elettrico impiegherebbe un po' più di tempo su una percorrenza così lunga: quanto più dipende da vari fattori (veicolo utilizzato e soluzioni di ricarica sono i principali). Se fosse una distanza inferiore all'autonomia del veicolo non ci sarebbero differenze.
Esatto, entrambi dovuti a me e non alla tecnologia che stavo utilizzando. Infatti li ho spiegati entrambi, specificando che il responsabile era il sottoscritto che ha scelto di mettersi in macchina con meno batteria di quella che mi sarebbe servita. In entrambi i casi ho risolto senza problemi e soprattutto senza perdere tempo. Un po' diverso come approccio rispetto a quello usato da quel servizio.
Sinceramente trovo più affidabile questo video per quanto riguarda i tempi del viaggio e il relativo costo che quello pubblicizzato qui.
Se posso: due periodi, due fesserie.
1) l'auto elettrica va bene per un utilizzo a corto raggio e va altrettanto bene per quello a lungo raggio. Una termica, al momento, per il lungo raggio nel confronto con una BEV permette di contenere i tempi di tragitto in misura variabile a seconda del veicolo e del tipo di ricarica che viene fatto. Le 52 ore documentate da quel servizio sono una barzelletta, assolutamente lontane da quello che ci metterebbe una qualsiasi persona alla quale viene dato un veicolo elettrico per la prima volta e fornite le poche informazioni base necessarie per utilizzarlo correttamente
2) quel servizio dimostra solo l'impreparazione assoluta di chi l'ha curato, la stessa cosa che farei io prendendo in mano un qualsiasi prodotto di tecnologia che non conosco e pretendessi di decretarne meriti e limiti senza averne neppure "letto il fottuto manuale", figuriamoci il documentarsi in modo completo.
La tecnologia è utile quando tutti la sanno utilizzare o meglio quando l'età media è più alta possibile. So benissimo che mio nonno di 70 anni ci metterà di più a "fare il pieno", però è molto più probabile che lui si dimentichi qualcosa.
Non dico che la signora ha sbagliato qualcosa, però nella quotidianità può succedere di avere problemi perchè la colonnina è fuori uso (anche se è segnata in uso dall'app), difficoltà nel caricare (ha chiamato un paio di volte call center), partire dimenticandosi di caricare (siamo pur sempre umani e non robot), ecc. In un viaggio perfetto e programmato minuziosamente i due tragitti benzina ed elettrico si equivarrebbero, però la realtà non è così. Gli imprevisti ci sono e ci saranno sempre, anche nel suo viaggio ha commesso degli errori.
Al momento l'auto elettrica va bene per un utilizzo a corto raggio perchè se non faccio quella "determinata azione", posso sempre farla il giorno dopo.
Sinceramente trovo più affidabile questo video per quanto riguarda i tempi del viaggio e il relativo costo che quello pubblicizzato qui.
C'è stato un tempo in cui andare sulla carrozza trainata dal cavallo era normale e guidare una delle prime auto poteva essere un'inferno. Oggi condurre una macchina è estremamente semplice e alla portata di molti. Un po' di apprendimento serve per QUALUNQUE tecnologia, che sia un pc, uno smartphone, un'auto più moderna di quella che si ha etc.
mi ricordo con piacere un affermazione di Jeremy Clarkson quando parlavano delle auto elettriche.
In poche parole le auto elettriche saranno il futuro e "liberalizzeranno" i viaggi con le auto a benzina, come sono stati le auto con i cavalli.
Se si prende tra le mani un qualsiasi dispositivo è buona cosa leggerne il manuale, o in questo caso documentarsi sulle regole generali che ne decretano il corretto funzionamento. Se non faccio questo e il dispositivo non funziona così come mi attendo, la causa è nel dispositivo che non mantiene quanto promesso o nella mia ignoranza circa il suo funzionamento?
Per rispondere alla domanda, non ho fatto nessun corso: mi sono documentato, ho studiato e ho messo in pratica quanto ho appreso così da mettermi al volante in modo consapevole trattandosi di una novità per me.
Quando si studia per prendere la patente di guida tra le varie cose insegnano anche un po' di meccanica e di dinamica dei veicoli; la prima è per il momento, a quanto mi risulta, limitata unicamente a quelli termici (tutti abbiamo imparato cosa sia un ciclo otto) ma credo che a breve questa formazione tecnica passerà anche per le vetture elettrificate.
Il livello di conoscenza richiesto per condurre un veicolo elettrico, partendo dal presupposto di avere una patente di guida, è molto basso. Ci sono però alcune competenze da acquisire, che si risolvono in 15 minuti di spiegazione e di prova sul campo: se questo non viene fatto succede quello che è emerso da quel video cioè che ignorare il funzionamento non permette di utilizzare un dispositivo per quello che deve offrire.
Non diciamo infatti che ha sbagliato qualcosa: ha proprio sbagliato tutto.
Assolutamente si, può succedere e a me è capitato più volte. Però so, perché l'ho imparato (documentandomi da neofita), come potermi districare in situazioni di questo tipo senza che la cosa diventi un calvario.
Pretendeva di caricare con l'APP sul telefono in un parcheggio sotterraneo, dove segnale telefonico non c'era. Infatti quando faceva la telefonata stava all'aperto e non vicino alla macchina. In questi casi quando si sottoscrive un contratto con un gestore (EnelX nel caso specifico) ci si fa mandare anche la tessera, così da poter attivare la colonnina anche senza telefono (o quando non c'è segnale). Per paragone, è come colui che compera uno smartphone che si lamenta di non poter telefonare e che a domanda precisa risponde "ah ma ci devo mettere una scheda telefonica dentro?".
L'errore capita a tutti, ma fai un errore di questo tipo quando
1) sei in giro per la prima volta con un elettrico
2) sicuramente hai ansia da ricarica, perché viene a tutti (e sottolineo tutti) le prime volte
3) stai facendo "una inchiesta" sul tema?
Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina.
Dipende dai veicoli in uso ma nel 99% dei casi l'elettrico impiegherebbe un po' più di tempo su una percorrenza così lunga: quanto più dipende da vari fattori (veicolo utilizzato e soluzioni di ricarica sono i principali). Se fosse una distanza inferiore all'autonomia del veicolo non ci sarebbero differenze.
Esatto, entrambi dovuti a me e non alla tecnologia che stavo utilizzando. Infatti li ho spiegati entrambi, specificando che il responsabile era il sottoscritto che ha scelto di mettersi in macchina con meno batteria di quella che mi sarebbe servita. In entrambi i casi ho risolto senza problemi e soprattutto senza perdere tempo. Un po' diverso come approccio rispetto a quello usato da quel servizio.
Se posso: due periodi, due fesserie.
1) l'auto elettrica va bene per un utilizzo a corto raggio e va altrettanto bene per quello a lungo raggio. Una termica, al momento, per il lungo raggio nel confronto con una BEV permette di contenere i tempi di tragitto in misura variabile a seconda del veicolo e del tipo di ricarica che viene fatto. Le 52 ore documentate da quel servizio sono una barzelletta, assolutamente lontane da quello che ci metterebbe una qualsiasi persona alla quale viene dato un veicolo elettrico per la prima volta e fornite le poche informazioni base necessarie per utilizzarlo correttamente
2) quel servizio dimostra solo l'impreparazione assoluta di chi l'ha curato, la stessa cosa che farei io prendendo in mano un qualsiasi prodotto di tecnologia che non conosco e pretendessi di decretarne meriti e limiti senza averne neppure "letto il fottuto manuale", figuriamoci il documentarsi in modo completo.
Lei sta sbagliando perchè pensa che il suo (nostro) modo di comportarsi sia una regola per tutti. Ma non è così e mai sarà così.
Come si dice nell'ambito dell'informatica, oltre alla realizzazione del programma in sè, si deve pensare anche alla gestione degli errori.
Se vuole fare una prova un pò veritiera, dovrebbe semplicemente chiedere ad un amico/parente/conoscente, che ovviamente non mastichi l'informatica quotidianamente, ma di viaggi sì, di accompagnarlo in un viaggio a lunga percorrenza e per un motivo o per un altro non può guidare (deve scrivere un articolo su HW, rispondere alle varie call, creare una presentazione power point, male al polso/caviglia, ecc).
Sottolinei che guiderà un auto elettrica perchè il modello X sponsorizzerà l'evento e che dovrà arrivare puntuale alle 15.00. Ovviamente il guidatore si dovrà occupare del tragitto e della partenza.
É già tanto che le chiede se prima della partenza di caricare la batteria al 100%.
Come si dice nell'ambito dell'informatica, oltre alla realizzazione del programma in sè, si deve pensare anche alla gestione degli errori.
Se vuole fare una prova un pò veritiera, dovrebbe semplicemente chiedere ad un amico/parente/conoscente, che ovviamente non mastichi l'informatica quotidianamente, ma di viaggi sì, di accompagnarlo in un viaggio a lunga percorrenza e per un motivo o per un altro non può guidare (deve scrivere un articolo su HW, rispondere alle varie call, creare una presentazione power point, male al polso/caviglia, ecc).
Sottolinei che guiderà un auto elettrica perchè il modello X sponsorizzerà l'evento e che dovrà arrivare puntuale alle 15.00. Ovviamente il guidatore si dovrà occupare del tragitto e della partenza.
É già tanto che le chiede se prima della partenza di caricare la batteria al 100%.
E cosa le fa credere che queste prove, internamente, non le si faccia e magari già da tempo? Quando abbiamo veicoli elettrici in prova è nostra abitudine coinvolgere amici e conoscenti per avere il punto di vista dei "non nerd", proprio per avere uno sguardo diverso dal nostro.
Ultima prova, giusto per la cronaca: 5 persone di estrazione e cultura differenti che abbiamo portato in Tesla Model 3 e in Volkswagen ID.4. Tutti e 5 avrebbero acquistato la ID.4, cosa che nessuno di noi a priori avrebbe detto, perchè con quella si sentivano più a proprio agio con un'esperienza più vicina a quella di un veicolo tradizionale.
Osservare il punto di vista degli altri e capirne le problematiche eventuali fa parte del nostro lavoro giornalistico, ma questo non ha nulla a che vedere con la porcheria che era quel servizio che non capisco per quale motivo continua a voler in qualche modo difendere.
Come si dice nell'ambito dell'informatica, oltre alla realizzazione del programma in sè, si deve pensare anche alla gestione degli errori.
Se vuole fare una prova un pò veritiera, dovrebbe semplicemente chiedere ad un amico/parente/conoscente, che ovviamente non mastichi l'informatica quotidianamente, ma di viaggi sì, di accompagnarlo in un viaggio a lunga percorrenza e per un motivo o per un altro non può guidare (deve scrivere un articolo su HW, rispondere alle varie call, creare una presentazione power point, male al polso/caviglia, ecc).
Sottolinei che guiderà un auto elettrica perchè il modello X sponsorizzerà l'evento e che dovrà arrivare puntuale alle 15.00. Ovviamente il guidatore si dovrà occupare del tragitto e della partenza.
É già tanto che le chiede se prima della partenza di caricare la batteria al 100%.
Capisco il tuo punto di vista ma secondo me se proponi un approfondimento del genere, devi specificare per bene cosa stai mostrando ai telespettatori. Vuoi far fare un test al cittadino "comune"? Lo spieghi, contestualizzi l'argomento in modo che chi guarda sappia-capisca cosa sta x vedere. Allo stesso modo, se vuoi proporre ai tuoi telespettatori un test approfondito? Anche in questo caso lo descrivi minuziosamente e poi lo fai fare ad una persona competente. Quello che assolutamente non devi fare, è descrivere in modo approssimativo quello che proponi, xké il messaggio veicolato in questo modo potrebbe essere fuorviante.
Ti dico questo perché nei giorni seguenti al servizio, il messaggio riportato da chi ne parlava a voce commentandolo o ad esempio da chi condivideva il post sui social era che l'elettrica non è ancora pronta, che va bene solo x l'uso cittadino, che ha un sacco di limitazioni ecc.. ecc..
Questo voler proporre un servizio fatto da una cittadina "comune", come fosse stato una sorta di reportage sulla situazione dell'elettrico ad oggi, ha fatto si che il messaggio arrivato al 90% di chi ha visto il servizio fosse completamente distorto.
Ti dico questo perché nei giorni seguenti al servizio, il messaggio riportato da chi ne parlava a voce commentandolo o ad esempio da chi condivideva il post sui social era che l'elettrica non è ancora pronta, che va bene solo x l'uso cittadino, che ha un sacco di limitazioni ecc.. ecc..
Questo voler proporre un servizio fatto da una cittadina "comune", come fosse stato una sorta di reportage sulla situazione dell'elettrico ad oggi, ha fatto si che il messaggio arrivato al 90% di chi ha visto il servizio fosse completamente distorto.
quel reportage era una provocazione secondo me e faceva da contraltare a tutti quegli articoli dove parlano dell'elettrica come se fosse una cosa che oggi è sostenibile per la rete elettrica e per la gente normale.
ha enfatizzato certe problematiche ma prendere il giornalismo alla lettera è sbagliato in ogni caso
il giornalismo non è analisi è sempre infarcito dai preconcetti di chi scrive l'articolo sia nel bene che nel male. una persona normale credo lo capisca (basta vedere la difficoltà di inserire la spina..)
d'altro canto anche gli articoli che osannano l'elettrica dimenticano molto spesso tante cose
c'è un motivo se si vendono molte Hybrid e le termiche vanno ancora per la maggioranza.. la gente normale non vuole il cambiamento e solo pochi lo stanno abbracciando .. chi fa TV fa quello che vuole l'audience..
ricordo ancora delle porcate fatte da Report quando inizio a parlare di energia elettrica e venne da noi e poi in tv montarono un servizio pieno di balle.. ma era quello che voleva il suo pubblico.
qua si parla di auto elettrica e non di matematica.. su da noi in Cadore non se ne vedono molte come non si vedono colonnine (ce ne sono .. ma sono poche e lontane.. pensate per chi va a Cortina e non per chi vive in zona.. e sono pochissimi.. a pensare ad un uso reale)
il futuro arriverà.. e c'è chi pone dubbi sul presente e chi lo esalta ma la realtà è che se domani passassimo tutti all'elettrica saremmo tutti a piedi.. il sistema ha bisogno di molti anni per implementare le infrastrutture e l'articolo di La7 (una tv proprio affidabile.. quasi come rai3..) era provocatorio e in molti ci sono cascati parlandone e dandogli visibilità..
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