Model 3TeslaSupercharger
Un viaggio in Tesla dal nord alla Sicilia, senza Supercharger e spendendo 50 euro
di Paolo Corsini pubblicato il 17 Settembre 2021 nel canale Auto Elettriche
Percorrere l'Italia da nord a sud in 11 giorni, usando una Tesla Model 3 Long Range senza mai ricaricare ad un Supercharger? E' possibile, nonostante la diffusione delle soluzioni di ricarica pubbliche non così capillari come vorremmo. Ecco il racconto delle mie vacanze: 4.000km in elettrico
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Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerdonami Paolo ma in tutto l'articolo, salvo in due passi dove accenni a una certa preoccupazione per l'autonomia residua, non traspare che rose e fiori per la tesla e per l'elettrico, ecco mi sarebbe piaciuto che fosse un'articolo neutro in cui descrivere i pro e contro attuali dell'elettrico perchè converrai senz'altro con me che i contro ci sono...
Per il resto non vedo l'ora di leggere un'articolo dedicato alle elettriche più alla portata dell'automobilista medio anche perchè, e qui sono sicuro che sarai d'accordo con me, è questo che determinerà i numeri a livello di diffusione nella massa e non certo chi può permettersi auto da 50.000€, con tutte le considerazioni del caso dal momento che, per dire, anche chi compra una Zoe perchè non può spendere di più deve poter andare dove vuole senza che esattamente come chi oggi va in Panda dal Piemonte alla Calabria....
Se ci hai visto del sarcasmo e ritieni questo articolo uno spot pubblicitario spiacente che tu abbia interpretato in questo modo: non è così ma non pretendo di cambiare la tua opinione.
Ma infatti non cambio la mia idea, la quale dice che se faccio un'articolo su un'auto elettrica non vedo per quale ragione devo metterci anche la coda alla pompa di benzina mentre le colonnine sono sempre libere e a mia disposizione come se questo fosse un'altro degli innumerevoli vantaggi dell'elettrico, ad ogni modo ne riparleremo quando avremo la stessa diffusione in numeri e, a meno di non riempire l'Italia di colonnine, quella situazione la vedremo nei periodi di punta anche considerato tra l'altro che una elettrica non sta nella piazzola di ricarica una manciata di minuti come una termica per fare rifornimento.
Al netto che comunque quella situazione l'ho già vista, supermercato di media ampiezza vicino a dove risiedo, zona montana turistica, che ha una colonnina e due piazzole, due auto in ricarica e due che aspettavano di cui uno con la tesla la quale pretendeva di avere la precedenza causa "vettura elettrica di riferimento che costa di più.." chiaramente turisti anche perchè non si può certo pretendere che la gestione del supermercato inondi di colonnine il parcheggio che, a parte i periodi turistici di massimo afflusso, rimarrebbero del tutto inutilizzate...
Più in generale, al vertice di Atene Draghi spiega come «occorra considerare che una transizione così grande e rapida comporti costi sociali ed economici immensi; qui abbiamo una scelta, un programma che non è facile da conciliare. Da un lato siamo determinati a percorrere l’obiettivo della transizione ecologica con il massimo impegno, la massima determinazione; dall’altro siamo determinati a proteggere soprattutto i più deboli dai costi sociali che potrebbero essere, come stiamo vedendo ora dalle bollette, davvero significativi»
Mario Draghi oggi.
Ma a questo Draghi che glie lo spiega che l aumento delle bollette e del costo della corrente è Fake news?
Perché forse non lo sapete, ma i bonus, gli sgravi, gli sconti, le colonnine gratis etc etc etc, per rendere falsamente competitivo l elettrico significa in soldoni, far pagare meno uno che può permettersi una macchina da 60.000 euro e scaricare il costo su chi non arriva a fine mese….. così, per dire…
era per non esagerare perchè ti vedo il ristorante che chiede un allaccio da 3 MW.. solo di allaccio sono 160k€ + la cabina (circa 2-300 mila per una cabina con due trafo da 2.000 kVA in parallelo) + i condensatori di rifasamento (circa altri 50 mila euro considerando un cosphi di 0,7 da portare a 0,95).
a questo poi si aggiunge il lavoro di impiantistica sulla BT per gli allacci alle colonnine e le colonnine stesse.
se servissero 6 colonnine da 500 kW l'investimento complessivo sarebbe facilmente attorno al mezzo milione di euro prima di poter vedere il primo kWh erogato e circa 12-18 mesi di burocrazia.. è ovvio che è improponibile per qualsiasi ristorante una cosa simile.
se poi uno fa i conti di payback di un investimento simile ci si trova, a conti fatti, che non si ripaga neanche a 1 €/kWh visto la poca energia erogata..
uno predispone una struttura ma poi resta inusata per il grosso del tempo mentre paga continuamente gli oneri di gestione e manutenzione degli impianti.. ovvio che poi si compra a 0,2 e si vende a 1 e quindi quando una macchina è li in hypercharge si sta finalmente guadagnando ma 100 kWh portano ad un beneficio ante-tasse di 80 euro (ipotizzando i famosi 1 €/KWh in vendita) .. 80 euro per ogni macchina che si ricarica totalmente.. servono 6.250 auto totalmente scariche per pareggiare l'investimento e come ha detto Corsini la gente non arriverà li scarica ma sarà li con l'auto mezza piena e non vorrà usare la ricarica veloce ma userà il 30 kW di potenza visto che tanto si ferma 2 ore e quindi comprerà a 0,4 riducendo il guadagno ad appena 24 euro.. e quindi servono decine di migliaia di auto per un investimento simile..
se penso alle Piramidi (Vicenza) dove ci sono le colonnine Tesla .. si vede di solito una o due auto li a ricaricarsi.. a volte zero..
il lidl ha messo 2 colonnine..
Edilceramica ne ha messe 8.. attualmente NON in funzione da 1 anno.. ma sono li.. sempre deserte..
etc..
lunga è la via..
Infatti sono soluzioni tampone che serviranno come contorno del piatto principale. La buona notizia è che due compagnie, ENI e Q8 stanno iniziando a trasformare le stazioni di servizio, installando colonnine da 300kW. Certo siamo agli inizi, ma le compagnie petrolifere sono le uniche ad avere quel denaro da investire, specie al sud. ENI la vede lunga, sta investendo sul reattore SPARC che sarà attivo entro 3 anni, con buona pace di ITER e DEMO che se la sono presa comoda fino al 2050
Se non ci mettono una pezza loro, l'elettrico resterà solo una misera chimera per ricconi o peggio avremo collassi della rete elettrica quando non dozzine di reattori a fissione
Qui serve ben altro per risolvere i problemi
poi vediamo come è "per tutti quelli che non devono fare 500km al giorno" l'elettrico.
la vita non deve adattarsi ai mezzi che servono a renderla più comoda, dovrebbe essere il contrario.
finchè usare una elettrica non sarà più comodo di una termica in tutto e per tutto, questi confronti specifici sono purtroppo fini a se stessi.
Quoto, a me piacerebbe anche leggere un'articolo dedicato a chi vive come me in una regione alpina dove a parte la valle centrale per andare nei vari paesi devi farti minimo 30/40 Km in salita e altrettanti in discesa, di inverno con neve e temperature sotto lo zero, dove le colonnine per ovvii motivi logistici ed economici sono quelle che sono numericamente parlando, poi vediamo appunto se l'elettrico è "per tutti quelli che non devono fare 500km al giorno".....
l'elettrico oggi è per pochi perchè se diventasse per tutti il sistema elettrico collasserebbe velocemente e la gente dovrebbe andare a piedi..
ma visto che la legge vuole che sia quella la via.. non c'è molto da fare se non adeguarci agli obblighi sperando che entro il 2035 le limitazioni della tecnologia siano un ricordo e i costi non siano folli
mai detto che lo sia, ma dato che di articoli sulle problematiche comuni non ne ho praticamente trovati nel tempo, e qui su hwup se non erro ci sono stati altri articoli su viaggi più o meno lunghi e autonomia dei veicoli, a questo ho espresso il mio commento per ricordare i "soliti" punti sulla quotidiana vita di un eventuale utilizzatore di auto elettrica.
reputo davvero interessante un eventuale spaccato di vita di uso quotidiano dell'auto elettrica per il pendolare comune, il comune abitante di periferia o di centro città, anche medio-grande città (io sono di Genova ad esempio), con tutte le eventuali "barriere architettoniche" dell'elettrico che abbiamo oggi, delle quali l'autonomia per la maggioranza degli utenti quotidiani dell'auto in città, è probabilmente quella che resta per ultima nella scala dei "no" all'auto elettrica.
e ripeto, il per pochi riferito all'elettrico non si può ridurlo all'autonomia.
c'è chi dell'autonomia massima se ne frega altamente magari perchè fa pochi viaggi oltre i 100km (e un utilitaria a carburante oggi te ne fa fare almeno 500, costando poco come veicolo) ma magari di motivi per cui l'elettrico non lo valuta ne ha tutta una serie che non hanno nulla in comune con le problematiche eventualmente riscontrate nei lunghi viaggi.
io ad esempio per potere comprare un'auto elettrica oggi (ma anche tra 10 anni presumo) dovrei prima comprare una nuova casa altrove.
Nelle conclusioni dell'articolo ho scritto:
"Non è ancora per tutti, perchè ci sono alcune categorie di automobilisti per i quali l'autonomia di un veicolo elettrico rappresenta un limite nell'utilizzo giornaliero. Per la mia esperienza parliamo di persone che percorrono per necessità professionali non meno di 500km al giorno, tutti i giorni (e lo rimarco: tutti i giorni), e che al momento attuale potrebbero essere penalizzati soprattutto se non possono sfruttare la rete Supercharger con la sua presenza capillare in prossimità della rete autostradale italiana."
Qualcuno mi contesta i 500km al giorno; io ho scritto "500km al giorno, tutti i giorni (e lo rimarco: tutti i giorni)" e due paragrafi sotto aggiungo:
"Attenzione però ai 500km dei quali parlavo poco sopra: arrivare a percorrenze vicine a quelle tutti i giorni (sono 130.000km all'anno usando il veicolo dal lunedì al venerdì, no week-end) richiede comunque un veicolo in grado di assicurare una buona autonomia complessiva. L'investimento non sarà di poco conto ma chi trascorre così tanto tempo in automobile per necessità professionali è solito utilizzare veicoli di una certa categoria."
Detto in altro modo: chi fa elevate percorrenze ogni giorno, evidentemente per motivazioni professionali, a oggi usa un veicolo termico di una certa fascia di prezzo. Costui, a mio avviso, può usare per la stessa tratta un veicolo elettrico di prezzo comparabile perchè in quel caso la batteria a disposizione è compatibile con un utilizzo così intenso della vettura nell'arco della giornata.
Altro tema: ricarica domestica, garage, posto auto e strada. Nel mondo ideale ognuno interessato ad una EV ha possibilità di caricare a casa in garage o nel posto auto con una wallbox, gestita dal proprio impianto di casa con una tariffa che è quindi quella più bassa a disposizione. Non è così per tutti, ma il senso o meno dell'elettrico in questo caso è funzione della propria situazione personale: magari ha una colonnina a 100 metri da casa, magari può ricaricare in azienda, magari ha un garage dove può caricare a 1kW di potenza quindi lenta ma meglio di niente. Considerate però questa cosa: nella stragrande maggior parte degli utilizzi non si deve ricaricare ogni giorno. In funzione del proprio utilizzo della vettura si dovrà magari ricaricare ogni 3 giorni, o anche più raramente, e non è detto che si debba ricaricare sempre al massimo.
In ogni caso, capisco benissimo le osservazioni fatte da chi non ha un veicolo elettrico in quanto sono le stesse domande che mi ponevo io, e sono le stesse che si pongono i miei colleghi in redazione che non hanno un veicolo elettrico. Provati vari veicoli ho iniziato a chiarirmi le idee su come gestire una EV ma è stato acquistandone una che ho dato risposta a tutte queste domande, chiarendomi molti dubbi e sfatando tanti miti che ho letto anche qui. A chi fosse interessato a valutare il passaggio da termica a elettrica, se possibile, consiglierei di provare a noleggiare qualche settimana una EV utilizzandola con la propria routine quotidiana: questo permetterebbe di capire meglio questo mondo (che, lo avrete capito, è molto complesso) e valutare se quel tipo di mezzo di trasporto va bene o meno per le sue necessità.
Sul mondo delle vetture elettriche più piccole (e più accessibili) internamente abbiamo un notevole interesse, molto più che guidare una Porsche Taycan, perchè siamo ben consapevoli che quelle vetture possono essere il punto d'ingresso nel mondo dell'elettrico (magari come seconda auto di famiglia per la mobilità urbana).
C'é gente su sto forum che non esce di casa se non ha l'auto per farci 600km senza manco fermersi per pisciare e che crede che le colonnine elettriche siano rare come dei totem maya nel bel mezzo del deserto del sahara e per ricaricare la macchina devi fermarti con la tenda e passarci la notte
Tempo 5/10 anni e cambieranno tutti idea, anche perché non avranno piu' scelta sul medio/lungo termine.
e io aggiungo:
- chi non ha box privato
- chi non ha parcheggio anche scoperto dedicato
- chi non ha parcheggi vicino a casa (aka si parcheggia in strada dove capita, senza righe bianche)
- chi non ha colonne a lavoro
- chi non ha parcheggio a lavoro
- chi non ha colonne nel tragitto casa-lavoro
due conti me li sono già fatti, l'auto elettrica potrei averla oggi solo a patto di andare a far la spesa in un centro commerciale dove normalmente non metto piede (ci perdo troppo tempo non essendo di strada nei movimenti quotidiani) per evitarmi la tariffa di occupazione se lascio l'auto a caricare di giorno quando sono a lavoro (in un parcheggio poco comodo comunque) oppure la sera quando sono a casa nella piazza del paese (a 300metri da casa....).
Il centro commerciale è dotato di colonne rapide che al costo rispetto all'ibrida che ho adesso, considerato il mio tempo media di spesa che è di circa 1h a seconda dei casi, se mi fermo 1 volta alla settimana come faccio adesso, forse con la ricarica fast riesco a tenere stabile il rapporto tra consumo quotidiano/ricarica ogni 7 giorni.
Costo della ricarica rapida enel X è di circa 7 euro ogni 100km (dati di una Kona elettrica) contro i 6,8 euro ogni 100km dell'attuale ibrida (Yaris, fa 28km/litro di media, prezzo della verdi qui 1,68 a litro in questi giorni).
Per ora non mi conviene ne per il costo dell'auto ne per il costo della ricarica rapida... E nemmeno io ci credevo quando ho visto che costa più Enel X della benzina verde, almeno per la mia sfigata e parsimoniosa Yaris.
Ringrazio per aver giustamente citato il mondo ideale, perchè con pragmatismo in mente è facile ricordarci come per la maggiorpate delle persone l'ideale sia lontanissimo dalla realtà.
La cosa che spesso non viene rimarcata negli articoli, è che continua il bombardamento su "entro il 20XX stop produzione auto termiche", ma noi tutti crediamo davvero che tra 10 o 20 anni tutte le case che oggi non hanno i box o i parcheggi dedicati magicamente li avranno e con ricarica elettrica?
Oppure che se non tutti gli avranno, ci sarà una utopica organizzazione automatica volontaria tra cittadini che ricaricheranno a turnazione in giorni diversi di modo che durante la settimana nessuno resterà mai con il "connettore in mano" guardandosi attorno senza sapere come fare?
Io lo vorrei un 2030, 40, 50, dove ogni cristiano ha il suo box con dentro la sua auto elettrica e vive felice, sereno, e spendendo poco.
Ma questo mondo ideale temo resterà un concetto astratto e nella pratica dovrà accadere ben altro (alzo le mani, non so prevedere cosa succederà
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