Hyperloop vive e lotta insieme a noi: in Svizzera battuto il record del viaggio (sperimentale) più lungo
di Manolo De Agostini pubblicata il 09 Novembre 2024, alle 08:08 nel canale Urban MobilityIn Svizzera, presso la Scuola Politecnica Federale di Losanna, si è svolto un test da record sulla tecnologia Hyperloop: la capsula ha compiuto l'equivalente su scala reale di un viaggio di 141,6 km a velocità massime fino a 488,2 km/h.
Il sogno di Hyperloop, la tecnologia per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri all'interno di tubi a bassa pressione, è ancora vivo. Una decina di anni fa Elon Musk diede impulso e notorietà a questa soluzione pubblicando un white paper, ma a distanza di tempo siamo ancora alla fase di test. Non è chiaro se e quando viaggeremo a bordo di un Hyperloop, ma dalla Svizzera arriva uno sviluppo interessante.
Nell'ambito del progetto LIMITLESS, gli scienziati dell'EPFL (Scuola Politecnica Federale di Losanna), dell'HEIG-VD (School of Business and Engineering Vaud) e di Swisspod Technologies hanno completato il viaggio più lungo di sempre in una capsula sottovuoto nel primo centro di collaudo Hyperloop operativo in Europa.
Il consorzio ha raggiunto un traguardo significativo, completando l'equivalente in scala reale di un viaggio hyperloop di 141,6 km (11,8 km in scala ridotta) toccando velocità massime fino a 488,2 km/h (40,7 km/h in scala ridotta) in un ambiente a bassa pressione controllata. I risultati sono stati svelati durante l'evento Hyperloop Day tenutosi all'EPFL.
Questo record è stato ottenuto presso una struttura di collaudo situata presso l'EPFL. La struttura, progettata come una pista circolare ad anello, supporta la prototipazione rapida e il collaudo di diverse tecnologie richieste dall'Hyperloop.
L'infrastruttura ha un diametro di 40 centimetri e una circonferenza di 125,6 metri. È una versione ridotta (1:12) del sistema Hyperloop descritto nella tesi di dottorato all'EPFL di Denis Tudor, CEO di Swisspod, che consente una correlazione diretta tra i risultati dei test e le prestazioni su vasta scala.
Il successo dell'esperimento dimostra i principi chiave della tecnologia e la sua fattibilità per il futuro dei viaggi sostenibili e veloci. Composto da due elementi principali, un veicolo completamente elettrico e un'infrastruttura di tubi a bassa pressione, Hyperloop ha il potenziale per cambiare per sempre i viaggi intracontinentali, rendendo lo spostamento su grandi distanze questione di poche decine di minuti o al massimo di pochissime ore.
Gli scienziati si affidano a un'infrastruttura passiva, che si traduce in una maggiore efficienza e costi di implementazione minori. Pertanto, la maggior parte degli sforzi è focalizzata sullo sviluppo di un nuovo motore a induzione lineare (LIM), una parte fondamentale del sistema di propulsione, progettato per offrire prestazioni superiori ad alte velocità. Questo argomento è stato l'oggetto della tesi di dottorato di Simone Rametti al Distributed Electrical Systems Laboratory (DESL) dell'EPFL.
"Il progetto LIMITLESS fornisce una comprensione di diversi aspetti fondamentali relativi alla propulsione elettromagnetica ad alta velocità delle capsule Hyperloop. Sfruttando questa conoscenza, siamo stati in grado di integrare le funzionalità di levitazione e propulsione in un singolo motore con un'efficienza di conversione energetica molto elevata", spiega Mario Paolone, professore presso DESL.
Nell'ambito del progetto LIMITLESS, supportato da Innosuisse, il team ha condotto un totale di 82 test. Gli esperimenti hanno replicato la traiettoria di una capsula all'interno di un ambiente controllato a bassa pressione operato a 50 millibar. Il test più lungo ha coperto una distanza di 11,8 km, mentre la velocità massima raggiunta è stata di 40,7 km/h. In un sistema su vasta scala, ciò si traduce direttamente in un viaggio di 141,6 km, che è più o meno la distanza tra Ginevra e Berna, o tra San Francisco e Sacramento, a una velocità fino a 488,2 km/h.
Ciò è stato ottenuto con una capsula completamente autonoma in termini di navigazione, fornitura di energia e propulsione. L'infrastruttura non trasferisce alcuna potenza alla capsula che contiene l'unica fonte di energia per la sua propulsione e levitazione.
"La nostra infrastruttura funziona come un circuito chiuso, quindi è davvero SENZA LIMITI, libera da qualsiasi limitazione di lunghezza intrinseca. Il modo in cui è stata progettata la nostra pista ci consente di considerare tutto, l'efficienza energetica della capsula, i sistemi di propulsione e altro ancora, in modi che altre infrastrutture Hyperloop non possono. Il nostro approccio innovativo alla costruzione del sistema Hyperloop ci fornisce una piattaforma fondamentale per testare e perfezionare diverse tecnologie, garantendo prestazioni e adattabilità ottimali", ha spiegato Cyril Dénéréaz, CTO di Swisspod.
"Presto inizieremo a testare il nostro primo prodotto di trasporto merci hyperloop nella struttura su larga scala che stiamo costruendo negli Stati Uniti. Questo è un passo fondamentale per rendere l'Hyperloop per i passeggeri una realtà e cambiare il modo in cui ci colleghiamo, lavoriamo e viviamo", ha dichiarato Denis Tudor, CEO di Swisspod.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSenza bisogno del vuoto e, volendo, può circolare sulla rete già esistente in tutta Europa (forse anche in Svizzera), come sta già facendo da decenni, chiaramente non dappertutto a quelle velocità. E in scala 1:1.
Chiaramente da nessuna parte a quella velocità!!
La velocità record su rotaia è stata ottenuta con un convoglio TGV modificato nella trazione e nel diametro delle ruote, alleggerito, su un tracciato di prova appositamente verificato in precedenza il quale dopo la corsa è stato dovuto ricondizionare e rifare in alcuni punti ( linea aerea ). Anche il convoglio a fine corsa ha dovuto subire importanti lavori di manutenzione ai motori, pantografi e ruote.
Non sono sempre lineari le prestazioni in scala 1:1 rispetto alla scala ridotta. P.es. nel secolo scorso mi dilettavo con il modellismo RC (radiocomandato) a scopo divertimento, ma nel settore ci sono anche gare a livello mondiale. Ricordo che all'epoca le macchinine da pista in scala 1:8 con motore a scoppio superavano i 120kmh di velocità, mentre quelle elettriche in scala 1:10 (si usavano accumulatori al NiCd!) superavano i 100kmh (oggi non ho idea a che livelli sono arrivati). Se fosse lineare le formula uno dovrebbero raggiungere e superare i 1000kmh, ma sappiamo bene che non è così.
Infatti, è come testare delle F1 sulla pista Playmobil
Ricordo che le scuderie di F1 negli anni costruivano gallerie del vento sempre più grandi, e infine a grandezza naturale, proprio perchè i test in scala non davano gli stessi risultati.
Sta cagata dell'hyperloop è stata abbandonata da tutti anche da musk, solo gli arabi forse continuano ma hanno spazio e soldi da buttare.
Viaggiare sottovuoto sì, certo. Ma creare il sottovuoto e mantenerlo?
Se c'è una perdita che succede? Su migliaia di Km di tubo vuoi mica che sia tutto perfetto. Va bene che non sono acquedotti Italiani, ma...
Non so ancora perché si perdano tempo e risorse su soluzioni così ridicole (ricordiamo anche che secondo quanto scritto nell'articolo la fonte di propulsione è a bordo, quindi o li fanno nucleari, o staranno fermi a ricaricarsi) invece di studiare soluzioni realizzabili nel breve-medio periodo
Ricordo che le scuderie di F1 negli anni costruivano gallerie del vento sempre più grandi, e infine a grandezza naturale, proprio perchè i test in scala non davano gli stessi risultati.
Sta cagata dell'hyperloop è stata abbandonata da tutti anche da musk, solo gli arabi forse continuano ma hanno spazio e soldi da buttare.
Diciamo che in questo contesto le gallerie del vento non hanno molto senso...
Però molti problemi risolvibili facilmente in scala ridotta, diventano imprese non da poco in scala 1:1, tipo mantenere il vuoto in un intero tracciato ferroviario, o le dilatazioni termiche dei materiali su lunghezze considerevoli. Poi in questo esperimento hanno affermato che non c'è apporto esterno di energia al treno, ne consegue che è alimentato da batterie; cosa piuttosto facile in una prova di qualche minuto, ma scalare il tutto per l'uso reale la faccenda si complica aumentando il volume e il peso non di poco.
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