Hai un monopattino elettrico? Ti serve l'assicurazione
di Giulia Favetti pubblicata il 04 Agosto 2023, alle 13:22 nel canale Trasporti elettriciIl Governo ha deciso di estendere l'obbligo dell'assicurazione anche ai "veicoli elettrici leggeri", fra cui rientrano monopattini ed e-bike
85 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon so. Io non credo.
Una bici muscolare, arriva a quelle velocità solo se viene guidata da persone un minimo allenate.
La sciura Anna che va a prendere il pane, difficilmente arrechierà danni a qualcuno e ancora più difficilmente si metterà a scappare.
Quindi mi pare giusto che si proceda con l'assicurazione e la targa solo verso quei mezzi che raggiungo velocità di un certo rilievo e dopo pochi secondi...
-meno persone userebbero la bici in favore dell'auto o moto e motorini
Inoltre valutando questi estremi dello spettro continuo di composizione del parco circolante:
A) tante persone in bici senza casco in mezzo a poche persone in auto o moto
B) poche persone in bici tutte col casco in mezzo a tante persone con auto e moto
Ci sono meno morti nello scenario A rispetto allo scenario B --> caso B) perchè anche se tu ciclista hai il casco hai più probabilità di avere un impatto ad alta energia con un mezzo motorizzato in cui casco o non casco muori comunque. Nel caso A) dove ci sono poche auto o moto tu ciclista senza casco hai meno probabilità di avere un grave incidente contro auto o moto perchè sono rare, potresti avere un numero maggiore di piccoli incidenti contro altre bici ma pochi di essi sarabbero mortali senza casco.
Inoltre bisogna ancora aggiungere la presenza dei pedoni, nello scenario A) dove ci sono poche auto gli incidenti mortali per i pedoni calano. Nello scenario B dove ci sono tante auto e moto le morti dei pedoni aumentano.
In un certo senso la cosa varrebbe anche per i monopattini benchè più instabili e insicuri delle bici: se tutte le auto fossero sostituite dagli odiati monopattini, avremmo probabilmente più incidenti non mortali per i pedoli (una frequenza maggiore di piccoli infortuni) ma molti meno incidenti mortali rispetto alle auto. Il problema principale dei monopattini è però un altro: non è ancora chiaro se il target di utilizzo dei monopattini sono automobilisti che smettono di prendere l'auto o pedoni che smettono di andare a piedi. Se sono automobilisti che scelgono il monopattino, il parco circolante diventa meno pericoloso, se sono pedoni diventa più pericoloso.
Chi fa ciclismo sportivo il casco lo mette e non verrebbe influenzato da questo ragionamento, chi invece in bici si sposta per lavoro o spostamenti pratici potrebbe non prendere più la bici con l'obbligo del casco.
La questione casco riveste un'importanza non di poco conto, imho.
Io lo metterei obbligatorio a tutti e per tutti, non solo per chi va in bici in modo sportivo e con velocità rilevanti.
Un invalido che rimane tale a seguito di un incidente, è a carico della sanità che pagano tutti.
La questione casco riveste un'importanza non di poco conto, imho.
Io lo metterei obbligatorio a tutti e per tutti, non solo per chi va in bici in modo sportivo e con velocità rilevanti.
Un invalido che rimane tale a seguito di un incidente, è a carico della sanità che pagano tutti.
Il paradosso del casco in bici obbligatorio è proprio questo, è antintuitivo pensare che è meglio che non sia obbligatorio. Si tratta di un sistema complesso in cui nell'aggregato hai effetti diversi che nel singolo caso, diciamo che nel micro avrei il caso di chi resta paralitico o muore perchè senza casco in bici, ma nel macro con il casco non obbligatorio hai vantaggi perchè c'è più gente in bici e quindi meno casi di morti e infortunati gravi. Ma più pragmaticamente, se quasi nessuna nazione al mondo lo ha messo obbligatorio saranno tutti stupidi?
https://www.ilpost.it/2019/11/16/caschi-bici-obbligo/
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-testa/4872066/
https://www.bikeitalia.it/2014/05/0...-in-bici-casco/
https://www.outdoortest.com/casco-d...ti-a-confronto/
La sciura Anna che va a prendere il pane, difficilmente arrechierà danni a qualcuno e ancora più difficilmente si metterà a scappare.
Quindi mi pare giusto che si proceda con l'assicurazione e la targa solo verso quei mezzi che raggiungo velocità di un certo rilievo e dopo pochi secondi...
La sciura Anna con la bici elettrica arriverà ai 25kmh e sicuramente sarà più pericolosa che con una bici normale, la sciura Anna non terrebbe una velocità simile con una muscolare e con la bici elettrica ai 25kmh non ha i riflessi pronti non essendo una ciclista esperta/allenata.
Però la sciura Anna è un automobilista sottratta al traffico, tante sciure Anne un po' insicure in bici elettrica ai 25kmh sono meno pericolose di tante sciure Anna con il suv.
Metti il casco obbligatorio e molte sciure Anna rinunceranno alla bici normale per il suv, metti la bici elettrica targata e con assicurazione e le sciure Anna in ebike torneranno al suv.
[SIZE="1"]mi scusi... non lo faccio più....[/SIZE]
Allenati bene. Quelli corrono, e non hanno la targa.
Guarda mi rendo conto di vivere in un contesto diverso dall'Italia, qui nel 2021 ci fu il boom dei monopattini, passavano ovunque. Il comune decise che era ora di mettere un freno al fenomeno, e ora come ora i monopattini si comportano rispettando le regole della strada: si fermano ai semafori, non superano le code, non passano sui marciappiedi. Come hanno fatto? Tre mesi di multe selvagge. E tutt'ora capita di vedere qualche agente della polizia municipale che multa gente senza casco o che non si ferma agli stop. L'altro giorno ho assistito a una multa in diretta perché il monopattino era sulla corsia preferenziale bus e taxi. Volendo si può fare, non penso che gli agenti di polizia di Bilbao siano particolarmente allenati, ma in Italia manca del tutto la volontà a tutti i livelli.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".