OpelCitroenFiatPeugeot
Fiat, Opel, Citroën e Peugeot, 12 nuovi van elettrici più moderni e con più autonomia
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 25 Ottobre 2023, alle 11:38 nel canale Trasporti elettriciStellantis durante un evento dedicato ha annunciato una nuova gamma completa per tutti i suoi van elettrici. Le novità più importanti sono per i fratelli maggiori
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCredo che questa categoria sia molto lontana dal poter essere elettrificata, un mezzo fermo non fattura e generalmente vengono usati a medio raggio e non per il traffico locale o il pendolarismo (basta pensare ai furgoni che fanno la spola tra i parcheggi e gli aeroporti, sono in movimento 24 ore al giorno)
Con le autonomie attuali sarebbe un suicidio.
Se qualcosa è riparabile, il suo indice di affidabilità sale di conseguenza, ergo: mi "affiderei" ad esso più di un qualcosa che non lo sia.
Purtroppo, "affidabilità" è un termine che a causa di uno spregiudicato "abuso promozionale" ha da tempo perso il suo vero significato lessicale.
.
Affidabilità e riparabilità sono indipendenti ed entrambe vanno a formare la disponibilità di un macchinario. Tra di loro non sono direttamente proporzionali, una può salire e l'altra scendere, se aumenta l'affidabilità e rimane stabile la riparabilità aumenta comunque l'indice di disponibilità (che ha un nome specifico inglese ma adesso non lo ricordo*)
*e quando cerchi un ingegnere non lo trovi mai
*e quando cerchi un ingegnere non lo trovi mai
Non credo.
Facciamo un esempio dialogico per testare la coerenza delle tue affermazioni:
-"Questa è una macchina molto affidabile."
-"Può spiegarmi cosa intende con 'affidabile'?"
-"Certamente: questa macchina si rompe molto raramente."
-"Raramente, ma potrebbe sempre rompersi, vero?"
-"Sì, potrebbe."
-"Esattamente come qualunque altra macchina meno 'affidabile'?"
-"Proprio così."
-"E quando questa macchina più 'affidabile' si rompe, è possibile ripararla o sostituirne facilmente i pezzi compromessi, come si potrebbe fare con una macchina meno 'affidabile'?"
-"Assolutamente no."
A fronte di tale ragionamento, considereresti ancora "affidabile" un mezzo che presenti queste caratteristiche? O sceglieresti uno che ti dia meno problemi laddove esso ne presentasse?
Penso che il buonsenso ci indichi una risposta alquanto ovvia.
Se qualcosa è riparabile, il suo indice di affidabilità sale di conseguenza, ergo: mi "affiderei" ad esso più di un qualcosa che non lo sia.
Purtroppo, "affidabilità" è un termine che a causa di uno spregiudicato "abuso promozionale" ha da tempo perso il suo vero significato lessicale.
A parte che mi chiedo da dove venga "il suo vero significato lessicale", "affidabile" lo è nel senso che dà affidamento, ovvero fiducia nel fatto che funzioni bene, e possibilmente a lungo; è più è affidabile e meno ha bisogno di essere riparato, e quindi meno importante è la riparabilità.
Non sono un ingegnere ma mi viene "availability"...?
Con le autonomie attuali sarebbe un suicidio.
In realtà dove vivo io i furgoni, ad uso locale, sono sempre più elettrici, perché 300 km sono più o meno veri, e la ricarica si fa nelle soste programmate, che esistono in ogni caso. L'uptime dei mezzi è sempre un fattore molto considerato, anche nella progettazione degli elettrici. Chiaro che non vanno bene per tutti. Giusto per fare l'esempio che fai tu, il furgone navetta degli aeroporti, che percorre circa 2-3 km a ogni spola, potrebbe fare 100 viaggi con una carica, e potrebbe facilmente caricarsi nei 10-15 minuti di sosta che fa al parcheggio (con caricatore da 11 kW immagazzinerebbe circa 3 kWh ogni volta, sufficienti per circa 25 km di tragitto). Quello dunque è un caso in cui l'elettrico sarebbe perfetto.
Se qualcosa è riparabile, il suo indice di affidabilità sale di conseguenza, ergo: mi "affiderei" ad esso più di un qualcosa che non lo sia.
Purtroppo, "affidabilità" è un termine che a causa di uno spregiudicato "abuso promozionale" ha da tempo perso il suo vero significato lessicale.
Per quanto riguarda la tua postilla sulla mia frase finale: non ho mai suggerito l'impatto ambientale quale causa di perdita di vite umane, ma parlavo solo di guasti improvvisi che, ahimè, sono destinati sempre più spesso a trasformarsi magicamente in "malori" di guidatori.
Inoltre, non mi aspetto di salvare nessuna umanità, ma ritengo che tale tua ultima frase sia frutto di una probabile confusione nel comprendere ciò di cui parlavo (e perciò non te ne faccio colpe, a volte si legge di fretta e male).
Ah quindi è lì che vai a parare, i famosi "guasti improvvisi" che diventano malori. Direi che con un complottista la mia discussione termina qui.
Facciamo un esempio dialogico per testare la coerenza delle tue affermazioni:
-"Questa è una macchina molto affidabile."
-"Può spiegarmi cosa intende con 'affidabile'?"
-"Certamente: questa macchina si rompe molto raramente."
-"Raramente, ma potrebbe sempre rompersi, vero?"
-"Sì, potrebbe."
-"Esattamente come qualunque altra macchina meno 'affidabile'?"
-"Proprio così."
E qui c'è l'errore di ragionamento, perché questo è un argomento dall'ambiguità (fallace, come quello sopra): stai indebitamente combinando il fatto che una macchina si possa rompere (binario) con quanto spesso si possa rompere (continuo), ovvero la sua affidabilità.
Nonostante mi sembra che tu abbia frainteso cosa intendessi (dato che c'è poco da complottare quando sono le stesse testate giornalistiche a smentire le iniziali dichiarazioni di malori), e nonostante sia personalmente lontano anni luce da qualunque "ipotesi di complotto" (che mi danno non poca noia), colgo con piacere il tuo invito a terminare la conversazione.
Buona giornata.
No, non indebitamente, ma paradossalmente.
Non c'è nessuna garanzia di una perdurata assenza di rotture, ma soltanto uno "slogan commerciale" che "promette" ciò.
Dato che il settore necessità sicurezza da ogni tipo d'imprevedibilità (dopotutto automobili, truck, e affini non viaggiano su strade perfette in ogni loro punto, o sempre nelle stesse condizioni atmosferiche), ritengo che una piena possibilità di gestirne e anticiparne le più gravi mancanze riparatorie sia di primaria importanza nella scelta d'acquisto.
Ammesso pure, che un ragionamento sia sensato in un caso paradossale non dà alcuna garanzia che lo sia rimuovendo il paradosso, ed è quindi irrilevante.
Potrebbe anche essere, ma come fai a dirlo?
Darlo per scontato vorrebbe dire che una maggiore o minore affidabilità non esistono, e questo semplicemente si scontra con la realtà.
Va benissimo, ma è tutto un altro argomento.
Potrebbe anche essere, ma come fai a dirlo?
Darlo per scontato vorrebbe dire che una maggiore o minore affidabilità non esistono, e questo semplicemente si scontra con la realtà.
Va benissimo, ma è tutto un altro argomento.
Ho scritto quel che ho scritto.
Ho inteso quel che ho inteso.
Di certo non è un mio problema se, anche dopo aver chiarito tutto a chiare lettere, non incontro la tua approvazione.
Ho apprezzato il dibattito, però. Mi ha dato modo di corredare con esempi altamente esplicativi la mia posizione.
Buona giornata.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".