Tesla
Tesla ha il suo clone: arriva Xpeng P7, l'auto elettrica con 600 km di autonomia e guida autonoma
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 19 Aprile 2019, alle 10:41 nel canale TecnologiaSi chiama Xpeng P7 ed è l'auto elettrica cinese pronta a battere la Tesla di Elon Musk. Sulla carta sembra già in vantaggio con la possibilità dichiarata di 600 km con una sola ricarica nonché la presenza della guida autonoma. Ecco tutti i dettagli dell'auto "clone" di Model S.
29 Commenti
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avevo anche visto tabelle comparative che rendevano addirittura molto piu' sfavorevole il rapporto potenza erogata/energia consumata, rispetto alle termiche.
https://teslike.com/range/
THIS!
avevo anche visto tabelle comparative che rendevano addirittura molto piu' sfavorevole il rapporto potenza erogata/energia consumata, rispetto alle termiche.
A dire il vero, non per sentito dire o citazione, ma proprio per mia prova su strada, la Nissan Leaf che monta batterie per 40 kW/h tenendo i 130 km/h, arriva a circa 140 km di autonomia, quindi in proporzione, con batterie da 100 kW, che sono quelle della Tesla, si arriverebbe a 350 Km effettivi di autonomia in autostrada, nella mia esperienza ero con radio e riscaldamento accesi, inoltre buon traffico (che vuol dire quasi continui rallentamenti e accelerazioni, quindi non un consumo costante)
Viaggiando nel misto, invece, consuma mediamente sui 15 kW per 100 km, pagando la ricarica nelle colonnine più care, costa al km, meno di un buon diesel
Quel link contraddice quanto affermato sull'autonomia a velocità autostradale.
Dove 473 Km EPA di una P90D scendono a 370 in autostrada, non 250.
Lascio a voi il paragone con una berlina da 470 CV per il confronto tra autonomia dichiarata e quella effettiva a 130 Km/h.
Basta linkare le prove strumentali di qualche recensore.
Se vogliamo farlo partendo dal WLTP, va bene uguale.
avevo anche visto tabelle comparative che rendevano addirittura molto piu' sfavorevole il rapporto potenza erogata/energia consumata, rispetto alle termiche.
Sono 9/10 kWh/l per benzina/diesel.
Altro link: https://it.motor1.com/reviews/27609...-prova-consumi/
Siamo scarsi sui 24 kWh/100 Km per un Tesla P90D in autostrada. Ma fa freddo, serve il riscaldamento per tutto il viaggio, quindi li facciamo diventare 30.
Quante berline da 470CV conosci in grado di consumare 2-3l/100 Km a quell'andatura?
Ma va bene anche con la metà della potenza.
E sta qui il vero vantaggio delle elettriche. Mentre il traffico è un problema per i motori a combustione, perchè consumano carburante pure quando l'auto è ferma, le elettriche non consuma per stare ferme ( i motori intendo ).
La verità semplice semplice è che l'elettrica è l'auto per la città. Su lunghi percorsi, magari in autostrada hanno ancora un'inferiorità rispetto a quelle a combustione. Se il sistema dei trasporti fosse migliore ( vedi Germania, Giappone, Inghilterra ad esempio ), la parte del lunghi percorsi la faremmo coi mezzi pubblici.
Il resto del mondo e' rimasto alla finestra in tutti questi anni sottovalutando la potenza Cinese, tanto sapevano solo copiare......
Sara' anche cosi' ma ultimamente mi sembra che staino copiando sempre meno e MEGLIO dello schifo fatto dai paesi "piu' evoluti".
Adesso mi verrebbe da dire al resto del mondo attaccateve ar caxxo, altro che DAZI doganali, questi non li ferma piu' nessuno.
In Occidente si è fatto l'esatto contrario e i risultati, ora, cominciano ad essere platealmente evidenti anche in quei settori in cui USA e UE pensavano di essere "inarrivabili".
La Cina ha potuto farlo per vari motivi.
Prima di tutto, aveva capitalizzazioni che paradossalmente arrivavano dall'occidente, dato che investivano in Cina creando li le fabbriche perche' la manodopera costava di meno.
Quindi, man mano che le aziende crescevano, la Cina ha acquisito il know-how necessario per produrre la roba in proprio, avendo gia' fabbriche e tecnologie adatte alle loro realizzazioni.
E' la stessa cosa che e' avvenuta in Taiwan, infatti se ci fai caso fino a qualche anno fa era tutto made in Taiwan, mentre adesso e' tutto made in China.
La differenza rispetto al Taiwan e' che la Cina e' un paese molto piu' grande con molta piu' gente povera, sia in percentuale che in numero assoluto; quindi a differenze dell'Occidente e del Taiwan possiede sia le tecnologie che il know-how necessarie per la gestione e la progettazione, sia la manodopera a basso costo (ai limiti dello schiavismo) per la produzione. Cosa che in Occidente non si potra' fare.
Prova a proporre un boom economico in Occidente basato sulle condizioni salariali degli operai della Cina e capirai perche' si sta fagocitando il mercato.
Poi magari in futuro capitera' alla Cina quello che e' capitato in Taiwan; gli operai si sveglieranno, richiederanno in massa situazioni salariali migliori, e se il Partito non sara' in grado di sedare i dissidenti come fa sempre (oh, bello lavorare in cina eh!) allora trattera' con loro, ma significhera' che anche la Cina dovra' fare outsourcing e produrre dove costa di meno. Scommetto che dopo Taiwan e Cina, la prossima zona geografica a subire lo stesso effetto sara' l'Africa, dato che la Cina sta investendo cifre importanti in questo stesso istante, che da un lato viene piu' che ripagato con le risorse naturali (petrolio etc), dall'altro insinua l'industria cinese in Africa, pronta a servirsene in caso ce ne fosse bisogno. E la storia si ripetera'.
Mica scemi...
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