Il futuro degli aerei elettrici passa per il sodio: il MIT svela una fuel cell tre volte più efficiente delle batterie agli ioni di litio
di Rosario Grasso pubblicata il 30 Maggio 2025, alle 13:34 nel canale Mobilità Elettrica
Un team del MIT ha realizzato una nuova tipologia di fuel cell alimentata da sodio liquido e aria, in grado di superare i 1.000 Wh/kg a livello di sistema completo. Il sistema, oltre a promettere impieghi concreti in aviazione, trasporto marittimo e ferroviario, può essere vantaggioso anche dal punto di vista ecologico
Più di tre volte l'energia per unità di peso rispetto a una batteria agli ioni di litio. È il risultato raggiunto da una nuova fuel cell sviluppata al MIT, e progettata per sfruttare sodio liquido e ossigeno atmosferico come elementi reattivi in un sistema elettrochimico a flusso continuo. La configurazione, che impiega una membrana ceramica solida come elettrolita e un elettrodo poroso esposto all’aria, ha raggiunto in laboratorio valori oltre i 1.000 Wh/kg.
Un traguardo che, secondo Yet-Ming Chiang, docente di Scienza dei Materiali e Ingegneria al MIT, può rendere realistico il trasporto aereo elettrico regionale. Si tratta di un target che le attuali tecnologie agli ioni di litio non sono nemmeno in grado di avvicinare, ferme a circa 300 Wh/kg. Superare la soglia dei 1.000 Wh/kg apre infatti la strada all'elettrificazione di circa l'80% dei voli interni statunitensi, che rappresentano quasi un terzo delle emissioni del settore aereo.
Due i prototipi realizzati in laboratorio: una cella verticale a "H", in cui sodio e aria sono contenuti in tubi separati collegati da un ponte centrale, e una versione orizzontale in cui il sodio liquido è depositato su un vassoio di materiale ceramico, con l’elettrodo d'aria posizionato sul fondo. La chiave delle prestazioni sta nel controllo dell'umidità: l'aria con un livello di umidità adeguato favorisce la formazione di prodotti di scarica liquidi, più facili da espellere dal sistema, e questo consente di evitare l'accumulo di residui solidi che limiterebbero la reattività.
Il sistema funziona più come una pila a combustibile che come una batteria: il sodio viene consumato gradualmente e sostituito con nuove cartucce (ovvero dei moduli preconfezionati e sigillati contenenti il combustibile, cioè sodio liquido, e gli elementi reattivi necessari alla generazione di energia) una volta esaurito, il che rende il "rifornimento" particolarmente rapido. Il combustibile di scarto non è un problema ambientale: il sodio reagisce naturalmente con l'umidità e l'anidride carbonica dell'aria fino a generare bicarbonato di sodio, una sostanza che può contribuire anche alla deacidificazione degli oceani.
Dal punto di vista della sicurezza, il design riduce i rischi rispetto a una batteria tradizionale: le due sostanze reattive non sono mai a contatto diretto e una delle due — l’aria — è già naturalmente diluita, il che limita la possibilità di reazioni incontrollate in caso di danneggiamenti.
l team ha già avviato una startup, Propel Aero, ospitata dall'incubatore The Engine del MIT, con l’obiettivo di sviluppare una versione commerciale del sistema. Il primo obiettivo sarà una cella grande quanto un mattone, capace di alimentare droni di grandi dimensioni destinati ad applicazioni agricole.
La produzione su larga scala del sodio liquido, che fonde a 98 °C, non presenta ostacoli tecnologici rilevanti: in passato è stato prodotto a ritmi di 200.000 tonnellate all'anno per usi industriali. Il sodio deriva infatti dal sale, è abbondante, distribuito in tutto il mondo e, al contrario del litio, semplice da estrarre.
Alla base del risultato c'è una sinergia tra discipline diverse: dalla progettazione degli elettrodi tipica delle fuel cell, alle ricerche storiche sulle batterie al sodio ad alta temperatura, fino agli studi più recenti sulle celle metallo-aria. Una convergenza che, come sottolinea il dottorando Saahir Ganti-Agrawal, ha generato un salto netto in prestazioni, fino a poter rendere più praticabile l'aviazione elettrica.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche considerando un efficienza doppia abbiamo comunque un peso enorme da portare a spasso che non cala durante il volo (a differenza del combustibile)
Quindi per viaggi “interni” di che distanza parliamo ? 500 km o 3 mila ? A pari paganti e tempi ?
Forse la produzione no, ma il sodio resta uno degli elementi più reattivi con l'acqua
https://youtu.be/5UsRiPOFLjk?feature=shared
Quindi a parte la pericolosità intrinseca di avere kg di una sostanza potenzialmente esplosiva su un aereo, andrebbero riviste TUTTE le procedure di emergenza in caso di emergenza perché i mezzi di soccorso non potrebbero usare acqua
Non credo che vedremo gli aerei al sodio mai in un aeroporto.
https://youtu.be/5UsRiPOFLjk?feature=shared
Quindi a parte la pericolosità intrinseca di avere kg di una sostanza potenzialmente esplosiva su un aereo, andrebbero riviste TUTTE le procedure di emergenza in caso di emergenza perché i mezzi di soccorso non potrebbero usare acqua
Non credo che vedremo gli aerei al sodio mai in un aeroporto.
chi lo sa che può succedere in caso di generazione di umidità ad alta quota nel pacco batterie
le escursioni termiche che subisce un aereo sono notevoli ma immagino che la ricerca avesse già pensato a tutti questi problemi e li abbia bene in mente quando pensa di mandare decine di tonnellate di batterie al sodio in alta quota
scherzi a parte dubito anche io che vedremo a breve questa tecnologia.. articoli come questo non sono nuovi.. sono anni che leggiamo di queste mirabolanti ricerche che poi non arrivano da nessuna parte
ricordo ancora i pannelli FV con oltre il 35% di efficienza.. li stiamo ancora aspettando
Il combustibile di scarto??
Forse si intende il prodotto della reazione o le emissioni....
Comunque bene, digeriremo tutti meglio.... Vado a buttare il barattolo di citrosodina.
Forse si intende il prodotto della reazione o le emissioni....
Comunque bene, digeriremo tutti meglio.... Vado a buttare il barattolo di citrosodina.
Quindi finalmente la storia delle scie chimiche diventerà realtà.. vedremo scie di bicarbonato di sodio fluttuare in aria e poi ricadere a terra (dove in realtà non c’è il mare citato nell’articolo visto che parlano di viaggi interni..) e abbassare il ph del terreno rovinando le coltivazioni ?
Finalmente avremo le scie chimiche
Si. Però qui non si parla di batterie..
Anche considerando un efficienza doppia abbiamo comunque un peso enorme da portare a spasso che non cala durante il volo (a differenza del combustibile)
Quindi per viaggi “interni” di che distanza parliamo ? 500 km o 3 mila ? A pari paganti e tempi ?
Ma infatti, IMHO, l'unico modo per diminuire realisticamente le emissioni nel settore aereo é usare biofuel. Che fa schifo sotto molti punti di vista, ma almeno riesce a raggiungere le densità di energia elevate.
Ma infatti, IMHO, l'unico modo per diminuire realisticamente le emissioni nel settore aereo é usare biofuel. Che fa schifo sotto molti punti di vista, ma almeno riesce a raggiungere le densità di energia elevate.
Di fatto.. SE si volesse davvero aiutare il mondo a ridurre l’inquinamento, da domani potremmo produrre combustibili ad emissioni compensate o zero e metterli in commercio per abbattere gli inquinanti molto velocemente
Pensa all’etanolo.. per dirne uno.. al bio-diesel per citarne un altro
È già disponibile da decenni sia l’uno che l’altro e si possono sostituire in molti casi in modo diretto o in miscela e usarli direttamente sui motori già presenti abbattendo gli inquinanti
Ma la volontà politica non è quella di ridurre le emissioni ma spingere una migrazione economica
Navi, treni, aerei, tutta roba dove l'H2 non ha avuto fortuna.
Bene che si vada avanti con le sperimentazioni, la parte importante è switchare da fiamma a qualcos'altro.
Navi, treni, aerei, tutta roba dove l'H2 non ha avuto fortuna.
Bene che si vada avanti con le sperimentazioni, la parte importante è switchare da fiamma a qualcos'altro.
bastava cambiare il combustibile e si poteva ancora andare beati a fiamma e ridurre da "ieri" l'inquinamento.. ma si preferisce perdere tempo con la ricerca di cose del futuro rovinando intanto il presente e poi lamentarsi che si doveva fare di più quando è la politica e la stampa che impediscono le vere evoluzioni in attesa di fantomatiche rivoluzioni
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