Seat Minimò, la soluzione per la mobilità cittadina e il car sharing al MWC2019
di Roberto Colombo pubblicata il 25 Febbraio 2019, alle 17:41 nel canale Tecnologia
Seat Minimò nasce con in mente il mercato del car sharing cittadino e vuole rappresentare l'alternativa agli scooter. Come essi occupa meno di mezza corsia, ma a differenza loro offre maggiore protezione, per due occupanti, dagli agenti atmosferici.Le sue dimensioni sono pari a 2,5 metri di lunghezza e 1,24 metri di larghezza.
Seat è stata eletta capofila per lo sviluppo di soluzioni di micromobilità per il gruppo Volkswagen. L'azienda spagnola da diversi anni è presente al Mobile World Congress e quest'anno il CEO Luca de Meo ha presentato la visione del marchio sulla mobilità dei prossimi anni.
Città in cui le auto private saranno sempre meno presenti e in cui diversi veicoli si mescolaranno per garantire la micromobilità, elettrica o a fuel cell. Dai monopattini agli scooter, dalle auto ai droni per il trasporto persone.
In questo scenario il business model di un produttore di auto deve per forza cambiare, ma per i marchi che sapranno cogliere le opportunità, sarà anche l'occasione per espandere il proprio raggio d'azione. Già oggi la micromobilità, caratterizzata da brevi spostamenti sotto i 10 chilometri, rappresenta circa il 60% della mobilità totale.
Minimò è un veicolo che va proprio in questa direzione. Nasce con in mente il mercato del car sharing cittadino e vuole rappresentare l'alternativa agli scooter. Come essi occupa meno di mezza corsia, ma a differenza loro offre maggiore protezione, per due occupanti, dagli agenti atmosferici. Le sue dimensioni sono pari a 2,5 metri di lunghezza e 1,24 metri di larghezza.
Dotata di motore elettrico e alimentata da 4 pacchi batterie a sostituzione rapida, può percorrere 100km per carica.
Tra le altre funzioni disponibili, l'auto è in grado di riconoscere se il guidatore ha 16 o 18 anni e adattare la propria velocità massima a 45 o 90 km/h.
Seat ha già in mente la versione 2.0 di Minimò, che espanderà la dotazione di sistemi di assistenza alla guida e promette guida autonoma di livello 4. Si punta, un giorno, a una flotta di veicoli gestiti dall'intelligenza artificiale sempre in movimento, le cui uniche soste saranno per il carico e scarico dei passeggeri e per il cambio batterie.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocomunque ha praticamente e stesse dimensioni di una smart, quindi non serve praticamente a niente
bastava quotare il mio post
ah, beh...apposto...un quadriciclo limitato all'età apparente.
Migliorare il trasporto pubblico, invece.
voglio proprio vedere come.. chiede il documento prima di partire?
Inutility
comunque ha praticamente e stesse dimensioni di una smart, quindi non serve praticamente a niente
Questa però ha i finestrini che sulla Twizy non ci sono e le soluzioni aftermarket (obbligatorie in inverno se si vuole viaggiare in 2) sono brutte e costano care.
la Smart non è un quadriciclo e costa il doppio della Twizy, ha però il riscaldamento che la Twizy non ha, ma se l'accendi l'autonomia non supera i 70-80 Km ed è più larga di circa 40 cm ed una trentina in lunghezza.
Sotto un altro punto di vista, ha tutti i vantaggi degli scooter e delle auto in un solo mezzo: non prendi l'acqua e non rischi di cadere ed al contempo hai ingombri limitatissimi ed un po' di spazio per la spesa (o un passeggero). Inoltre non sembri Valentino Rossi sotto morfina ad ogni semaforo
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