Harley-Davidson

Harley-Davidson al lavoro su tre biciclette a pedalata assistita

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Tecnologia Harley-Davidson al lavoro su tre biciclette a pedalata assistita

L'azienda statunitense, pur mantenendo il proprio focus sulle motociclette che l'hanno resa famosa, crede anche in un nuovo tipo di mobilità, come testimoniano i tre prototipi quasi finalizzati di biciclette a pedalata assistita

 

Poche aziende riescono a far convivere un fortissimo senso di tradizione e contemporaneamente uno sguardo convincente al futuro. Nell'immaginario comune Harley-Davidson è il marchio che spicca su mezzi bicilindrici dalla cubatura esagerata, spesso modificati per essere anche rumorosi, fortemente ancorati alla tradizione e ad un modo di intendere la motocicletta invariato da oltre cento anni.

Ma a Milwaukee, in Harley-Davidson, c'è anche chi pensa ad un futuro che non è solo un grosso bicilindrico a V. La prova l'abbiamo avuta già da tempo, sebbene il modello di moto elettrica LiveWire non sia certo alla portata di tutte le tasche (nell'ordine dei 30.000 Euro).

L'azienda, come riportato da Engadget, ha mostrato ben tre prototipi di bicicletta a pedalata assistita, di cui per ora non si sa nulla, tranne una possibile adozione di freni ad azionamento idraulico. La mossa andrebbe a confermare che Harley-Davidson è sì tradizione, ma anche innovazione e adeguamento ad un mondo che cambia. Certo, con un po' di malizia si potrebbe pensare che non sia altro che una operazione di marketing, andando a cavalcare un settore in crescita forti di un nome che non ha bisogno di presentazioni. In qualsiasi modo la si veda, sembra proprio che questi modelli o almeno uno di essi saranno messi in commercio a breve.

In base all'immagine diffusa si può intuire che si tratta di city bike (no offroad), di cui una nella variante tipicamente utilizzata dal pubblico femminile. Troppo presto per azzardare altro se non i prezzi che ci aspettiamo elevati. Come da tradizione Harley-Davidson. 

6 Commenti
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omerook22 Agosto 2019, 11:40 #1
Forcella anteriore dritta senza ammortizzatore?
Ragerino22 Agosto 2019, 12:01 #2
Ordinano qualche telaio a Taiwan, le fanno montare con le solite componenti mainstream, e ci scrivono il proprio nome sopra. Solita operazione di marketing, d'altro canto ormai le bici elettriche le vendono pure con i marchi delle merendine.

Il fatto che abbia i freni ad azionamento idraulico, è come dire che un auto ha gli specchietti retrovisori: un ovvietà.
supertigrotto22 Agosto 2019, 14:55 #3

@Ragerino

Non è detto che il freno idraulico,ovvero il freno a disco sia sempre un bene su una bici,c'era stato il boom ma alla fine,si sono accorti,che fra spese di manutenzione e costi elevati,non portavano alcun vantaggio tangibile rispetto ai vbrake tradizionali,infatti,se noti,bici da corsa che costano una carriola di euro,tipo le Pinarello,montano vbrake nei top gamma,anche se ti danno la possibilità di montare i freni a disco.
In caso di caduta (come per i dischi a margherita delle ipersportive,di solito kit dell'italiana braking) sono ottimi ma se si piegano anche di poco,ti tocca chiamare qualcuno a venire a prenderti con il furgone (nel caso della moto) o di metterti la bici in spalla.
Questo a detta del mio meccanico di fiducia,uno che di bici se ne intende molto bene,visto che ha fatto il meccanico per un periodo nel giro d'italia ed è rinomato in tutto il veneto,nonostante sia uno propenso agli avanzamenti tecnologici in ambito bici,sia nei materiali,sia nelle costruzioni di telai,meccanica e accessori,non sempre ritiene che le novità siano reali avanzamenti,spesso mode.
Tempo fa si parlava pure di freni wireless,che alla fine,per farli funzionare,si aumenta il peso e si rinunciava pure alla sicurezza,in quanto era stato dimostrato che c'era un tasso di fail basso ma,se si beccavano disturbi elettromagnetici ambientali,questo tasso aumentava.
s0nnyd3marco22 Agosto 2019, 14:56 #4
Ma perche' sputtanano cosi un marchio glorioso. Capisco l'esigenza di fare cassa, ma hanno una base di utenti solida e disposta a spendere per i loro prodotti. Mettere sul mercato questo genere di prodotti abbassa la percezione del marchio da parte dei clienti.
turcone22 Agosto 2019, 15:33 #5
Originariamente inviato da: s0nnyd3marco
Ma perche' sputtanano cosi un marchio glorioso. Capisco l'esigenza di fare cassa, ma hanno una base di utenti solida e disposta a spendere per i loro prodotti. Mettere sul mercato questo genere di prodotti abbassa la percezione del marchio da parte dei clienti.


ormai sono con l'acqua alla gola devono inserirsi in nuovi mercati
Ragerino23 Agosto 2019, 09:24 #6
Originariamente inviato da: supertigrotto
Non è detto che il freno idraulico,ovvero il freno a disco sia sempre un bene su una bici,c'era stato il boom ma alla fine,si sono accorti,che fra spese di manutenzione e costi elevati,non portavano alcun vantaggio tangibile rispetto ai vbrake tradizionali,infatti,se noti,bici da corsa che costano una carriola di euro,tipo le Pinarello,montano vbrake nei top gamma,anche se ti danno la possibilità di montare i freni a disco.
In caso di caduta (come per i dischi a margherita delle ipersportive,di solito kit dell'italiana braking) sono ottimi ma se si piegano anche di poco,ti tocca chiamare qualcuno a venire a prenderti con il furgone (nel caso della moto) o di metterti la bici in spalla.
Questo a detta del mio meccanico di fiducia,uno che di bici se ne intende molto bene,visto che ha fatto il meccanico per un periodo nel giro d'italia ed è rinomato in tutto il veneto,nonostante sia uno propenso agli avanzamenti tecnologici in ambito bici,sia nei materiali,sia nelle costruzioni di telai,meccanica e accessori,non sempre ritiene che le novità siano reali avanzamenti,spesso mode.
Tempo fa si parlava pure di freni wireless,che alla fine,per farli funzionare,si aumenta il peso e si rinunciava pure alla sicurezza,in quanto era stato dimostrato che c'era un tasso di fail basso ma,se si beccavano disturbi elettromagnetici ambientali,questo tasso aumentava.


Ahem, faccio il meccanico di bici di professione. Il freno a disco è un invenziona fantastica, e ovviamente vanno messi i puntini sulle i. Sulle bici tradizionali e MTB porta solo vantaggi, in quanto la frenata rimane perfetta anche in caso di bagnato e/o fango. Richiede MENO manutenzione rispetto al classico v-Brake. Si piega in caso di cadute se ci prendi contro? Certo, ma tu cadi tutte le volte che esci in bici? Ne cambierò forse 2 in un anno perche sono piegati, in genere si cambiano per consumo perche la gente non sà frenare. Con i freni normali, saresti costretto a cambiare le ruote più spesso, per consumo del cerchio.
Sulle bici da corsa il discorso è diverso, il peso del sistema è notevole, inoltre in molte situazioni una frenata più potente è superflua. MA, risolve tutti i problemi che ci sono con i cerchi in carbonio (che con i caliper offrono una frenata discontinua ) e in caso di pioggia.
Ci vuole più tempo per montare/smontare le ruote, è vero. E questo è l'unico motivo reale per cui i professionisti ci stanno mettendo un eternità ad adottarli, tant'è che quest'anno hanno introdotto una nuova tipologia di sganci rapidi con perno passante.


PS i freni wireless sono la solita trovata di marketing che non si tradurrà mai in realtà, come il freno brake-by-wire per l'automobile.

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