Arm svela Cortex-A76AE, il nuovo processore a 7nm per la guida autonoma
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Settembre 2018, alle 18:01 nel canale Tecnologia
Arm punta a rinnovare il suo predominio nel settore automotive, con una soluzione capace di gestire le tecnologie più recenti nell'ambito della guida assistita
Arm è la famosa società responsabile di System-on-chip che detiene una quota di mercato pari al 95% per quanto riguarda il settore degli smartphone. Arm sviluppa anche la GPU Mali, la terza più popolare all'interno dei dispositivi portatili. Forse non tutti sanno che Arm è dominante anche nel settore automotive, visto che l'85% delle vetture con guida autonoma e il 65% delle vetture dotate di sistema di infotainment impiegano hardware Arm.
La compagnia con sede a Londra ha appena presentato la sua nuova tecnologia, al fine proprio di consolidare la propria leadership nel settore automotive. Il nuovo processore Cortex-A76AE ha dovuto superare una serie di test per soddisfare i rigorosi standard vigenti nell'industria dell'automotive come ISO 26262, che disciplina la sicurezza funzionale nel settore automotive, e IEC 61508, ovvero la norma che tratta la gestione della sicurezza dei sistemi elettrici. Si è trattato di più rispetto a un semplice programma di certificazione secondo Arm, visto che sono stati impiegati software, strumenti, strategie e componenti al fine di ridurre i costi di integrazione delle soluzioni di sicurezza funzionale.
Le lettere AE nella sigla del processore corrispondono ad “Automotive Enhanced”: Arm con questa soluzione, infatti, ambisce al primato di processore di riferimento per veicoli autonomi. È stato realizzato con il processo costruttivo a 7 nanometri e consuma meno di 30 watt. Inoltre, punta a conseguire l'ASIL D, ovvero il grado più alto di riduzione del rischio. L’Automotive Safety Integrity Level (ASIL) rappresenta la capacità di riduzione del rischio della funzione di sicurezza integrata in un dato prodotto.
Il nuovo Cortex-A76AE è basato su architettura Autonomous Compute Complex e integra un processore dedicato al machine learning (Arm ML) e la GPU Mali-G76 coadiuvata dai nuovi CoreLink GIC-600AE, CoreLink MMU-600AE e CoreLink CMN-600AE che gestiscono, tra le altre cose, la capacità del sistema sfruttare le risorse in cluster.
Cortex-A76AE è stato creato su misura per gestire la grande mole di dati generati da sensori lidar, le telecamere, il software e gli altri elementi alla base del funzionamento delle tecnologie di guida autonoma. Il processore supporta, poi, Split-Lock, una feature che permette agli OEM di configurare cluster di CPU in due modalità differenti. La "split mode" permette di sfruttare la capacità di calcolo di due o quattro CPU aggregate in un cluster in modo da aumentare le prestazioni. "Lock mode", invece, sincronizza una o due coppie di CPU per diminuire l'incidenza degli errori di calcolo e preservare i dati.
Arm sostiene che nella versione a 16 core Cortex-A76AE consente di risparmiare fino a 10 volte in termini di riduzione dei costi di produzione e di consumi rispetto alle architetture rivali. Il nuovo processore sarà presente all'interno dei veicoli a guida autonoma a partire dal 2020 e rappresenta solo l'inizio delle tecnologie AE. Dopo arriveranno, infatti, Helios-AE e Hercules-AE, con funzionalità ancora superiori.
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