Tesla apre altri Supercharger a tutti: in Olanda ora sono attive tutte le location
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 15 Febbraio 2022, alle 16:27 nel canale Soluzioni di ricarica
Continua l'espansione del programma Tesla per aprire i Supercharger a tutte le auto elettriche. In Olanda, sede del progetto pilota di sole dieci location, ora sono tutti aperti alla concorrenza
Tesla vuole aprire la sua rete di ricarica privata a tutti i marchi produttori di auto elettriche, e lo sta facendo con una tabella di marcia serratissima. Dopo il primo progetto pilota in Olanda, con sole 10 location aperte a tutti, a fine gennaio si sono aggiunte altre stazioni Supercharger in Francia e in Norvegia. Allo stesso tempo è arrivato anche l'aggiornamento della mappa con i punti di ricarica, con l'inaugurazione della nuova icona che indica i Supercharger aperti ad ogni marchio.
A stretto giro la procedura prosegue, e lo scopriamo tramite un post sull'account Twitter ufficiale Tesla, che ha comunicato un ulteriore allargamento della disponibilità:
Non-Tesla vehicles can now charge at all Superchargers in the Netherlands via the Tesla app. Learn more at https://t.co/hjybH0ROdl pic.twitter.com/zjomySylf9
— Tesla Charging (@TeslaCharging) February 14, 2022
Dunque in Olanda (e non solo per i cittadini olandesi) si passa dalle prime 10 stazioni aperte, all'apertura di tutto il network Supercharger, che nel Paese conta 36 location. Come spiegato sulla pagina dedicata, possono usufruire della rete di ricarica Tesla i proprietari di auto elettriche residenti in Olanda, Francia, Norvegia, Germania e Belgio, e per farlo devono scaricare l'app Tesla e creare un proprio account.
Una volta posizionata l'auto presso uno degli stalli (per ora senza distinzione di postazione o di quantità) possono attivare la ricarica indicando il relativo stallo sull'app. Per quanto riguarda i prezzi, la moltitudine di tariffe della rete Tesla rende impossibile stilare una lista precisa, ma l'azienda afferma che i conducenti Tesla continueranno ad avere costi inferiori rispetto ai proprietari di altri marchi, sui quali verranno invece ricaricati i costi di gestione e di eventuali modifiche alle singole stazioni, dove necessario.
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