La Cina l'anno scorso ha installato più pannelli solari di quanti ne abbiano mai installati gli Stati Uniti nella loro storia
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Marzo 2024, alle 11:31 nel canale Soluzioni di ricaricaPechino vuole ora conquistare il primato nel mercato in espansione dei pannelli solari, secondo un recente report del New York Times.
Nel 2023 la Cina ha puntato in maniera veemente sui pannelli solari e sul settore dell'energia solare. Non solo ha installato una quantità enorme di pannelli, le sue esportazioni di pannelli solari completamente assemblati sono aumentate del 38%, mentre le esportazioni di componenti chiave sono quasi raddoppiate, secondo un report del New York Times.
Mentre gli Stati Uniti e l’Europa stanno cercando di rilanciare la produzione di energia rinnovabile e aiutare le aziende a evitare la bancarotta, la Cina è già a uno stadio successivo nella transizione energetica, secondo questo articolo. Negli ultimi giorni, infatti, il premier Li Qiang, che rappresenta la seconda carica istituzionale più alta del paese dopo Xi Jinping, ha annunciato che il paese avrebbe accelerato nella creazione di parchi solari, nonché di progetti eolici e idroelettrici.
Con l’economia cinese in difficoltà, l’aumento della spesa per le energie rinnovabili, principalmente solare, rappresenta ancora di più un rischio. Lo sviluppo tecnologico, quindi, viene visto come una risorsa indispensabile per la ripresa con i leader cinesi che affermano che un “nuovo trio” di industrie – quelle dei pannelli solari, delle auto elettriche e delle batterie al litio – ha ormai preso il posto del “vecchio trio” di abbigliamento, mobili ed elettrodomestici.
La Cina attraversa un periodo economico tutt'altro che florido, con conseguenze in diversi settori, a cominciare da quello dell'edilizia. Compensare le perdite che si sono verificate in questo ambito diventa, quindi, la principale preoccupazione per le istituzioni cinesi, dopo che rallentamenti nell'economia perdurano da oltre un decennio. L’enfasi sull’energia solare è l’ultimo dei tentativi di un programma ventennale volto a rendere la Cina meno dipendente dalle importazioni di energia.
Politiche sbagliate hanno contribuito a questi vantaggi della Cina rispetto ai contesti occidentali. Anche Stati Uniti ed Europa stanno introducendo sussidi che supportino produzione e installazione di pannelli solari ma, soprattutto nel Vecchio Continente, la dipendenza proprio dalla Cina ha portato a un’esplosione degli acquisti dei consumatori dalla Repubblica Popolare che ha danneggiato l’industria solare europea.
“Non abbiamo dimenticato il modo in cui le pratiche commerciali sleali della Cina hanno influenzato la nostra industria solare: molte giovani imprese sono state estromesse dal mercato da concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati”, ha affermato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione lo scorso settembre. In particolare, si rimprovera alla Cina il fatto di aver sovvenzionato in maniera aggressiva le proprie fabbriche per produrre pannelli solari, mentre in Europa i sussidi venivano dati ai consumatori per l'acquisto e l'installazione.
Le ricadute sono piuttosto evidenti: Norwegian Crystals, importante produttore europeo di materie prime per pannelli solari, ha dichiarato fallimento l'estate scorsa; mentre Meyer Burger, una società svizzera, ha annunciato il 23 febbraio che avrebbe interrotto la produzione nella prima metà di marzo nel suo stabilimento di Freiberg, in Germania, e avrebbe cercato di raccogliere fondi per completare gli stabilimenti in Colorado e Arizona, stando sempre all'articolo sul New York Times. Negli Usa, infatti, queste aziende sfruttano i sussidi per la produzione di energia rinnovabile forniti dall’Inflation Reduction Act.
Tutte queste politiche, secondo il New York Times, consentirebbero ai produttori cinesi di produrre pannelli solari a un prezzo compreso tra 16 e 18,9 centesimi per watt di capacità produttiva. Per le aziende europee, invece, i costi vanno dai 24,3 ai 30 centesimi per watt e per le aziende americane si attestano su circa 28 centesimi.
Queste differenze riflettono innanzitutto la discrepanza nei salari degli operai cinesi, visto che nel paese non vigono garanzie di tipo sindacale o democratico come in occidente, rispetto agli operai europei o americani. Ma non solo: le città cinesi mettono a disposizione i terreni a una frazione rispetto ai prezzi di mercato, mentre le banche statali hanno concesso ingenti prestiti a bassi tassi di interesse, e questo anche nei casi in cui le società solari hanno perso denaro o sono fallite.
Contribuiscono anche i più bassi prezzi dell'energia elettrica, dato che la produzione della principale materia prima per i pannelli solari, il polisilicio, richiede enormi quantità di energia. I pannelli solari in genere devono generare elettricità per almeno sette mesi per rientrare nei consumi di elettricità necessaria per produrli. Inoltre, la Cina utilizza il carbone per due terzi della produzione di energia elettrica, il che la rende il principale contributore in termini di emissioni di gas serra a livello mondiale.
I costi dell'energia, come noto, in Europa si sono invece moltiplicati dopo aver smesso di acquistare gas naturale dalla Russia a causa della guerra in Ucraina. Invece, preoccupazioni ambientali e problemi di zonizzazione hanno bloccato i permessi per la trasmissione di energia rinnovabile negli Stati Uniti.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon è paradossale? è come se uno sporcasse casa tua e poi ti vendesse il necessario per pulire
non è paradossale? è come se uno sporcasse casa tua e poi ti vendesse il necessario per pulire
Conta il bilancio energetico finale, bastano sette mesi per recuperare l'energia necessari per produrli e poi ne generano per anni
non è paradossale? è come se uno sporcasse casa tua e poi ti vendesse il necessario per pulire
pensa invece agli europei che prima spengono le fonti non rinnovabili per fare i fighi, si veodno i prezzi dell'energia esplodere e inflazione varia e poi non hanno i soldi per investire in fonti rinnovabili.....se e quando li avremo nel frattempo però la amnifattura che richiedeva quella energia è saltata in aria e così abbiamo risolto no? Siamo tutti più green......e poveri
Ma noi ci abbiamo i geggggni democratici eh mica come i cinesi etc etc
non è paradossale? è come se uno sporcasse casa tua e poi ti vendesse il necessario per pulire
Ma se non costruisci le fonti di energia rinnovabile con quello che hai a disposizione, come fai ad avere le fonti di energia rinnovabile?
Mi sembra un discorso "a bischero" come si dice in toscana.
Mi sembra un discorso "a bischero" come si dice in toscana.
ah non si possono creare pannelli solari scoreggiando?
"I costi dell'energia, come noto, in Europa si sono invece moltiplicati dopo aver smesso di acquistare gas naturale dalla Russia a causa della guerra in Ucraina."
Fonte Wired:
Di fatto, nei primi sette mesi del 2023, i vari paesi dell’Unione europea hanno acquistato circa il 52% di tutti i 41,6 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto esportati dalla Russia, un aumento consistente rispetto al 49% e al 39% del 2022 e del 2021. Cifre che porteranno l’Unione a raggiungere il suo record personale di importazione di gnl dalla Russia entro la fine dell’anno, per un ammontare complessivo di circa 5,3 miliardi di euro, secondo le stime di Global Witness."
Sto sito è sempre peggio.
"I costi dell'energia, come noto, in Europa si sono invece moltiplicati dopo aver smesso di acquistare gas naturale dalla Russia a causa della guerra in Ucraina."
Fonte Wired:
Di fatto, nei primi sette mesi del 2023, i vari paesi dell’Unione europea hanno acquistato circa il 52% di tutti i 41,6 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto esportati dalla Russia, un aumento consistente rispetto al 49% e al 39% del 2022 e del 2021. Cifre che porteranno l’Unione a raggiungere il suo record personale di importazione di gnl dalla Russia entro la fine dell’anno, per un ammontare complessivo di circa 5,3 miliardi di euro, secondo le stime di Global Witness."
Sto sito è sempre peggio.
L'articolo che hai citato si riferisce al solo GNL, ma credo che dalla Russia arrivasse soprattutto GNC.
Mi sembra un discorso "a bischero" come si dice in toscana.
l'uovo o la gallina? meglio la topa
Soprattutto finanziamenti lunghi a tasso zero,se si spendono 15 mila euro in pannelli e accumulo,rate spalmate per 10 anni sarebbero 125 euro al mese,magari non dati alla banca ma direttamente allo stato,tanto per non dare sempre i soldi ai soliti noti.
"I costi dell'energia, come noto, in Europa si sono invece moltiplicati dopo aver smesso di acquistare gas naturale dalla Russia a causa della guerra in Ucraina."
Fonte Wired:
Di fatto, nei primi sette mesi del 2023, i vari paesi dell’Unione europea hanno acquistato circa il 52% di tutti i 41,6 milioni di metri cubi di gas naturale liquefatto esportati dalla Russia, un aumento consistente rispetto al 49% e al 39% del 2022 e del 2021. Cifre che porteranno l’Unione a raggiungere il suo record personale di importazione di gnl dalla Russia entro la fine dell’anno, per un ammontare complessivo di circa 5,3 miliardi di euro, secondo le stime di Global Witness."
Sto sito è sempre peggio.
smetti tu di scrivere frasi da propaganda putiniana/disinformazione generica
il gas non-gnl ESPORTATO IN MILIARDI di metri cubi dalla russia verso l'europa (NON qualche milioni) è enorememente ridotto dopo la folle guerra in ucraina del criminale putin
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