Freewire in Italia entro fine anno: arrivano le stazioni di ricarica a basso costo
di Vittorio Rienzo pubblicata il 06 Aprile 2023, alle 17:13 nel canale Soluzioni di ricaricaFreewire ha recentemente annunciato che entro la fine dell'anno si espanderà in Spagna e Italia. La società porterà nel nostro paese i suoi Boost Charger che consentono di ricaricare rapidamente gli EV in CC se si collega la colonnina alla rete a bassa tensione.
Dopo essere entrata nel programma NEVI (New Electric Vehicle Infrastructure) dell'amministrazione Biden, Freewire sta espandendo la propria presenza anche in Europa. L'azienda ha annunciato che il suo programma partirà dal Regno Unito, ma entro la fine dell'anno si estenderà a Spagna e Italia.
Per chi non la conoscesse, Freewire è specializzata nelle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. La differenza, rispetto alle tante aziende che si occupano di questi dispositivi, sta nella capacità di offrire la ricarica rapida, pur collegando il sistema alla rete a bassa tensione.
I Boost Charger – questo il nome delle colonnine – di Freewire, infatti, integrano degli accumulatori (batterie) per un massimo di 160 kWh che richiedono un ottavo della potenza in ingresso per essere ricaricate rispetto alle tradizionali colonnine. Ma non solo, ne giova anche l'installazione e la scalabilità delle postazioni di ricarica.
L'allacciamento alla bassa tensione consente di utilizzare le reti preesistenti senza alcuna necessità di lavori invasivi che implicano inevitabilmente anche un iter burocratico più lungo. Inoltre, in caso di spostamenti, la colonnina può essere rapidamente scollegata e trasferita in un luogo diverso senza implicazioni per le strutture urbane. Per avere un'idea di quanto sia semplice l'installazione, sono sufficienti un paio di giorni per ogni nuova colonnina.
Tutto questo, però, non determina la rinuncia alla ricarica rapida: ogni colonnina è in grado di fornire una velocità di ricarica fino a 200 kW in corrente continua per entrambi i veicoli connessi. Questo significa che riesce a coprire fino a 320 km di autonomia in soli 15 minuti.
"Abbiamo aumentato il nostro organico del 70% e implementato Boost Charger in tre nuovi paesi solo negli ultimi 12 mesi. Freewire è ben posizionata per attingere al crescente mercato europeo. Vediamo la grande opportunità di offrire un'infrastruttura affidabile, flessibile ed economica che possa essere implementata rapidamente per supportare la veloce crescita della domanda di ricarica EV ultraveloce in Europa" ha commentato James Jean-Louis, responsabile alle vendite di Freewire Europe.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe la batteria tampone è sotto dimensionata, qualcuno si troverà a caricare a velocità ridicole (per una DC), se è sovradimensionata la collina non rientrerà mai nell’investimento… ecco osservare, queste sono proprio le colonnine DC per le installazioni in luoghi remoti/sfigati dove non si riesce ad avere un allacciamento alla rete in media tensione… quindi è tutto da quantificare il traffico di utenza.
Meglio di niente però.
Meglio di niente però.
certo, però una idea stupendamente semplice ed efficace
vuol dire più di 5 e-up totalmente scariche
oppure 3 tesla long range totalmente scariche
vuol dire più di 5 e-up totalmente scariche
oppure 3 tesla long range totalmente scariche
suvvia non dare risposte logiche ai troll
edit: sembra a2a si stia muovendo bene
https://globalhappenings.com/automobile/336401.html
e me ne avanza...
anche io
e me ne avanza...
infatti dovremo piantarla di andare in giro come la bratta nei tubi!
se stiamo tutti a casa (a basso impatto però!) i consumi energetici crollerebbero e avremo risolto un sacco di problemi causati dalla mobilità inventata per creare valore aggiunto
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".