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Fastned apre la stazione di ricarica numero 250, con tettoia fotovoltaica e colonnine da 300 kW

di pubblicata il , alle 13:50 nel canale Soluzioni di ricarica Fastned apre la stazione di ricarica numero 250, con tettoia fotovoltaica e colonnine da 300 kW

Continua a crescere la proposta di Fastned, ormai tra i leader della ricarica in Europa. Con la quattordicesima stazione nel Regno Uniti ha raggiunto quota 250

 

Fino a qualche anno fa sembrava impossibile che Fastned potesse diventare uno dei principali fornitori di ricarica in Europa, soprattutto considerando che non trae origine da case automobilistiche, né da organizzazioni statali e nemmeno da colossi petroliferi.

Fastned è al 100% una piccola (ora non più tanto piccola) azienda privata olandese, che nei giorni scorsi ha raggiunto il traguardo della stazione di ricarica numero 250.

Lo ha fatto grazie a una nuova installazione nel Regno Unito, precisamente al Martlesham Park & Ride, nei pressi dell'autostrada A12. La nuova stazione è la quattordicesima nel Paese, ed ha la tipica struttura a cui Fastned ci ha abituato. Una tettoia con forma particolare è ricoperta da pannelli fotovoltaici, e garantisce ai clienti riparo dalla pioggia.

Nella location si trovano sei punti di ricarica da 300 kW, che offrono anche diversi metodi di pagamento. All'inaugurazione ha presenziato anche la Segretaria per l'ambiente Thérèse Coffey, che ha così commentato: "Aiutare le persone ad abbandonare i veicoli a benzina e diesel è una parte fondamentale del nostro piano per un Suffolk più pulito e più verde e sarà necessario che le imprese e il governo lavorino a stretto contatto".

la rincorsa di Fastned per altro non si ferma qui. Ci sono in previsione altre due aperture, sempre in UK, entro la fine dell'estate 2023. Attualmente la rete di ricarica del provider olandese è presente in patria, Germania, Regno Unito, Belgio, Francia e Svizzera.

5 Commenti
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ilariovs15 Marzo 2023, 14:46 #1
Qua qualcuno sta sbagliando di grosso. Perché in Norvegia come in Inghileterra se la possono sognare la resa solare della zsucilia, Calabria Sardegna Puglia ecc e via discorrendo.

Quindi o questi non hanno capito niente o quelli che si stanno sbagliando di grosso siamo noi.

Possiamo ipotizzare che da qui al 20230 si vedrà dove nascono posti di lavoro e ricchezza e dove invece chiudono e/o ridimensionano.

Da lì si capirà chi aveva visto e chi è stato miope.

Stay tuned
erupter15 Marzo 2023, 16:45 #2
Originariamente inviato da: ilariovs
Quindi o questi non hanno capito niente o quelli che si stanno sbagliando di grosso siamo noi.


Considerando quanto siamo rapidi noi italiani nel testare nuove tecnologie, ti stupisce ancora? I nostri progetti pilota durano come ITER

Originariamente inviato da: ilariovs
Possiamo ipotizzare che da qui al 20230 si vedrà dove nascono posti di lavoro e ricchezza e dove invece chiudono e/o ridimensionano.


Che c'entrano i posti di lavoro con le stazioni di ricarica?
io78bis15 Marzo 2023, 19:26 #3
Originariamente inviato da: ilariovs
Qua qualcuno sta sbagliando di grosso. Perché in Norvegia come in Inghileterra se la possono sognare la resa solare della zsucilia, Calabria Sardegna Puglia ecc e via discorrendo.

Stay tuned

Per quanto tu possa avere ragione sulla possibile miglior resa dei pannelli al Sud rispetto il Nord Europa devi considerare anche quanti clienti poi puoi servire. Sono pronto a scommettere che nelle nazioni in cui hanno deciso di aprire impianti la presenza di EV è almeno 4x quella delle regioni da te indicate.
Senza considerare i possibili "costi accessori" che potrebbero sussistere
aqua8415 Marzo 2023, 22:18 #4
Originariamente inviato da: ilariovs
Possiamo ipotizzare che da qui al 20230 si vedrà dove nascono posti di lavoro e ricchezza e dove invece chiudono e/o ridimensionano.


Bé fra 18207 anni vedremo se avevi ragione
idroCammello16 Marzo 2023, 10:54 #5
la felicità è 5000mq di pannelli solari per ogni bambino che nasce.

tra 18206 gli alberi geneticamente modificati produranno foglie fotovoltaiche: l' elettrosintesi clorofilliana .

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