Volkswagen
Terremoto Volkswagen: l'azienda si rivolta contro il CEO Herbert Diess: troppa attenzione a Tesla e all'elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Novembre 2021, alle 09:32 nel canale MercatoIl CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess è sottoposto a un voto di sfiducia, per via di una rivolta interna nata dai lavoratori. Non sono piaciute le troppe attenzioni a Tesla, all'elettrico e la paventata perdita di posti di lavoro. L'azienda è di fatto bloccata
147 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAvete notato che ogni qual volta si aggiunge una corsia ad una strada il traffico si riduce solo inizialmente per poi tornare ad essere uguale a prima solo con più macchine e più inquinamento?
Questo avviene perchè esiste un valore di tolleranza al traffico e se questo scende al di sotto di esso ecco che si presentano altre macchine a colmare il vuoto.
Aumentare le strade fa solo bene all'economia non al traffico
Alla luce di questo analizziamo cosa succederebbe se aumentassimo i mezzi pubblici. Più persone userebbero i mezzi e ci sarebbero inizialmente meno macchine in giro, il traffico migliorerebbe e l'inquinamento calerebbe... poi però per le stesse ragioni esposte sopra avremmo un ritorno allo stesso traffico precedente solo che ora la concentrazione di mezzi pubblici (più inquinanti di una singola automobile) sarebbe maggiore col risultato di aver peggiorato l'inquinamento.
Unica nota positiva? Migliora l'economia perchè più persone si spostano. Da questo capite bene perchè è un'idea amata dai politici, mette daccordo la gente comune che vuole ridurre traffico e inquinamento (falsa speranza, il traffico rimane lo stesso e l'inquinamento aumenta) e le aziende che vogliono migliorare l'economia (risultato reale).
Ho capito il tuo punto, ma se incrementi i mezzi pubblici poi devi "bloccare" il traffico privato. Per esempio bloccando i mezzi dei non residenti nelle aree periferiche con opportuni parcheggi scambiatori.
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La tramvia di Firenze è una vergogna ed è il classico esempio di come la politica possa peggiorare progetti già pessimi.
A Firenze serviva prima di tutto una tangenziale per togliere il traffico di attraversamento, ma gli ambientalisti di maggioranza si opposero al progetto.
Poi quello che disse "fare il Sindaco di Firenze è il mestiere più bello del mondo" (tranne quando il mestiere più bello del mondo è fare il primo ministro) eliminò il passaggio tramviario dal centro che era fondamentale per l'interconnessione delle linee Ovest con quelle Est (che ancora non esistono). Avremo quindi 2 capolinea distinti che faranno aumentare i tempi di spostamento (già ridicoli).
Per riuscire a rendere competitivo il TPL sarebbe servita una metropolitana che avesse unito i comuni dell'area metropolitana, dopotutto siamo una provincia da 1 milione di abitanti con 11 milioni di turisti l'anno.
Invece siamo affogati dal traffico, in una città divisa in 2 dalle aree pedonali, con l'A1 usata come tengenziale e con un TPL che impiega mooolto più tempo del mezzo privato.
Che io sappia, il problema dei motori diesel è che rilasciano le loro scorie dalla marmitta catalitica (se ricordo bene bruciandoli) solo quando la macchina raggiunge una certa velocità, che se non ricordo male è di 70 Km/h (non saprei se è un valore "standard" o dipenda da macchina a macchina).
In altre parole tutte le sostanze che vengono rilasciate (tra cui il PM10 e altre particelle/sostanze altamente inquinanti e pericolose per la salute) sono sostanzialmente rilasciate fuori dai centri abitati, perchè ovviamente nei centri abitati le velocità medie sono molto più limitate e quindi tali sostanza continuano ad accumularsi.
L'idea di fondo di questo sistema, e da sempre, è quello di impedire il rilascio di tali sostanze nei centri abitati per far si che avvenga invece in luoghi fuori città, dove le strade e il traffico permettono di tenere velocità più sostenute.
Questo però non vuol dire affatto che il Diesel inquini di meno (perchè inquina di più della Benzina), ma che "sposti" il luogo in cui inquina altrove.
Siccome gli studi sull'inquinamento dei veicoli avviene quasi esclusivamente nelle città (i rivelatori li trovi nei centri abitati, non certo lungo una strada in mezzo al nulla), vien da se che ottieni dei risultati del tutto parziali del problema, nonchè fuorvianti.
Certo, questo a meno che ricordi male.
Torno nel mio piccolo angolo a leggere
Che non fossi dotato di autocritica si era capito
In democrazia rappresentativa non facciamo noi le scelte, noi scegliamo le persone che dovranno farle, e alla fine del mandato le giudichiamo. Criticare al vento è stupido improduttivo, è il nostro voto la critica attiva all'operato dei Governi. Perché dovrei rispondere a chi non vota e quindi non è determinante alla mia rielezione?
Solamente in Cina, dove ci sono 10 partiti, ma nessuna opposizione, questa cosa potrebbe essere possibile. Nelle democrazie occidentali non ci sono vincoli di mandato perché si suppone che la politica rispetti e consideri le idee di tutti trovando un minimo comun denominatore, che ovviamente sarà sempre diverso dalle premesse, e dalle promesse, di partenza.
2) Eliminare dalla faccia della terra tutte le macchine che fanno meno di 18 con litro
3) Potenziare le infrastrutture per le città facendo trasporti elettrici efficienti veloci
4) Incentivare tutto a efficienza energetica nelle case , coibentazioni, elettrodomestici, pannelli solari. lampadine ecc
5) Eliminare il gas, case solo elettriche
6) Ovviamente potenzierei le infrastrutture per sfruttare le rinnovabili a manetta.
Tutto bellissimo in un Paese con risorse infinite che vengono da non si sa bene dove. Ma il progresso deve essere finanziato, cioè qualcuno (noi) deve essere disposto a pagarlo. Le automobili siamo tutti disposti a pagarle, e creano un sacco di economia indotta, che si traduce in gettito fiscale. Quando un Governo programma degli incentivi deve sempre pensarli come un investimento, che come minimo si ripaghi, ma possibilmente che porti un attivo, anche sul lungo termine.
Non possiamo chiedere ad ogni cittadino migliaia di euro in più all'anno per finanziare le cose che dici tu, più di quanto non stiamo già facendo. Se ti do soldi per pagare il tuo impianto fotovoltaico o il tuo impianto di riscaldamento devo assicurarmi che questi soldi rientrino da qualche parte. Se non sbaglio queste cose sono già incentivate al 50% sotto forma di sgravio fiscale, più di così vorrebbe dire o rinunciare a troppo gettito, oppure diluire lo sgravio in così tanti anni che la gente non lo troverebbe più attraente.
L'auto invece prima o dopo la dobbiamo comprare per forza, l'incentivo serve solo a convincerti a farlo un po' prima.
Io ho rinunciato, e avrei tutte le condizioni edilizie per ottenerlo, ma è davvero complicato, a meno che non ci metti tu tutti i soldi e poi li detrai dalle tue tasse, accettando però di pagare i lavori il doppio visto che pure le ditte vogliono una fetta di questo bonus.
Sulla carta è facile, poi però le banche tirano fuori i soldi solo per ditte così solide da dargli la garanzia assoluta che non falliranno nei prossimi 5 anni e che avranno abbastanza credito fiscale da coprire il debito, cioè pochissime.
Quello che manca è un collaterale o una garanzia dello Stato per le banche, ma probabilmente la cosa è voluta o i fondi stanziati sarebbero finiti in 24 ore.
Sai come ci fregano? Semplicemente fra una decade sarà l'unico tipo di auto che potrai acquistare, e allora la convenienza va a farsi benedire...
Però i riscaldamenti diesel non bisogna toccarli e le industrie non dovranno mai aggiornarsi. Suvvia...
Esattamente. Viva la libertà...
Secondo me è molto più interessante l'aspetto degli inquinanti piuttosto che i gas serra. Poi son punti di vista intendiamoci non penso che fatta l'auto elettrica e risolto il problemi piuttosto penso che l'auto elettrica sia un modo per forza un iniziale cambio di sensibilità perché se l'auto elettrica è un cambiamento che crea alcuni disagi i cambiamenti che incideranno sul serio su inquinamento e gas serra saranno impattanti in maniera molto ma molto più drastica e con costi decisamente superiori.
Ma se hai due ammassi di cancro, uno piccolo e uno grande, che crescono in maniera proporzionale, quale delle due sceglieresti di attaccare per primo?
Il punto è che se il riscaldamento globale è dovuto alla CO2, e i disastri che stanno capitando penso siano sotto gli occhi di tutti, dovresti attaccare ciò che ne produce di più, invece di limitarti a ciò che ne produce una piccolissima quantità (parliamo di un rapporto 1:10).
Invece passando per l'auto elettrica si sta gradualmente provando a cambiare la sensibilità delle persone, a spostare la gente sull'elettrico, a cambiare la visione generale. Ripeto sono cose che richiederanno decenni forse non sarò vivo per vedere il giorno in cui anche i riscaldamenti saranno tutti elettrici ma il punto è che se non iniziamo mai nemmeno i miei nipoti arriveranno mai ad avere una qualità dell'aria decente.
Sia chiaro son tutte cose tutt'altro che comode eh... passare a riscaldamenti elettrici sarà costoso, richiede ingenti lavori e così via e ripeto per l'ennesima volta che se ci si lamenta per l'auto elettrica quando sarà il momento del riscaldamento l'auto sembrerà economicissima.
Scusami, ma gli incentivi per le auto sono arrivati a €10000, fra contributi statali e regionali: vuoi dirmi che con una cifra del genere non si potrebbero cambiare gli impianti di riscaldamento?
Anche spendendo un po' di più, se fosse necessario, i vantaggi sarebbero enormi.
Il tutto tenendo conto che dovrebbe essere lo stato a gestire tutta l'operazione e non i privati. Notturnia, giusto qualche tempo fa, ha riportato i costi di produzione dei pannelli solari e il prezzo al quale vengono venduti dai privati, con le cifre di questi ultimi che si moltiplicano enormemente.
Ho ritrovato il mio post in cui riportavo gli studi. Vedi, in particolare, l'ultima parte, che è quella che ho riportato qui prima.
Nel frattempo il resto del paese sarà un cumulo di macerie, perché hai perso tempo con qualche paesino anziché attaccare i siti strategici.
Nessuno stato ha un quorum per le elezioni politiche e ci sarà sempre uno zoccolo duro che voterà per i vari schieramenti. Di conseguenza, secondo me, perfino il politico locale se ne frega della tua critica.
In teoria inizieresti a contare se a un certo punto i non votanti diventassero una massa critica talmente numerosa e compatta da essere di fatto una maggioranza ma è uno scenario talmente poco probabile che sostanzialmente non si è mai verificato almeno che io sappia.
poi ripeto sia chiaro è solo un mio parere e te puoi fare quello che ti pare e piace.
Quando parlavo di critica era in risposta a ciò che mi è stato scritto quando ho affermato che non votavo, e dunque non avrei avuto il diritto di criticare: non è che passi il tempo a scrivere governo ladro.
Ma se dovesse capitare di discutere di questioni politiche et similia, esprimerei le mie critiche in merito. Tutto qui.
Lo so che i politici se ne sbattono del mio non voto. Come so che se ne sbattono anche di chi vota, e pure di chi li vota.
Ormai sviluppare un termico richiedeva una quantità di denaro che non permetteva ai produttori di rientrare di tali somme con certezza e assottigliava di anno in anno i margini. Non è un caso infatti che ultimamente soprattutto nel settore premium ci si fosse buttati totalmente su infotainment e elettronica per giustificare certi prezzi proprio perché sui motori non sapevano più cosa fare. Anche solo per ottenere uno 0,5% di efficienza i costi erano spropositati.
Quindi non sottovaluterei affatto che più che i governi a imporsi sui produttori siano i produttori che si fregano le mani per l'elettrico che gli permetterà di sfoltire tantissimo la produzione, avere una nuova tecnologia da sviluppare che può portare a brevetti redditizi ecc... ecc...
Visto che ci lavoro, posso dirti che non è così.
Primo, i soldi che le aziende automobilistiche stanno investendo sull'elettrico et similia sono di gran lunga superiori a eventuali incentivi statali (che comunque vorrei proprio vedere, visto che quelli disponibili al momento vanno a vantaggio di chi compra auto e non di chi le produce).
Secondo, il problema è che i governi hanno imposto via via dei limiti fisicamente impossibile da ottemperare per i produttori di auto. I burocrati hanno dimostrato ancora una volta di non avere idea di come funzioni ciò che hanno la presunzione di voler regolare.
Mettiti nei panni dei produttori di qualcosa a cui viene chiesto l'impossibile: alzano le mani, e si dedicano ad altro, come appunto sono stati costretti a fare i produttori di auto.
Allo stesso modo un vincolo di mandato significherebbe che qualsiasi evento imprevisto (ad es. il covid) che porta la nazione in una situazione imprevista sarebbe equivalente ad andare nel burrone perché magari il politico ha promesso che ne so "bonus pensione" che fino a prima del covid era anche possibile ma a causa dell'emergenza non è più fattibile.
Questo è un esempio volutamente estremo ma è per farti capire perché il vincolo di mandato è inattuabile e sarebbe disastroso.
Nella pianificazione puoi anche mettere in conto il verificarsi di eventi nefasti.
La cosa più importanti in questi casi è la pianificazione economica: dove andare a prendere i soldi per coprire i danni di questi eventi. Sono i soldi che, alla fine, sono la cosa più importante.
Per il resto lo so che ho quanto ho chiesto sia irrealizzabile, in primis per i politici che non lo permetterebbero.
La mia visione (nonché delusione) nasce da tantissimi anni di impegno politico, di cui dieci anni di politica attiva. Quindi è tutt'altro che filosofia e mancanza di pratica.
Che io sappia, il problema dei motori diesel è che rilasciano le loro scorie dalla marmitta catalitica (se ricordo bene bruciandoli) solo quando la macchina raggiunge una certa velocità, che se non ricordo male è di 70 Km/h (non saprei se è un valore "standard" o dipenda da macchina a macchina).
In altre parole tutte le sostanze che vengono rilasciate (tra cui il PM10 e altre particelle/sostanze altamente inquinanti e pericolose per la salute) sono sostanzialmente rilasciate fuori dai centri abitati, perchè ovviamente nei centri abitati le velocità medie sono molto più limitate e quindi tali sostanza continuano ad accumularsi.
L'idea di fondo di questo sistema, e da sempre, è quello di impedire il rilascio di tali sostanze nei centri abitati per far si che avvenga invece in luoghi fuori città, dove le strade e il traffico permettono di tenere velocità più sostenute.
Questo però non vuol dire affatto che il Diesel inquini di meno (perchè inquina di più della Benzina), ma che "sposti" il luogo in cui inquina altrove.
Siccome gli studi sull'inquinamento dei veicoli avviene quasi esclusivamente nelle città (i rivelatori li trovi nei centri abitati, non certo lungo una strada in mezzo al nulla), vien da se che ottieni dei risultati del tutto parziali del problema, nonchè fuorvianti.
Certo, questo a meno che ricordi male.
Torno nel mio piccolo angolo a leggere
Sopra ho riportato il link al mio commento con gli studi.
Vedi sopra: la mia posizione nasce, invece, proprio da una forte autocritica.
Vedila come il "mondo pesce-vorace" di Verga.
Oppure, visto che siamo in un sito tecnico: "E' ineluttabile..."
Vedi sopra: infatti non passo le giornate con la tromba a inveire contro il governo.
Se capita esprimo la mia, e posso criticare, per l'appunto. Tutto qui.
Il problema è che non funziona, purtroppo. Altrimenti non staremmo qui a parlarne.
Mi risulta che si stia già facendo, perlomeno in Italia. Ci sono incentivi per caldaie a condensazione molto più efficienti, coibentazione degli edifici, quindi con meno dispersione di calore, infissi più efficienti, pannelli solari per produzione di acqua calda ecc. E in questo caso gli incentivi arrivano a centinaia di migliaia di euro su un condominio. Riguardo gli impianti di riscaldamento i problemi sono sostanzialmente due:
1) Riscaldamento usato assolutamente alla cazzo negli edifici pubblici. Sono andato a fare una visita l'altro giorno, nella sala di aspetto stavo sudando dal caldo, e nella stanza visite il dottore pure moriva di caldo e aveva la finestra aperta. Il termostato nel corridoio era impostato sul massimo. Roba da pazzi. ( e fuori c'erano 19 gradi eh, si stava bene senza giacca non sto parlando di zero gradi fuori)
2) Pure la gente in casa usa il riscaldamento alla cazzo. Conosco gente che tiene 24 gradi e poi sta in maniche corte.
Qua più che problema di incentivi è di saper usare il riscaldamento con cognizione di causa. Stessa cosa d'estate con i condizionatori. Se non si disciplinano meglio questi comportamenti, non ci sono incentivi che tengano.
Parlando chiaramente: io non metto in dubbio che il traffico NON è la principale fonte di inquinamento (che sia CO2, particolato, composti nitrati o quant'altro). Sono il primo a pensare che tutti gli investimenti fatti per le auto elettriche si sarebbero dovuti dirottare su altri settori (al netto che un conto è far cambiare auto ad una persona, un altro è dirgli di rifare l'impianto di riscaldamento di casa... anche quello incide su "certe scelte".
Quello che ho detto, di cui la mia conoscenza deriva da un paio di persone che lavorano nel settore e sanno bene come funzionano certi sistemi sulle macchine diesel (perchè ci lavorano), è che la marmitta catalitica ha un sistema di funzionamento tale per cui "espelle" tutte le sostanze che accumula al suo interno (perchè non spariscono come per magia) solo quando superi una certa velocità, che tendenzialmente in città, soprattutto quelle con molto traffico, non raggiungi.
E lo fanno proprio per evitare che lo facciano nelle zone cittadine, o comunque popolate, o per lo meno che lo facciano di meno.
Che poi una vettura a combustione per quanto riguarda il funzionamento del motore, di qualunque tipo, NON sia la principale causa di inquinamento sono perfettamente d'accordo. Così come, già detto, che tutti gli sforzi economici andrebbero indirizzati in altra maniera se si vuole davvero combattere il problema dell'inquinamento.
Per cui per quanto le vetture elettriche mi affascinino, oltre ad essere un sistema che per me sarebbe di risparmio e con problemi ridotti (ho il mio garage con le mie brave prese di corrente), tutti gli incentivi erogati avrebbero dovuti dirottarli altrove, così come trovo stupido perdere tempo e denaro dietro a imposizioni attive dal 2035 che sono più scelte di facciata che concrete azioni a favore dell'ambiente.
Ma dato come funziona una vettura diesel, o almeno per come mi è stato detto, vien da se che l'inquinamento "stimato" da questi mezzi è chiaramente in difetto, perchè le centraline di rivelazioni le trovi in città dove tali motori NON espellono gran parte delle sostanze inquinanti che si accumulano al loro interno. Quindi hai un dato fuorviante.
Certo, per essere del tutto cristallini, andrebbe anche detto che la marmitta catalitica non funziona, o funziona male, a basse temperature, e in città spesso non riesci a farla andare alle giuste temperature di esercizio. Problema ancor più evidente con i modelli di ultima generazione che per l'evoluzione tecnologica avuta scaldano di meno (basti pensare al banale Start & Stop, che in città praticamente si attiva di continuo, ma che chiaramente non permette alla marmitta di andare in temperatura).
Quello che ho detto, di cui la mia conoscenza deriva da un paio di persone che lavorano nel settore e sanno bene come funzionano certi sistemi sulle macchine diesel (perchè ci lavorano), è che la marmitta catalitica ha un sistema di funzionamento tale per cui "espelle" tutte le sostanze che accumula al suo interno (perchè non spariscono come per magia) solo quando superi una certa velocità, che tendenzialmente in città, soprattutto quelle con molto traffico, non raggiungi.
Ignori un piccolo dettaglio: a tantissime, ma dico a tantissime auto diesel viene tolto il FAP, quindi inquinano come ciminiere. Non ho idea di come facciano poi a passare la revisione, ma tant'è. Se fai un giro nei vari forum, parecchi se ne vantano pure, mortacci loro. Quindi alla fine ti ritrovi magari un diesel Euro 6 sulla carta, ma che inquina più di un trattore.
Per non parlare poi di quelli che se ne fottono dei divieti e girano con Euro 0 o Euro 1, tanto non controlla mai nessuno. Perlomeno con le auto elettriche questo problema viene risolto alla radice.
1) In breve tempo, pochi anni, il costo delle batterie sarà sceso rendendo le auto elettriche più economiche delle auto a benzina.
2) Le auto elettriche sono le auto più sicure al mondo
3) Le prestazioni di accelerazione sono sempre elevatissime
4) Non necessitano della stessa manutenzione.... faccio notare che noi siamo stati abituati da una vita a comprare automobili in quelle che a tutti gli effetti sono officine di manutenzione... ci avete mai fatti caso?
Si possono vedere gli incentivi per l'elettrico come un incentivo ecologico... ma va visto anche come un incentivo a non perdere il treno tecnologico per una tecnologia che è destinata ad affermarsi... senza questi incentivi tra pochi anni rischieremmo di trovarci con qualche azienda automobilistica europea fallita (perchè non passata all'elettrico in tempo) e con tutta la produzione in Cina....
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