Stellantis prolunga lo stop di Mirafiori, e Tavares va in parlamento in audizione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 02 Ottobre 2024, alle 11:51 nel canale MercatoLo stop della produzione della Fiat 500 elettrica è stato prolungato fino a novembre, e nel frattempo il CEO Carlos Tavares riferirà in parlamento
Non c'è pace per Mirafiori e per i suoi lavoratori, fermi da alcune settimane dopo che Stellantis aveva deciso di interrompere la produzione della Fiat 500e, di fatto l'unica produzione ancora attiva nella fabbrica torinese.
Lo stop doveva durare fino all'11 ottobre, ma Stellantis ha deciso di prolungare il fermo per altre settimane, e la nuova data comunicata è l'1 novembre. Le motivazioni della produzione interrotta sono sempre legate alle difficoltà di vendita delle auto elettriche, anche se, a onor del vero, non riguardano proprio tutti i modelli, ma la piccola di casa Fiat ne soffre particolarmente.
In questo scenario di difficoltà il governo italiano ha esortato più volte il Gruppo Stellantis a riferire in modo chiaro sui programmi attuali e futuri, e finalmente questo incontro accadrà davvero. Il CEO Carlos Tavares infatti si presenterà in parlamento per un'audizione il prossimo 11 ottobre. "Tavares fornirà il quadro più esaustivo della produzione automobilistica del gruppo in Italia. La complessa situazione internazionale ed europea del settore automobilistico richiede risposte rapide", ha dichiarato Stellantis in una nota.
Tutto questo mentre l'azienda si attende un calo degli utili, ed ha emesso un profit warning per quest'anno all'inizio della settimana. Stellantis prevede un margine di profitto operativo tra il 5,5% e il 7%, quando in precedenza il dato era a due cifre.
55 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe c è tanta richiesta il prezzo aumenta mentre se non se le incu.. ehm fila nessuno il prezzo non scende??
Chissà se vendere una scatolina a batterie come la 500 a meno della metà del prezzo attuale può fare venire la voglia a qualcuno di comprarla…
A sto punto non ci vuole un genio, il problema non è la propulsione ma il prezzo.
A sto punto non ci vuole un genio, il problema non è la propulsione ma il prezzo.
Per chi non sa leggere il diesel è "morto e sepolto" in realtà è finito nel calderone delle "mild hybrid", perchè il diesel senza "aiutini" non è più a listino...Come per i benzina senza aiutini...
Detto ciò non vedere che tutti gli investimenti fatti per oltre un lustro hanno portato a vendite inesistenti in campo EV per tutti i marchi Tesla e gruppi cinesi a parte ( in Cina ovviamente ) è proprio incapacità di lettura dei dati.
L'elevato prezzo dei veicoli tradizionali è dovuto alla "spalmare" i costi sostenuti negli investimenti persi per costruire vetture Ev che poi non si sono vendute.. Il fallimento della gamma ID è l'emblema di questo.
Aggiungiamo l'inflazione galoppante post covid, le guerre in atto e il piatto è servito.
Se uniamo a tutto questo le multe a cui devono far fronte le case automobilistiche per vendere auto che non rispettano i parametri co2 dei veicoli imposti dalla lungimirante europa abbiamo servito pure il dessert!
In ogni caso o si cambia strada o viene giù il castello, poi a piangere non saranno i consumatori che non trovano la motorizzazione preferita, ma tutti noi che a seguito dei fallimenti ( che arriveranno se continuano così ) ci travolgeranno. Qualche anno fa non ci avrei creduto ad un orizzonte simile, ora lo vedo molto concreto.
"In ogni caso o si cambia strada o viene giù il castello, poi a piangere non saranno i consumatori che non trovano la motorizzazione preferita, ma tutti noi che a seguito dei fallimenti ( che arriveranno se continuano così ) ci travolgeranno. Qualche anno fa non ci avrei creduto ad un orizzonte simile, ora lo vedo molto concreto."[/I]
Non so se verrà giù il castello ma prevedo che la mobilità cambierà in modo drastico e noi bene o male ci dovremmo adattare.
"In ogni caso o si cambia strada o viene giù il castello, poi a piangere non saranno i consumatori che non trovano la motorizzazione preferita, ma tutti noi che a seguito dei fallimenti ( che arriveranno se continuano così ) ci travolgeranno. Qualche anno fa non ci avrei creduto ad un orizzonte simile, ora lo vedo molto concreto."[/I]
Non so se verrà giù il castello ma prevedo che la mobilità cambierà in modo drastico e noi bene o male ci dovremmo adattare.
Sì molto semplice con i presupposti attuali la mobilità privata diventerà un lusso ( situazione che a certi decisori e teorici piace molto ) , quindi verrà ridimensionata pesantemente, almeno in questa parte del Mondo. I volumi di vendita diminuiranno e le fabbriche sopravvissute si stabilizzeranno su tali valori. I centri città per ovvi motivi ( qui è già tangibile ) saranno interdetti alle auto ( tutte, elettriche comprese ) salvo chi potrà permettersi di pagare i ticket d'ingresso. Per il cittadino comune ci saranno comodi e sempre i ritardo mezzi pubblici in cui farsi rapinare. In questo contesto la "decrescita INfelice" auspicata da certi politici ( molto tragicomici e poco comici ) potrà dirsi completata.
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La mole di tasse e introiti vari che ruotano intorno all'auto privata è molto elevata, non credo si possa farne a meno.
Sostituirla con prelievi "altrove" ? Si ma dove e come ?
Se non ho più nulla, cosa mi tassi ?
come si dice... si può cominciare a tassare l'aria.
In fin dei conti nel medioevo si prendeva la "decima" anche quando la gente moriva di fame, quindi si può sempre tassare qualche cosa.
Tutto questo si tradurrà in una riduzione della libertà! ...come anche la tendenza a regolamentare ogni singolo aspetto della nostra vita con regole e regoline da rispettare.
A quanto pare è il prezzo da pagare per vivere in nella parte del mondo democratico e "libero"
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