Il ministro Urso punge ancora Stellantis: "mi aspetto una Gigafactory in Italia"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Febbraio 2024, alle 11:19 nel canale MercatoIl ministro Adolfo Urso è tornato a parlare di Stellantis, degli incentivi, e delle fabbriche italiane a rischio, lanciando l'ennesima frecciatina
Lo scambio di critiche e polemiche tra Stellantis e il governo italiano sembra non avere mai fine. L'ultimo capitolo ci arriva dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che è tornato sull'argomento durante un'intervista a Bruxelles.
Urso ha rivelato di aver incontrato i vertici di Stellantis in svariate occasioni negli ultimi tempi: "Ho incontrato per tre volte John Elkann, e per due volte Carlos Tavares, di cui una volta a Roma, e in quell’occasione assicurò l’obiettivo di raggiungere un livello produttivo in Italia di un milione di veicoli. Lo disse pubblicamente". Il riferimento è alla produzione negli stabilimenti italiani, che sono però considerati da Tavares a rischio senza gli adeguati sussidi statali.
Il ministro poi rivela anche un altro incontro, che usa come pretesto per una nuova frecciatina a Stellantis: "Tavares l’ho incontrato anche in Francia, quando hanno inaugurato la prima Gigafactory. E mi aspetto che presto sia realizzata anche nel nostro Paese". Si è parlato spesso di una fabbrica di batterie per il settore auto nel nostro Paese, ma le condizioni economiche non sembrano affatto favorevoli.
Adolfo Urso ha poi rassicurato sul percorso dei nuovi incentivi, spiegando che ora sono al vaglio degli altri ministri, e che non dovrebbero esserci intoppi per l'arrivo degli oltre 900 milioni di euro messi sul tavolo, ma ha chiarito anche che il 2024 potrebbe essere l'ultimo anno di incentivi all'acquisto: "Dal prossimo anno gli incentivi non saranno più al consumo ma alla produzione per incentivare chi voglia produrre nel nostro Paese, sia auto che componentistica".
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe fanno una gigafactory in Europa, di sicuro la piazzano in Polonia o in altri paesi a basso costo della manodopera e con un regime fiscale più favorevole.
Sarebbe ora di finirla con questo assistenzialismo e del concetto "gli utili sono miei, le perdite sono tue".
Non abbiamo un piano industriale nazionale a lungo termine.
Non abbiamo un piano energetico nazionale a lungo termine.
Non abbiamo un piano infrastrutturale nazionale a lungo termine.
MA per favore!!!
Questi hanno anche un ministro che ferma treni alta velocità ad personam.
Forse il ministro non è informato....
Come è già successo varie volte,aprono l'azienda con i soldi di stato,comprano i macchinari sempre con i soldi di stato,per un paio di anni producono,poi in qualche modo dimostrano che sono in perdita,prendono i macchinari e li portano all' estero insieme al lavoro.
Vorrebbero gli incentivi per poi sparire...
Vorrebbero gli incentivi per poi sparire...
L’azionista di riferimento (quello con la maggior quota) mi risulta Exxor della famiglia Agnelli, mi sembrano italiani.
Ti sembra male..
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