Europa Verde vuole la testa di Cingolani: "sabota la transizione ecologica, deve dimettersi". Ecco il dossier
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 07 Dicembre 2021, alle 10:25 nel canale MercatoIl partito italiano Europa Verde ha presentato un dossier per chiedere le dimissioni del Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Secondo il dossier, il ministro è contrario all'auto elettrica ed ha posizioni in contrasto con il suo mandato
100 Commenti
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Questo accostamento FER=problemi ribadisco che lo fai solo te: i dati di Terna dimostrano il contrario, il premio nobel sosteneva il contrario, questo articolo QUI che ho letto in pausa pranzo sostiene il contrario..
Anche qua ci sono allo studio diverse tecnologia, non una sola ..generalizzare mi sembra fuori luogo..
Poi x finire a proposito di questi 10 miliardi in accumuli: qualche mese fa IEA parlava di 50 miliardi di costi nelle sole ristrutturazione delle centrali atomiche francesi, ribadisco solo costi per manutenzione straordinaria, ai quali devi aggiungere i costi di gestione ordinaria..
con delle batterie che vengono usate nel settore consumer per le quali la produzione è stata moltiplicata di n volte in pochi anni migliorando notevolmente le performance / la durata e diminuendo incredibilmente di prezzo?
tra 10 anni le batterie al litio avranno almeno 20.000 cicli di carica / scarica di durata (oggi già le LFP sono sui 5.000) e costeranno meno di 50 eu al kwh (già oggi Tesla le produce a meno di 100). Mentre il nucleare sarà al palo perché non verranno installati migliaia di reattori all'anno
se ragioni su questo piano il nucleare è proprio l'ultima cosa che dovresti considerare
si, mi potevi fare lo stesso discorso per i telefonini, 20 anni fa era impossibile pensare di produrre 2 miliardi di telefonini l'anno. Oggi è routine
tecnicamente sono già obsolete oggi perché il costo per kwh, considerando tutto, non è vantaggioso rispetto alle rinnovabili;
il punto è che le cose stanno cambiando molto velocemente, il nucleare è troppo lento troppo costoso e presenta troppe incognite (parti con delle previsioni di costo e di tempi e finisci non sai quando e non sai sforando di quanto... il nucleare nei Paesi occidentali è ingestibile, fossimo in Cina ok. Qui in Italia poi ci metti 5 anni solo a decidere dove metterlo)
beh ma anche qui stiamo in realtà andando a velocità più alte di quanto ci si immagina, ad es. intanto che è partita la costruzione dell'ITER nel mentre ci sono state n novità nel settore (tecniche di stabilizzazione del plasma, nuovi tipo di magneti, eccetera) tant'è che l'ITER ormai sembra già vecchio
in Cina. In Italia in 5 anni ripeto manco hai deciso dove metterlo
si ma immagazzinare il gas non è un problema
se tu hai un consumo finale che è un decimo perché alla fine hai un tot di centrali a gas come backup ma riesci a produrre quasi tutto con le rinnovabili, alla fine quello che conta è che hai un consumo finale che è un decimo. La tua dipendenza è legata da quanto ne consumi, non da quanto ne accumuli o da quante centrali a gas hai.
La differenza sta nelle quantità. Per ammortizzare una produzione di batterie di, che ne so, 50k unità all'anno devi aver domanda per, metti, 150k.
Per il nucleare, probabilmente al terzo reattore che costruisci già cominci ad avere economia di scala. E' tutto proporzionale.
Pensa ai cellulari...
Poi non è mica vero che nessuno si aspettava questa crescita nel mobile, anzi molti si aspettavano una tecnologia anche superiore all'attuale. Ci sono stati alcuni costruttori che hanno investito ad esempio sulla modularità delle componenti auspicando che in breve si sarebbe arrivati ad una miniaturizzazione maggiore di quella effettivamente raggiunta.
Ci sono studi che classificano il nucleare già oggi (III gen.) come la fonte di energia più economica e sostenibile sul lungo periodo. Pensa a quando buona parte di loro sarà veloce e rimacinerà pure le scorie stoccate in 60 anni di deposito...
I tempi burocratici dipendono in gran parte dall'accettazione della tecnologia da parte della popolazione coinvolta. Finché tutti o comunque la maggior parte delle persone è terrorizzata da questa tecnologia solo perché non la comprende avrai sempre tempi dilatati. Guarda la TAV (e non entro nel dettaglio perché io stesso non saprei dire se ad oggi convenga ancora o meno).
Nel momento in cui hai informato la popolazione, un reattore veloce lo installi abbastanza rapidamente. Io ho già detto al mio sindaco che ci metto il giardino per il reattore e la cantina per le scorie
Immagazzinare gas è un problema dal momento che quel gas l'hai dovuto comprare e prima ancora produrre. E se ne hanno in mente 48, probabilmente non sarà un backup da fare una volta all'anno ma qualcosina in più per conto mio.
Ma poi anche fosse, anche queste 48 centrali non le hai pronte domani. Con 3 o 4 nuke avresti il tuo backup necessario a 0 emissioni (o quasi).
noi come Italia non avremmo problemi se non avessimo il prezzo calcolato come si calcola oggi visto che non abbiamo nessun problema di approvvigionamenti.
Per costruirne uno come quello di FLAMINVILLE i francesi che hanno esperienza e indotto sono in ritardo di anni, quindi x arrivare a farne 3, vuol dire che ci rivediamo tra 25 anni e più di 50 miliardi di investimenti?
Senza polemica ma vorrei vedere dove risulta che conviene installare nucleare piuttosto che rinnovabili, mi posti questi studi per cortesia?
Anche qua ci sono allo studio diverse tecnologia, non una sola ..generalizzare mi sembra fuori luogo..
Poi x finire a proposito di questi 10 miliardi in accumuli: qualche mese fa IEA parlava di 50 miliardi di costi nelle sole ristrutturazione delle centrali atomiche francesi, ribadisco solo costi per manutenzione straordinaria, ai quali devi aggiungere i costi di gestione ordinaria..
mi fa piacere che un articolo datato 10 dicembre 2021 non abbia visto il problema dell'eolico tedesco di quest'estate e faccia finta che non sia stato un problema
vista l'ovvio BIAS (va di moda ho scoperto) di chi ha scritto quell'articolo è inutile commentarlo.. aver dimenticato di notare certe evidenti problematiche risolte con la riattivazione di centrali a CARBONE e metano in sostituzione di produzione eolica svanita nel nulla fa capire che quell'articolo è scritto per il giornale dei piccoli e non parla del mondo in cui viviamo..
lo dico solo io.. tranquillo.. e anche la Merkel che ha approvato la riaccensione di centrali a carbone per sopperire alla mancata produzione eolica
aggiungo per l'eolico-carbone DE
https://www.qualenergia.it/articoli...te-calo-eolico/
parla dei primi 6 mesi.. poi è pure stato peggio.. ma l'articolo citato fa finta di niente dimostrando la marea di inesattezze contenute..
aggiungo altro.. visto che ..
A high is situated over the continent, giving dry weather and weak winds. Toward the end of the week the high will slowly move to the north, giving north-western winds and thus falling temperature. Temperatures initially at 3-4 degrees above reference in most places ( but in France just 0-2 degrees above), during end of the week and start of next falling, reaching 1-3 degrees below reference next week. Very dry all over this week, next week some amountseast of France. In the Alps 10-25% of the reference next week. Wind power are mainly low,or around 8-18 GW, but possibly brief peaks of 20-25 GW end of the week-start of next week.
da Reuther a pagamento.. il forecast meteo parla della perdita di potenza del vento delle prossime 2 settimane che perdura da tempo.. 8-18 GW in europa con picchi a 20-25 GW .. la sola Germania ha 63 GW installati.. giusto per rendere l'idea di quanto poco vento ci sia in questo periodo per dire, a chi pensa che l'eolico compensi il solare mancante, quanto poco fa l'eolico in questo fine anno e quando metano stiamo usando per compensare le lacune delle FER.
fra l'altro.. il crollo eolico ha drenato il 25% delle riserve invernali di metano in 10 giorni stando a notizie di corridoio (non ho fonti.. colleghi che ne parlavano.. ed effettivamente guardando gli stoccaggi europei in 5 giorni hanno preso una mazzata non da poco..) va detto che erano già messi male per cui.. ma con questi ritmi non arriviamo a fine inverno al caldo..
l'eolica germania è al 52% di riserve e siamo solo al 13 dicembre la cosa però mi rende felice visto che è colpa loro..
Senza polemica ma vorrei vedere dove risulta che conviene installare nucleare piuttosto che rinnovabili, mi posti questi studi per cortesia?
il nucleare non lo si fa per ridurre i costi ma per diversificare e aumentare la reliability
i costi del nucleare sono elevati per mantenere standard di sicurezza elevati
questo non vuol dire che siano così elevati da essere ingiustificati ma solo che devono essere uno zoccolo di produzione e non la prima fonte
Senza polemica ma vorrei vedere dove risulta che conviene installare nucleare piuttosto che rinnovabili, mi posti questi studi per cortesia?
https://www.geopop.it/quanto-costa-lenergia-nucleare/
Qui si commenta un report della IEA di Dic 2020
Ribadisco che non si sta dicendo di installare nucleare "invece" che rinnovabile. Ovviamente l'ideale è un mix che possa massimizzare economicamente ed ecologicamente la resa del rinnovabile (solo uno stolto non sfrutterebbe dell'energia che gli viene gratis fino al limite dell'economia).
Se ci rivedessimo con centrali attive nel 2040-45 saremmo già sulla buona strada per iniziare seriamente a ridurre il nostro impatto a partire dal 2050; esattamente come preventivato dai paesi dell'est e sottinteso da molti car makers che non hanno siglato il patto al COP27.
con i piedi per terra vedi che il nucleare tradizionali (centrali):
- è sostanzialmente fermo. Si parla di centrali di IV generazione ma ci si aspetta di vedere la prima centrale attiva non prima del 2040 / 2050. Il "Generation IV International Forum" è partito a gennaio 2000
- oggi dovresti costruire centrali nucleari di III+ generazione, che non sono a prova di disastro by design come quelle di IV ma sono comunque una bella gatta da pelare da costruire. E' stato citato l'esempio di Flamanville, over budget di 5 volte (5!!), e il budget temporale è ormai triplicato (i lavori sono partiti nel 2007 e dovevano finire nel 2012)
- e già di default costano un botto. Si parla di 6 / 9 miliardi per una centrale da 1 GW. Il costo del reattore di Flamanville (1,6 GW) era stimato in 3,3 miliardi e ora siamo a 19,1 miliardi. Con una produzione annuale di 10.000 GWh (fattore di capacità 70%) a un prezzo di 65 eu / MWh hai un pareggio a 30 anni SOLO per il costo di realizzazione parziale al 2020. Più ci sono i costi di esercizio più ci sono i costi di decommisionamento
- i numeri citati prima fanno capire perché le aziende private ci stanno lontano: è troppo rischioso. Ipotizzare di far scalare qualcosa che non è economicamente interessante semplicemente non è sostenibile, non dal punto di vista ambientale ma da quello economico
- si sta parlando di un tema inoltre delicato dal punto di vista dell'opinione pubblica. In altri termini è scarsamente sostenibile anche dal punto di vista politico. Finché si parla in astratto un tot della popolazione ti dice che si, il nucleare, poi appena parlano di piantarti una centrale a qualche km da casa anche i più convinti cambiano idea
detto questo IN ASTRATTO tra il nucleare e il gas è ovvio che preferisco il nucleare, abbiamo un'urgenza maledetta di abbattere i gas serra quindi tutta la vita il nucleare;
in concreto sono solamente tante palate sul muso. Oggi si può fare in Cina, fine.
domani arrivano i microreattori che li prendi e li installi fatto? Figata, ne piglio 3. Le centrali di III generazione però (per lo meno qui nei Paesi occidentali) creano più problemi di quelli che risolvono, quindi anche no
Qui si commenta un report della IEA di Dic 2020
Ribadisco che non si sta dicendo di installare nucleare "invece" che rinnovabile. Ovviamente l'ideale è un mix che possa massimizzare economicamente ed ecologicamente la resa del rinnovabile (solo uno stolto non sfrutterebbe dell'energia che gli viene gratis fino al limite dell'economia).
Se ci rivedessimo con centrali attive nel 2040-45 saremmo già sulla buona strada per iniziare seriamente a ridurre il nostro impatto a partire dal 2050; esattamente come preventivato dai paesi dell'est e sottinteso da molti car makers che non hanno siglato il patto al COP27.
Se il report IEA di cui parli è questo QUI, si specificava in un paragrafo dedicato ("Lifetime extensions of nuclear plants can be very cost effective" che la competitività del nucleare si otteneva allungandone il ciclo di vita con interventi mirati, di conseguenza i costi di produzione si abbassavano xké venivano spalmati in più anni, in prospettiva però mi sembra di capire che difficilmente l'energia potrà costare meno delle FER.
Ma in generale quello che penso l'ho già esposto QUA, spero vivamente arrivati al 2040-50 le tecnologie che si stanno sviluppando oggi, rendano le rinnovabili in grado di fornire energia senza l'aiuto di nient'altro
con i piedi per terra vedi che il nucleare tradizionali (centrali):
- è sostanzialmente fermo. Si parla di centrali di IV generazione ma ci si aspetta di vedere la prima centrale attiva non prima del 2040 / 2050. Il "Generation IV International Forum" è partito a gennaio 2000
- oggi dovresti costruire centrali nucleari di III+ generazione, che non sono a prova di disastro by design come quelle di IV ma sono comunque una bella gatta da pelare da costruire. E' stato citato l'esempio di Flamanville, over budget di 5 volte (5!!), e il budget temporale è ormai triplicato (i lavori sono partiti nel 2007 e dovevano finire nel 2012)
- e già di default costano un botto. Si parla di 6 / 9 miliardi per una centrale da 1 GW. Il costo del reattore di Flamanville (1,6 GW) era stimato in 3,3 miliardi e ora siamo a 19,1 miliardi. Con una produzione annuale di 10.000 GWh (fattore di capacità 70%) a un prezzo di 65 eu / MWh hai un pareggio a 30 anni SOLO per il costo di realizzazione parziale al 2020. Più ci sono i costi di esercizio più ci sono i costi di decommisionamento
- i numeri citati prima fanno capire perché le aziende private ci stanno lontano: è troppo rischioso. Ipotizzare di far scalare qualcosa che non è economicamente interessante semplicemente non è sostenibile, non dal punto di vista ambientale ma da quello economico
- si sta parlando di un tema inoltre delicato dal punto di vista dell'opinione pubblica. In altri termini è scarsamente sostenibile anche dal punto di vista politico. Finché si parla in astratto un tot della popolazione ti dice che si, il nucleare, poi appena parlano di piantarti una centrale a qualche km da casa anche i più convinti cambiano idea
detto questo IN ASTRATTO tra il nucleare e il gas è ovvio che preferisco il nucleare, abbiamo un'urgenza maledetta di abbattere i gas serra quindi tutta la vita il nucleare;
in concreto sono solamente tante palate sul muso. Oggi si può fare in Cina, fine.
domani arrivano i microreattori che li prendi e li installi fatto? Figata, ne piglio 3. Le centrali di III generazione però (per lo meno qui nei Paesi occidentali) creano più problemi di quelli che risolvono, quindi anche no
Flamville è un esempio, brutto ma un esempio. La media è 7 anni.
Le III+ sono attualmente in produzione e già esistono SMR funzionanti e connessi in Russia. La Cina ne ha ordinati quest'anno e prevede di averli online al 2026.
Il grosso problema, che hai citato anche tu, è l'avversione della popolazione e quindi della politica. Perquesto dico che siamo già in ritardo.
Invece di vendere le auto elettriche e il rinnovabile come l'agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo, dovremmo realmente stare coi piedi per terra e cominciare a fare un po' di sana informazione.
Io sono generalmente pessimista su queste cose ma sono stato piacevolmente smentito dai fatti riguardo il vaccino. Siamo probabilmente il popolo più responsabile al mondo in questi giorni; alla faccia di Francia, Germania, UK, USA e quant'altro. Quindi perché no? Se si iniziasse a fare informazione seria potremmo anche farcela.
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