Camion elettrici: fra pochi anni saranno migliori di quelli tradizionali

di pubblicata il , alle 09:07 nel canale Mercato Camion elettrici: fra pochi anni saranno migliori di quelli tradizionali

Sono responsabili del 26% delle emissioni di gas serra derivate dai trasporti su strada, e anche se non attirano la stessa attenzione della auto, anche loro stanno vivendo la transizione verso l’elettrico, a passo spedito

 

Non più tardi di giugno il Parlamento Europeo ha sancito lo stop alla vendita di auto a diesel e benzina dopo il 2035; non sono ovviamente mancate le contestazioni – alcune ancora in atto - in molti paesi, basate soprattutto sull’idea che il divieto sia troppo vicino e che le aziende del settore necessitino di molto più tempo per convertire la loro intera linea produttiva dal termico all’elettrico.

Tesla semi

Senza entrare nella diatriba se tale affermazione sia vera o meno, la ong Transport & Environment, che abbiamo menzionato più volte, ha commissionato all’istituto di ricerca olandese TNO un dossier che investigasse sullo stato dell’arte del passaggio dal termico all’elettrico per tir e camion. Il risultato è che entro il 2035 i modelli a zero emissioni non sono costeranno meno degli omologhi a diesel, ma avranno anche prestazioni migliori, persino sulle lunghe distanze. Partendo dal presupposto che "la vita media" di un tir è di diciotto anni, nel 2035 dovrebbe iniziare il ricambio della flotta europea e a quel punto essere sostituiti direttamente con modelli a zero emissioni in tutti i mercati del Continente, con alcuni mercati nazionali, come quelli del Nord Europa, che dovrebbero decarbonizzare ancora più velocemente.

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Inoltre, confrontando i TCO (costi totali di proprietà) di un modello elettrico e uno tradizionale, quello dei mezzi a zero emissioni risulta inferiore, pur mantenendo le stesse performance per distanza percorribile, carico e tempo di guida dei colleghi alimentati a diesel.

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Gli autocarri a lungo raggio avranno inizialmente un potenziale di adozione più lento, ma cresceranno rapidamente fino all’80% entro il 2026 e al 99,5% entro il 2030. Ciò è possibile prendendo in considerazione la distanza percorsa dalla quasi totalità del trasporto su gomma (97% dei mezzi pesanti circolanti) che è pari a 800 km al giorno, un range coperto da buona parte dei veicoli proposti dal mercato; solo lo 0,2% dell’offerta elettrica non riesce a competere con il corrispettivo termico, ma per compensare il gap basterà una fermata in più lungo il percorso (oltre alle pause previste dalla legge) in cui effettuare la necessaria ricarica. "I legislatori europei possono puntare con fiducia sui mezzi elettrici per il trasporto merci, sapendo che saranno più economici, avranno maggiore capacità di carico e saranno in grado di muoversi su distanze perlomeno equivalenti a quelle coperte dai diesel", ha dichiarato Andrea Boraschi, Clean Mobility Manager di T&E Italia.

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34 Commenti
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barzokk15 Ottobre 2022, 09:34 #1
ok, mi metto un promemoria in firma
unnilennium15 Ottobre 2022, 09:35 #2
fantascienza. l'infrastruttura di rete al momento non ha la capacità di sostenere questo carico di sistemi, e non so quanto ci vorrà per l'adeguamento. senza contare il corsivo sulle soste previste per legge, dove anche lo scrivente l'articolo sa che non sono rispettate, come anche i limiti di velocità, al di fuori delle strade monitorate via tutor, con tutto cio che ne consegue riguardo l'autonomia e le soste reali da programmare.
Ragerino15 Ottobre 2022, 09:37 #3
Ah si, le famose previsioni basate sul nulla assoluto, senza avere in mano nemmeno uno straccio di tecnologia finita che possa fare una reale concorrenza. Ok.
Mi ricorda quella delle auto a guida autonoma entro il 2018, err 2019,ah no 2020. O forse era il duemilamai?
Se non sbaglio secondo alcune previsioni dovevamo viaggiare tutti su auto volanti a metà primi anni 2000.
harlock1015 Ottobre 2022, 09:38 #4
Pensare che esiste un tecnologia di trasporto rapido, elettrica a emissioni quasi zero, in grado di evitare le strade, di attraversare le catene montuose con velocità impensabili per i veicoli termici e che non richieda soste e ricariche.
Mi sembra si chiami treno.
Ragerino15 Ottobre 2022, 09:44 #5
Originariamente inviato da: harlock10
Pensare che esiste un tecnologia di trasporto rapido, elettrica a emissioni quasi zero, in grado di evitare le strade, di attraversare le catene montuose con velocità impensabili per i veicoli termici e che non richieda soste e ricariche.
Mi sembra si chiami treno.


Sei matto? Il treno non ha le batterie green prodotte in Cina, quindi non conta !
Douglas Mortimer15 Ottobre 2022, 10:18 #6
Ancora con questa fesseria del "zero emissioni". Non sono a zero emissioni, non se ne può più di sentirlo.
Gli elettrici costeranno meno tra 10-15 anni ? E' ovvio, il termico viene pesantemente ostacolato, normato e tassato dai dirigisti per poi proibirlo, nessuno investirà più un centesimo.

Bisognava affidarsi solo al libero mercato, lasciare libertà di scelta e la tecnologia migliore si sarebbe imposta senza forzature e traumi.
Sp3cialFx15 Ottobre 2022, 10:26 #7
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Ancora con questa fesseria del "zero emissioni". Non sono a zero emissioni, non se ne può più di sentirlo.


piaccia o non piaccia si dice a zero emissioni

un passeggino è a zero emissioni. non puoi dire che non lo è solo perché a te sta sul cazzo e in effetti chi lo spinge emette scoreggie (tra l'altro metano, gas serra molto più dannoso della co2. Ah, emette anche co2)
unnilennium15 Ottobre 2022, 10:29 #8
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Ancora con questa fesseria del "zero emissioni". Non sono a zero emissioni, non se ne può più di sentirlo.
Gli elettrici costeranno meno tra 10-15 anni ? E' ovvio, il termico viene pesantemente ostacolato, normato e tassato dai dirigisti per poi proibirlo, nessuno investirà più un centesimo.

Bisognava affidarsi solo al libero mercato, lasciare libertà di scelta e la tecnologia migliore si sarebbe imposta senza forzature e traumi.


col libero mercato saremmo rimasti al petrolio e tutti i suoi derivati, con guerre annesse. la svolta ecologica pare una necessità, sia dal punto di vista ambientale sia di costi, visto le dinamiche che si stanno generando in questo periodo... certo sarebbe stato meglio iniziare 20 anni fa, anzichè fare la guerra nel golfo, o magari ancora prima, anzichè fare la guerra etc etc etc... il vento c'era anche prima, e pure il sole.... però il libero mercato ha deciso che era meglio mantenere lo status quo... meno sbattimento e del futuro chissene...
Sp3cialFx15 Ottobre 2022, 10:32 #9
tra l'altro se andiamo oltre al "LA RETEEEE! MA NESSUNO PENSA ALLA RETEEEE!" che se si guarda la storia è cresciuta e ha sopportato carichi che una volta erano del tutto impensabili

e se andiamo oltre all'idea che questi devono fare la ricarica rapida ogni trenta secondi (non è conveniente quindi capiterà ma non sarà lo scenario tipico)

possiamo aggiungere che i tir dispongono di molta superficie utile per cui mi aspetto vedremo anche bilici ricoperti di pannelli solari

ovviamente non copre il fabbisogno, ma avere un vantaggio competitivo di un 10/15% sui costi energetici fanno una differenza importante su margini operativi e sulla possibilità di prendere un contratto in più della concorrenza (esemplifico: su un milione di euro di contratto tu puoi fare 950 mila tenendoti un margine, gli altri no => prendi tu il contratto)

vabbè ma voi lasciate stare questi discorsi, andate avanti a pestare i piedi per terra che salta tutto per aria
Sp3cialFx15 Ottobre 2022, 10:40 #10
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Bisognava affidarsi solo al libero mercato, lasciare libertà di scelta e la tecnologia migliore si sarebbe imposta senza forzature e traumi.


guarda che è il libero mercato che fa salire verticalmente le rinnovabili e le batterie

vedi aziende che vorrebbero fare il nucleare? è il nucleare che viene fatto solo se paga pantalone. A livello di impresa è come spararsi nei coglioni

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