Stellantis
Auto elettrica calata dall'alto, l'AD di Stellantis scettico su prezzi, impatto ambientale e occupazione
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Maggio 2021, alle 10:48 nel canale Mercato Green
L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, non le ha certo mandate a dire sull'auto elettrica, parlando di una decisione imposta dai governi, anche in modo brutale. Secondo lui c'è un problema di prezzi, che rendono le vetture elitarie, ma anche l'impatto ambientale è tutto da verificare.
69 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMetano e GPL non contribuiscono alla riduzione della CO2, quindi non sono a basso impatto, è uno dei motivi che ha sta facendo abbandonare queste tecnologie alle case automobilistiche.
Da parte del consumatore: meccanica molto più complessa, maggiori costi di manutenzione, maggiori rischi incendio/esplosione, meno punti di rifornimento e aperti solo in certi orari, tempi di rifornimento lunghi, limitazioni nei parcheggi interrati/chiusi...
È talmente chiaro che mi stupisco che ci sia molta gente qui che non ci arrivi.
Lo scopo di un produttore di automobili è quello di venderle...quindi più te ne fanno cambiare meglio è per loro.
Che è quello che accade nella realtà, in Italia la vita media di una automobile è 11 anni e mezzo...le persone normali non cambiano auto spesso, lo fanno se costretti o se fanno degli incentivi e la macchina non è proprio più nuovissima.
E' un mercato stagnante, che non ha nulla di nuovo da offrire da anni, aumenta l'elettronica, aumentano gli optional più o meno utili, ma le automobili diventano di generazione in generazione sempre più grandi e pesanti...anche a livello di consumi ed emissioni non ci sono state ste grandi rivoluzioni negli ultimi anni, l'elettrico è una scelta politica, dettata dalla necessità di abbassare le emissioni di CO2, ma potevano anche dire auto a propulsione nucleare, sarebbe stata la stessa cosa, sono state scelte queste per raccogliere consensi tra le lobby green, non perché davvero abbasseranno le emissioni di CO2.
Da parte del consumatore: meccanica molto più complessa, maggiori costi di manutenzione, maggiori rischi incendio/esplosione, meno punti di rifornimento e aperti solo in certi orari, tempi di rifornimento lunghi, limitazioni nei parcheggi interrati/chiusi...
Paradossalmente il metano è molto più "pulito" come combustibile, ha rischi di incendio/esplosione paragonabili ad un motore a benzina e non presenta limitazioni per quel che riguarda i parcheggi interrati (è più leggero dell'aria e quindi si disperde velocemente in caso di perdite).
I costi extra di manutenzione poi con le auto moderne si riducono al check delle bombole ed è proporzionale al numero di bombole.
L'unico vero problema è che i motori a benzina più recenti sono ottimizzati per limitare le emissioni di CO2 a scapito di tutto il resto, in certi casi non ha senso convertirli a metano perché il metano ha troppa potenza rispetto a come sono dimensionati.
Le migliori auto a metano sono quelle che escono di fabbrica già con l'impianto installato perché di solito hanno un motore di sufficiente cilindrata ottimizzato per funzionare a metano.
Attualmente purtroppo ci sono solo le WV/Audi/SEAT/Skoda con motore TGI che hanno queste caratteristiche ma che per essere classificate come monofuel hanno il serbatoio della benzina limitato ad una decina di litri (quindi se si va in zone con pochi punti di rifornimento di metano non é il massimo).
Al momento cerco di tirare avanti con la mia Fiat Punto a metano il più a lungo possibile in attesa che escano auto full electric davvero convenienti (in termini di costo/autonomia/chilometraggio) oppure che diventi chiaro che serve un approccio diverso.
Ancora adesso si punta a sviluppare auto ibride e full electric "con la mente rivolta al passato" invece di ripensare da zero il prodotto da realizzare.
Ad esempio al momento è fondamentale che le batterie siano facili da sostituire almeno in officina, come pure è fondamentale avere un BMS "di macchina" che possa supportare un mix di moduli batteria/ricarica differenti (con BMS "di modulo" che gestiscono le caratteristiche specifiche del singolo modulo) con profili di carica/scarica differenti e tensioni e correnti massime differenti (entro un range ragionevole).
In questo modo si ridurrebbero i "rischi tecnologici" e diventerebbe più conveniente acquistare un modello "base" ed aggiornarlo anche progressivamente in base alle proprie esigenze anche con componenti "usati".
Questo permetterebbe di ampliare la scelta da parte dei potenziali acquirenti e renderebbe più facile l'entrata sul mercato di nuovi tipi di batterie o di sistemi di ricarica onboard.
Attualmente purtroppo ci sono solo le WV/Audi/SEAT/Skoda con motore TGI che hanno queste caratteristiche ma che per essere classificate come monofuel hanno il serbatoio della benzina limitato ad una decina di litri...
Se cerchi su google "volkswagen abbandona metano" vedrai un sacco di risultati relativi alla notizia dello scorso anno...
cmq, non è una mia idea che il metano non sia ben visto dai produttori, ti riporto stralci di un articolo di un giornale:
"Bisogna considerare che per i costruttori, la tecnologia del metano risulta costosa e non aiuta a vincere, per esempio, la sfida del calo delle emissioni. Le auto risparmiano circa il 20% di CO2 rispetto ai tradizionali motori a benzina. Tuttavia, poiché le case automobilistiche devono ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 37,5% entro la fine del decennio, la propulsione a gas può essere poco più di una tecnologia ponte mentre la risposta definitiva deve essere un'altra.
Inoltre questi veicoli sono conteggiati come un'auto con combustibile fossile nel bilancio della CO2 dell'intera flotta. Le auto elettriche pure e gli ibridi plug in, invece, contano come veicoli a zero emissioni;
...capillarità delle stazioni di servizio: in Germania sarebbero dovute essere oltre 2.000 nel 2019. In realtà ce ne erano solo 837, persino 30 in meno rispetto all'anno precedente, soprattutto perché l'installazione richiede investimenti che è poi molto difficile recuperare."
Questi sarebbero motivi per l'abbandono degli investimenti nelle auto a metano e il passaggio all'elettrico, al contrario delle affermazioni ufficiali dell'AD di Stellantis.
Da parte del consumatore: meccanica molto più complessa, maggiori costi di manutenzione, maggiori rischi incendio/esplosione, meno punti di rifornimento e aperti solo in certi orari, tempi di rifornimento lunghi, limitazioni nei parcheggi interrati/chiusi...
Con l'elettrico non sono sicuro che diminuirà, soprattutto quando il parco macchine dell'elettrico diventerà vecchio.
Basti vedere già adesso quante macchine vecchie con scarsa manutenzione ci sono in giro, quando avremo macchine elettriche vecchie attaccate alla corrente di notte di incendi ne vedremo parecchi
il GPL con i suo 5 bar di pressione a stato liquido e 40 litri di serbatoio nella ultima generazione con valvola di dispersione era un ottima via di mezzo imho. Quando lo avevo fatto nei primi anni 2000 all'auto usata appena presa, praticamente spendevi la metà (sebbene l'auto consumasse di suo davvero tanto per il motore mal progettato che aveva).
Diesel ottimo come coppia, ottimo come consumi su alcuni motori (es. 1.3 Multijet o il 1.5 DCI) ma alla fine gia' solo il filtro gasolio e' una rottura figuriamoci tutto il resto di manutenzione (pompa gasolio ad alta pressione etc..).
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Il combustibile nucleare è considerato oggi fossile da una larga parte di "mondo" dal momento che l'uranio e in particolare l'isotopo ancora più raro con cui viene arricchito, (u-235 mi pare?), vengono estratti in miniera scavando e non è rinnovabile. In alcune letterature "anglofone" novecentesche si era separato il concetto di combustibile nucleare da quello di combustibile fossile, mentre oggi le due accezioni sembra che stiano riconvergendo.
Basti vedere già adesso quante macchine vecchie con scarsa manutenzione ci sono in giro, quando avremo macchine elettriche vecchie attaccate alla corrente di notte di incendi ne vedremo parecchi
Per il 2025 sono previste le prima auto con batterie a stato solido che tra le tante migliorie hanno il non prendere fuoco.
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