Audi, decine di migliaia di auto ferme nei porti statunitensi per colpa dei dazi
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Aprile 2025, alle 08:41 nel canale Mercato
Audi sta trattenendo migliaia di automobili nei porti statunitensi in conseguenza dei dazi del 2 aprile annunciati da Donald Trump. Il brand del gruppo Volkswagen vuole capire quale sarà l'effettivo impatto delle decisioni dell'amministrazione americana.
In conseguenza dei nuovi dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti, imposti dall'amministrazione Trump, Audi ha deciso di trattenere nei porti statunitensi tutte le vetture arrivate dopo il 2 aprile. Si tratta di migliaia di unità che resteranno ferme a tempo indeterminato, in attesa di chiarimenti su tempi e modalità di applicazione della nuova misura tariffaria.
Il modello più colpito è l'Audi Q5, il più venduto della gamma americana, prodotto in Messico. Ma la decisione riguarda l'intera linea destinata al mercato a stelle e strisce, gran parte della quale arriva direttamente dall'Europa. In assenza di una produzione adeguata sul suolo statunitense, Audi è tra le case automobilistiche più vulnerabili agli effetti della guerra commerciale innescata da Trump.
Secondo quanto riportato da Reuters e confermato da un portavoce del marchio, Audi ha informato i propri concessionari del blocco tramite una comunicazione ufficiale. Attualmente, il marchio dei Quattro Anelli dispone di circa 37mila veicoli già presenti negli Stati Uniti, scorte che potrebbero coprire al massimo due o tre mesi di vendite.
Ma la reazione del Gruppo Volkswagen va oltre il marchio Audi: secondo Automotive News, il marchio di Wolfsburg avrebbe deciso di interrompere le spedizioni tramite rete ferroviaria di veicoli dal Messico, mantenendo invece quelle via mare dall'Europa.
Tutto il comparto sta rispondendo ai nuovi dazi. Jaguar Land Rover ha interrotto le esportazioni verso gli USA per tutto aprile, Stellantis ha fermato temporaneamente due impianti in Nord America, mentre Mercedes e BMW stanno valutando nuove strategie produttive e possibili stop all'importazione di alcuni veicoli. Nissan, invece, non accetterà nuovi ordini dagli Stati Uniti per due SUV Infiniti - QX50 e QX55 - di produzione messicana. Ferrari, invece, ha già comunicato un incremento dei prezzi del 10% su vari modelli. Tra questi rientrano il SUV Purosangue, la gran turismo con motore V12 e la hypercar F80.
Secondo uno studio citato da Reuters, i dazi imposti al settore potrebbero innescare un calo delle vendite di automobili negli Stati Uniti di quasi 2 milioni di unità nel corso del 2025.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFossero questi tutti gli scompigli che una singola persona a capo di una superpotenza può fare (e sta facendo) staremmo a posto.
sta per modificare anche quello, sia il fatto di poter essere rieletto, che quello di bypassare il congresso
eppure questa cosa dove l'ho già sentita?
Ci sono altre "singole persone", anche non elette democraticamente, che stanno facendo casini ben peggiori e di cui sarebbe meglio occuparsi.
Ricordo che la news parla di audi ferme in porto, cose già viste ai tempi dei dazi sulle cinesi messi in eu.
Se poi vogliamo fare i politologi allora è un altro discorso
Gli USA sono una finta democrazia che esporta il proprio modello di finta democrazia.
Ripassati la storia e guarda quanti casino hanno combinato negli ultimi 200 anni, poi ne riparliamo
Ma se le proteste stanno montando negli USA, se pure quel mentecatto di Musk si sta allontanando (lo stanno allontanando a dire il vero)...
Non c'è una singola, unica ragione per assecondarlo o giustificare le sue azioni.
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