Alfa Romeo lancia Giulia e Stelvio "Estrema", ma potrebbe essere costretta a cambiar nome
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 29 Marzo 2022, alle 09:30 nel canale Mercato
La casa italiana, ora parte del Gruppo Stellantis, presenta una nuova versione speciale delle sue ammiraglie. Sportività e eleganza sono i tratti distintivi, ma c'è qualche dubbio sul nome scelto
Alfa Romeo continua a valorizzare la gamma esistente, e le ultime varianti arrivate sono Giulia e Stelvio in versione "Estrema", una sigla che identifica una serie speciale, dedicata ai puristi che cercano eleganza e sportività.
Le due ammiraglie si posizionano al top della gamma, come vetture pensate per l'utilizzo quotidiano, ma con l'anima del Quadrifoglio. Spazio dunque a interni impreziositi dal carbonio, per un aspetto sportivo e un'auto più leggera, con sospensioni attive e differenziale autobloccante di serie. I toni scuri completano l'identità di Giulia e Stelvio Estrema, con cerchi da 19" per la prima, e da 21" per la seconda. Per quanto riguarda i motori, troviamo su entrambe le auto il 2.0 Turbo benzina da 280 CV, e il 2.2 Turbo diesel da 210 CV, abbinati al cambio automatico a 8 rapporti ed alla trazione integrale Q4. Attenzione anche al super impianto audio, con 14 altoparlanti e firmato Harman Kardon.
Ci sono però alcuni dubbi sulla nomenclatura scelta da Alfa Romeo per questa versione. Vi abbiamo infatti parlato diverse volte sulle nostre pagine della nuova hypercar elettrica italiana Fulminea, progettata dalla neonata Automobili Estrema, ennesima avventura di Gianfranco Pizzuto. Il marchio è ovviamente registrato, e da qui nascono le perplessità.
Nel caso di Giulia e Stelvio il nome identifica solo un allestimento, ma può un equipaggiamento chiamarsi come un concorrente dello stesso settore? Per par condicio è come se Automobili Estrema fosse autorizzata a produrre la Fulminea nella versione speciale "Alfa Romeo". Non sappiamo cosa succederà ora, ma un cambio di nome potrebbe essere all'orizzonte. In ogni caso queste nuove versioni verranno commercializzate da aprile, con prezzi a partire da 67.600 euro per Giulia, e 75.400 euro per Stelvio.
27 Commenti
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Frase clou: "how to decline the world automobile." (cit. fulminea.com)
In realtà la Giulia è uscita nel 2016 quindi ha 6 anni e non 8. Però comunque sono troppi. Ci vorrebbe un bel restyling e aggiornamenti vari (es. motori ibridi) ma l'impressione è che Giulia e Stelvio siano state abbandonate a se stesse. Peccato perché sono state progettate molto bene e hanno sempre avuto un grande potenziale ma mai sfruttato perché non le hanno mai completate e poi le hanno abbandonate.
Da nessuna parte, se non fosse che i concorrenti sfornano modelli nuovi in continuazione e vendono... E' il mercato. O gli altri sono scemi e solo Alfa è furba? Non c'è neanche il modello plugin addirittura. Ancora tutti motori endotermici classici. Ma via su.
Tra l'altro i modelli sono molto ben riusciti. Appena usciti si dava importanza ai contenuti tecnologici che non erano al pari con i concorrenti, con la versione 2020 si sono adeguati agli altri.
C'è ben poco da cambiare, l'alternativa in casa Bmw solo con l'ultimo modello ha pareggiato i conti a livello di piacere di guida.
Se non piace la filosofia Alfa di modelli di altre marche è pieno il mercato
Ehm no. Se mi dici che sono bellissime ok, anche a me piacciono un sacco. Ma le vendite sono piuttosto deludenti, e conta quello per andare avanti:
https://www.clubalfa.it/329222-alfa-romeo-giulia-stelvio-e-giulietta-i-risultati-di-vendita-in-europa-nel-2020
Dall'articolo: La distanza tra lo Stelvio ed i suoi diretti rivali è, in alcuni casi, enorme
E non tiriamo fuori la scusa della pandemia, perché c'è stata per tutti. Speriamo che con la Tonale si risollevino, ma stanno pagando a caro prezzo la carenza di modelli.
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