Una tribù di nativi americani sta per costruire un parco fotovoltaico da 1 miliardo di dollari
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 19 Febbraio 2024, alle 11:55 nel canale Energie RinnovabiliLa tribù degli Ute ha ufficializzato il progetto di un parco fotovoltaico enorme, con 2,2 milioni di pannelli, con posti di lavoro in edilizia e controllo
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa piuttosto tappezza case, centri commerciali, parcheggi, capannoni... C'è una marea di asfalto, cemento, tetti vari che potrebbero essere coperti di pannelli FV senza alcun danno per l'ambiente (o quasi) né spreco di suolo.
concordo. Anche qui in Italia vedo un sacco di capannoni e case senza nulla sopra. Affitta a qualcuno per mettere il fotovoltaico se non vuoi farlo tu e fruttiamo quello che è già cementificato.
@Zittino Bob : ok è zona desertica di cui a te non interessa, ma è il concetto che è sbagliato. Sfrutta quello che già hai, poi se proprio passi anche ai deserti del mondo.
No, il tuo concetto è sbagliato, parli di una zona totalmente arida , lo vedi dalle foto.
Il fatto che poi si possa anche sfruttare quello che c'è già è altro discorso.
Ma ribadisco è una zona desertica, di per se poco popolata.
Altro conto se mi parli di una nuova las vegas e tutto quello che si porta dietro.
E poi non mi parlare di roba "che a me non interessa" non mi pare che hai scritto che hai fatto i bagagli per andare lì a protestare.
E' peggio, e di molto, il disboscamento della foresta amazzonica, come scritto, e di tante altre aree naturali popolate.
Prova a cercare il posto su Google Maps, non c'è nulla in zona. Il centro abitato è solo casette.
Il fatto che poi si possa anche sfruttare quello che c'è già è altro discorso.
Ma ribadisco è una zona desertica, di per se poco popolata.
Altro conto se mi parli di una nuova las vegas e tutto quello che si porta dietro.
E poi non mi parlare di roba "che a me non interessa" non mi pare che hai scritto che hai fatto i bagagli per andare lì a protestare.
E' peggio, e di molto, il disboscamento della foresta amazzonica, come scritto, e di tante altre aree naturali popolate.
Arida non implica che sia completamente vuota e spopolata con solo qualche sasso. C'è comunque vita animale e vegetale che subirà profonde modifiche o verrà distrutta. Sono 13x1,6 km... È tantissimo
Bisognerebbe vedere in primis che tipo di fotovoltaico andrà montato, non parli di blocchi enormi di cemento, non parli della piramide, poi nell'articolo c'è scritta sta cosa che forse è stata, volutamente, passata come inosservata:
[I]
"Ma come potrebbe impattare a livello ambientale un progetto di tale portata? [U]Ovviamente i funzionari tribali hanno commissionato un attento studio. A livello archeologico non dovrebbe esserci nessun problema, in quanto l'area, anche in epoca lontana, aveva fonti d'acqua lontane, poca vegetazione con tronchi, e quasi nessuna pianta edibile. Pertanto non vi sono stati insediamenti significativi.[/U]
[U]
Per quanto riguarda invece flora e fauna, è stato valutato che l'ombra dei pannelli potrebbe variare la composizione delle specie vegetali presenti, mentre potrebbero esserci problemi per i volatili, a rischio collisione con i pannelli. Ci potrebbero anche essere difficoltà nello spostare la popolazione di cani della prateria, ed altri animali potrebbero abbandonare l'area disturbati dalle attività di costruzione. Verrà comunque condotta un'operazione di salvaguardia di nidi di varie specie prima di iniziare le operazioni.[/U]"[/I]
In poche parole, polemiche sterili, verificheranno tutto prima di eventualmente montarli, se c'è qualcosa che non va non lo faranno.
Gli indiani da se son molto rispettosi delle proprie terre (di quelle che gli hanno "lasciato" dubito che faranno qualcosa che vada contro al loro modo di pensare.
Poi certo, anche tra di loro, come tutti , ci son speculatori e peggio.
o non hai letto l'articolo o non hai capito cosa hai letto.
no no, io voto la centrale nucleare.
[I]
"Ma come potrebbe impattare a livello ambientale un progetto di tale portata? [U]Ovviamente i funzionari tribali hanno commissionato un attento studio. A livello archeologico non dovrebbe esserci nessun problema, in quanto l'area, anche in epoca lontana, aveva fonti d'acqua lontane, poca vegetazione con tronchi, e quasi nessuna pianta edibile. Pertanto non vi sono stati insediamenti significativi.[/U]
[U]
Per quanto riguarda invece flora e fauna, è stato valutato che l'ombra dei pannelli potrebbe variare la composizione delle specie vegetali presenti, mentre potrebbero esserci problemi per i volatili, a rischio collisione con i pannelli. Ci potrebbero anche essere difficoltà nello spostare la popolazione di cani della prateria, ed altri animali potrebbero abbandonare l'area disturbati dalle attività di costruzione. Verrà comunque condotta un'operazione di salvaguardia di nidi di varie specie prima di iniziare le operazioni.[/U]"[/I]
In poche parole, polemiche sterili, verificheranno tutto prima di eventualmente montarli, se c'è qualcosa che non va non lo faranno.
Gli indiani da se son molto rispettosi delle proprie terre (di quelle che gli hanno "lasciato" dubito che faranno qualcosa che vada contro al loro modo di pensare.
Poi certo, anche tra di loro, come tutti , ci son speculatori e peggio.
si in effetti non si parla di cementificazione quindi hai ragione. Immagino che se fatto bene l'effetto impattante potrebbe essere ridicolo.
ma a me i cani della prateria stan simpatici.
i serpenti anche in Italia non li trovi sulle pietre a mezzogiorno ma solo nelle prime ore del giorno, figuriamoci in un posto dove sul terreno ci sono 50 gradi.
Gradiscono eccome un bel po' di ombra.
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