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Rinnovabili in Europa: FuturaSun vuole realizzare una Gigafactory solare in Italia

di pubblicata il , alle 16:45 nel canale Energie Rinnovabili Rinnovabili in Europa: FuturaSun vuole realizzare una Gigafactory solare in Italia

La fabbrica di moduli FV da 2 GW/anno nascerà a Cittadella (PD) in Veneto, grazie a un investimento da 35 milioni di euro

 

FuturaSun, azienda padovana leader nella produzione di moduli fotovoltaici ad alta efficienza, ha annunciato l'intenzione di costruire una Gigafactory in Veneto.

L'importante polo produttivo avrà una capacità pari a 2GW/anno e sorgerà su un terreno di 24.000 mq nell'area industriale di Cittadella.

Il progetto si inserisce a pieno titolo nel piano strategico industriale dell'azienda e dà seguito e concretezza alla volontà europea di costruire una filiera comunitaria nell'ambito delle tecnologie green.

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Al suo interno verranno assemblati anche i nuovi moduli bifacciali vetro/vetro Velvet, basati su celle solari bifacciali N-Type ad eterogiunzione (HJT).

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La serie Velvet Pro è caratterizzata da una struttura vetro/vetro con 120 o 144 celle HJT half-cut multibusbar in formato M6 da 166 mm laminate, incorniciate su una dimensione di 1755 x1038 mm ed un peso di 23,5 kg ed è in grado di raggiungere una potenza nominale di 400 Wp in soli 1,82 mq.

Questi moduli ad alta efficienza verranno esposti e presentati alla Fiera Key Energy di Rimini, dal 22 al 24 Marzo, Hall D2, Stand 029.

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L'AD di FuturaSun, Alessandro Barin, in merito alla creazione dell’hub di Cittadella, ha dichiarato:

"Con questo nuovo polo industriale crediamo di poter valorizzare la nostra città natale e nello stesso tempo divenire punto di riferimento all’interno del piano Repower Eu e del Green Deal Europeo, per far rinascere la filiera industriale italiana/europea del fotovoltaico a supporto delle strategie continentali di transizione energetica".

Il nuovo polo, progettato su criteri di rispetto dell'ambiente e sostenibilità a tutto tondo, includerà anche un centro di Ricerca&Sviluppo per la ricerca scientifica applicata, un ampio test-field per il controllo e miglioramento del prodotto, e un centro di formazione per ricreare l'expertise dei professionisti del settore.

Vale la pena soffermarsi su un aspetto molto importante: FuturaSun è un'azienda nota e conosciuta all'interno del panorama fotovoltaico italiano (è attiva dal 2008) e fino ad oggi i suoi stabilimenti produttivi principali si trovavano all'estero, precisamente in Cina, a Taizhou (nord di Shanghai), in grado di produrre circa 1 GW all'anno, come si può leggere sul sito ufficiale dell'azienda:

"I nostri principali stabilimenti produttivi in Asia, sotto la direzione italiana di Alessandro Barin, sono situati a Taizhou, poco a nord di Shanghai. Nel 2018 abbiamo aperto una nuova fabbrica, con capacità produttiva di 500 MW/anno. Dopo solo un anno raddoppiamo la capacità produttiva raggiungendo 1 GigaWatt/anno aprendo un nuovo stabilimento produttivo contiguo al precedente, con altre due linee produttive, della capacità annuale di 550 MW ciascuna."

La scelta di edificare in Italia un polo produttivo col doppio della capacità di quello cinese è quindi un segnale molto forte e al contempo un cambio di rotta estremamente significativo; la società ha infine aggiunto che intende sviluppare, nei prossimi anni, un investimento complessivo di 25 milioni di euro.

22 Commenti
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Ginopilot13 Marzo 2023, 17:26 #1
Giga factory di cosa?
zancle13 Marzo 2023, 17:59 #2
Originariamente inviato da: Ginopilot
Giga factory di cosa?


una fabbrica per la produzione/assemblaggio pannelli fotovoltaici.
supertigrotto13 Marzo 2023, 20:07 #3
Cittadella, Vigasio, ultimamente il Veneto si sta proponendo bene direi.
Ginopilot13 Marzo 2023, 20:14 #4
Originariamente inviato da: zancle
una fabbrica per la produzione/assemblaggio pannelli fotovoltaici.


E che diavolo c’entra il prefisso “giga”?
alexfri13 Marzo 2023, 20:55 #5
Originariamente inviato da: Ginopilot
E che diavolo c’entra il prefisso “giga”?


É come “multimediale” nei primi anni 90, “cloud”, “I.A.” ecc, le parole usate dalla comunicazione per babbei all’epoca delle masse di babbei con davanti una tastiera (di qualunque tipo). Fa figo e non impegna, spari una patolona di moda e TAN! sei subito figo e sul pezzo. Forte no??
azi_muth13 Marzo 2023, 22:03 #6
Originariamente inviato da: Ginopilot
E che diavolo c’entra il prefisso “giga”?


E' diventata d'uso comune quando si vuole indicare una fabbrica di grandi dimensioni.
Mutuata dal marketing di Tesla.
azi_muth13 Marzo 2023, 22:05 #7
Ma c'è una qualche fabbrica di silicio per i pannelli o questi fanno solo da assemblatori?
Notturnia14 Marzo 2023, 02:37 #8
assemblavano in cina, vogliono assemblare in Italia
tutto qua
fra l'altro hanno bravi ragazzi nel reparto progettazione e un ufficio invidiabile a Cittadella
Ginopilot14 Marzo 2023, 09:30 #9
Originariamente inviato da: azi_muth
E' diventata d'uso comune quando si vuole indicare una fabbrica di grandi dimensioni.
Mutuata dal marketing di Tesla.


Tipo mega fino a qualche anno fa. Poi si passerà a tera, pera, per la gioia del non senso.
Unax14 Marzo 2023, 10:36 #10
il milanese imbruttito invece è per il FigaFactory

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