Pulizia pannelli, dal Pakistan arriva un sistema semplice ed efficace che ne aumenta anche la resa
di Giulia Favetti pubblicata il 30 Agosto 2023, alle 09:01 nel canale Energie RinnovabiliAlcuni scienziati pakistani hanno sviluppato un nuovo sistema di pulizia che, secondo quanto riferito, non solo riduce le perdite di energia causate dallo sporco, ma è anche in grado di aumentare le prestazioni dei moduli fotovoltaici riducendone la temperatura
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo vedo proprio come semplice, brillante ed economico..
Mi sa che è meglio il buon vecchio scopettone…
Per chi vuole un sistema fotovoltaico sempre efficiente l'unica via è posizionare i pannelli dove vi è sempre un facile accesso per pulirli, di mattina presto o la sera, senza continui shock termici ai vetri, cosa che invece in Pakistan pare apprezzino... ma alle 2-3 di pomeriggio vai ad abbassare le temperature da 50 a 30 gradi una volta, due, tre... etc... poi vedi i vetri che fine fanno.
però la pioggia contiene ogni sorta di cose, pioggie acide, polveri, etc. , il problema di mantenerli puliti esiste.
Purtroppo non tutti possono posizionare i pannelli dove è facile farci la manutenzione. Sulle nuove costruzioni, nate pensando al fotovoltaico, l'accesso al tetto in genere è semplificato, ma in Italia ci sono più tetti scomodi secondo me.
Per gli shock termici, sicuramente il problema potrebbe essere reale, ma visto che il tutto è gestito da una scheda che può avere sensori di temperatura e orario, non mi pare difficile implementare la pulizia negli orari dove lo sbalzo termico sia minimo, e al limite usare acqua a temperatura ambiente.
Se poi uno ha pannelli ibridi ancora meglio, gli sbalzi termici sono già piuttosto contenuti (salvo casi limite)
Per chi vuole un sistema fotovoltaico sempre efficiente l'unica via è posizionare i pannelli dove vi è sempre un facile accesso per pulirli, di mattina presto o la sera, senza continui shock termici ai vetri, cosa che invece in Pakistan pare apprezzino... ma alle 2-3 di pomeriggio vai ad abbassare le temperature da 50 a 30 gradi una volta, due, tre... etc... poi vedi i vetri che fine fanno.
Diteglielo all’università che non contiene calcio l’acqua piovana e che tu la consideri pura.. così ci si fa due risate..
Forse dovevo scrivere che contiene molte impurità fra cui il calcio, etc.. fatto stà che lo sanno anche i bambini delle elementari che l’acqua piovana non è acqua pura.. te lo insegnano anche alle elementari che nel ciclo dell’acqua l’acqua raccoglie le impurità presenti in atmosfera..
Scusa, ma se solo tu che hai scritto che l'acqua piovana è pura, l'acqua piovana è sporca in quanto raccoglie tutto il pulviscolo atmosferico, non a caso dopo una bella piovuta l'aria è più pulita e scendono i valori sull'inquinamento, ma questo non significa che contenga calcare o quanto meno non in quantità rilevanti e in generale è priva di sali minerali.
Insomma se dopo che è piovuto trovi il vetro della macchina macchiato (come è successo a tutti) quella roba sostanzialmente non dovrebbe contenere calcare
Giusto davanti a me adesso stanno pulendo un impianto FV da 300 kW.. camminando sui pannelli con un “moccio” e un “tergivetro” .. in due operai per togliere il salso che si deposita ogni settimana dal mare.. ogni settimana.. perde il 5% di efficienza in una settimana l’impianto per colpa del fatto che qua piove poco ma l’umidità del mare deposita sporcizia sui pannelli
Chiamiamola come ci pare visto che non c’è carbonato di calcio ma solo calcio, sodio, etc etc etc etc.. ma sempre molta sporcizia c’è.. e se si usasse quell’acqua li per pulire un pannello non si otterrebbe nessun risultato tanbigibile (qua si usa acqua d’osmosi perchè non ne serve tanta nonostante la dimensione dell’impianto e scioglie più facilmente i “residui” sul vetro)
Costa poco come soluzione e i pannelli ringraziano
Ma concentriamoci su “calcare” o “residui” o quello che vogliamo e non sulla fesseria del progetto in articolo.. che sia ridicolo lo hanno capito tutti
Ciò premesso si può benissimo usare acqua di osmosi a circuito chiuso e re-integrare le perdite per evaporazione, usando ovviamente acqua a temp. ambiente per limitare gli sbalzi termici. Il progetto secondo me è molto promettente perché permette una pulizia superficiale con un sistema molto semplice e completamente automatizzabile. Quindi ben venga, questo non vuol dire che ogni tot i pannelli vadano poi puliti in maniera più energica, ma intanto si ha un buon risultato senza particolari complicazioni ed a costi irrisori.
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