Ocean Harvesting Technologies

Produrre energia dal moto ondoso: ecco la boa sostenibile InfinityWEC

di pubblicata il , alle 16:23 nel canale Energie Rinnovabili Produrre energia dal moto ondoso: ecco la boa sostenibile InfinityWEC

La svedese Ocean Harvesting ha creato un nuovo tipo di Boa-generatore, realizzata in calcestruzzo e materiali riciclati, con un rivoluzionario sistema per la produzione di energia elettrica

 
19 Commenti
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ivanohw06 Maggio 2022, 21:44 #11
Sembrano mine...
Bluknigth07 Maggio 2022, 06:46 #12
Purtroppo fintanto che non si trova una soluzione come la fusione nucleare (sperando che poi una volta produttiva sia anche sicura) e il fatto che di giacimenti fossili in Italia non ne abbiamo ( o non vogliamo sfruttarli) credo che dovremo affidarci alle poco efficienti rinnovabili.

Io rimango convinto che sfruttando adeguatamente i tetti delle case e dei complessi industriali, ricoprendo le aree di parcheggio, magari i lati delle strade di lunga percorrenza, si potrebbero ottenere almeno una parte del fabbisogno energetico nazionale.

Piuttosto che strappare campi coltivabili o aree verdi per farci campi di silicio o riempire valli di enormi pale…

Delle centrali nucleari continuo ad avere paura.
Chernobyl e Fukushina non riesco a togliermele dalla testa.
Dopo 30 anni la prima è ancora una grossa minaccia.
La seconda sono ormai 10 anni che sta inquinando l’oceano pacifico.
E l’umanità è così stupida da farle diventare obbiettivi militari, sparandoci sopra…
joe4th07 Maggio 2022, 08:38 #13
Originariamente inviato da: Bluknigth
Purtroppo fintanto che non si trova una soluzione come la fusione nucleare (sperando che poi una volta produttiva sia anche sicura) e il fatto che di giacimenti fossili in Italia non ne abbiamo ( o non vogliamo sfruttarli) credo che dovremo affidarci alle poco efficienti rinnovabili.

Io rimango convinto che sfruttando adeguatamente i tetti delle case e dei complessi industriali, ricoprendo le aree di parcheggio, magari i lati delle strade di lunga percorrenza, si potrebbero ottenere almeno una parte del fabbisogno energetico nazionale.

Piuttosto che strappare campi coltivabili o aree verdi per farci campi di silicio o riempire valli di enormi pale...


Non e' che si puo' tappezzare i 311000 km^2 di superficie del paese ed eventuale striscia offshore di pannelli solari e pale eoliche, anche se in egitto hanno un megaparco benban solar park in un'area grossa come il centro di milano, ma l'italia e' il paese delle licenze (cit. "ci va la licenza..." e non puoi mettere nemmeno una girandola sul balcone senza gli opportuni permessi.

Per quanto riguarda il solare fotovoltaico, bisogna considerare che in citta' ci sono i condomini, per cui anche avendo una produzione in una certa superficie calpestabile di tetto comune, bisogna sempre dividere l'energia prodotta per il numero di piani. Facendo due conti alla fine in un'ottica di costi/benefici di solito si opta per non fare (perlomeno su condomini pre-esistenti) impianti fotovoltaici o solari termici per l'acqua calda. In realta' col superbonus110% pare si stiano aprendo nuove strade, ovvero fare impianti fotovoltaici come intervento trainato, non per struttarli direttamente, ma per immettere l'energia prodotta in rete. L'energia prodotta, non e' sufficiente per il fabbisogno di tutti gli utenti del condominio, ma ha l'effetto di "bloccare il contatore" per i consumi delle parti comuni, come per esempio le luci scale, etc.; in questo caso l'impianto lo pagherebbe lo stato, e il vantaggio dei condomini sarebbe quello di vedersi azzerate le spese della luce scale, etc.; qualcuno ha gia' toccato con mano questa possibilita'?

Delle centrali nucleari continuo ad avere paura.
Chernobyl e Fukushina non riesco a togliermele dalla testa.
Dopo 30 anni la prima e' ancora una grossa minaccia.
La seconda sono ormai 10 anni che sta inquinando l'oceano pacifico.
E l'umanita' e' cosi' stupida da farle diventare obbiettivi militari, sparandoci sopra...


La natura si rinnova velocemente, pero' bisogna darle il tempo...
nick09107 Maggio 2022, 20:15 #14
Sono decenni che vedo articoli più o meno trionfali sulla nuova(?) miracolosa soluzione per sfruttare l'energia delle onde. Però non si è visto niente in pratica
zappy07 Maggio 2022, 21:06 #15
Originariamente inviato da: Bluknigth
Purtroppo ....

E l’umanità è così stupida da farle diventare obbiettivi militari, sparandoci sopra…

ah, ecco, volevo proprio scrivere quello, ma vedo che ci sei arrivato da solo.... del resto di questi tempi è difficile non pensare a quello scenario...

ps: non serve bombardarle, basta togliere l’alimentazione elettrica e aspettare che i gruppi elettrogeni finiscano il gasolio...
dany-dm08 Maggio 2022, 13:38 #16
Originariamente inviato da: Notturnia
mettiamo delle piccole turbine sulle grondaie così quando piove generiamo qualche Wh ? :-D
ci avevo pensato alle elementari ma non era economicamente conveniente.. magari adesso è un'affarone..


supponendo una villetta con un tetto di 200 mq a 4 metri di altezza situata in pianura padana (secondo wikipedia cadono tra i 700 e i 1200 mm di pioggia annua) e una turbina con rendimento del 100% (fisicamente impossibile)

200*1.2 = 240 mq = 240000 litri

240000 @ 4 metri = 9417600 J = 2.616 kWh

temo non sia redditizio
LB208 Maggio 2022, 22:30 #17
Originariamente inviato da: Ragerino
E quanto produce?
E la manutenzione è costosa? Cioè, è roba costantemente immersa. Voglio dire, persino le navi dei pirati di 400 anni fa andavano costantemente messe in secca per essere pulite.


come dire….il punto di riferimento, la vetta della tecnologia nautica sono le navi dei pirati . povera Italia
zappy09 Maggio 2022, 11:29 #18
Originariamente inviato da: LB2

come dire….il punto di riferimento, la vetta della tecnologia nautica sono le navi dei pirati . povera Italia

in effetti è un esempio completamente illogico fare riferimento a tecnologia di 400 anni fa.
io direi "povera logica".
recoil09 Maggio 2022, 13:10 #19
Originariamente inviato da: joe4th
Avete mai acquistato a pochi euro quegli aereatori a LED colorati per rubinetti? Dentro hanno una microturbina collegata a un microgeneratore necessario a produrre la corrente per accendere i LED...

Rientra nel campo del micro-harvesting energetico, come le cyclette delle palestre che ricaricano il pannello per gli esecizi grazie alle pedalate dei clienti, le pedane piezoelettriche che producono energia quando ci passa sopra qualcosa (pedoni, auto, etc.).


un amico mi aveva parlato del suo scaldabagno che non ha le classiche pile a torcia ma usa un sistema del genere, tanto serve pochissima corrente (e infatti le pile durano un casino)

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