Lo Stato di New York ha firmato un maxi investimento nelle FER, il più grande nella storia americana

Lo Stato federale di New York ha appena strappato alla California il titolo di maggior investitore nelle fonti di energia rinnovabili (FER), investendo in diversi progetti per un totale di 6,4 GW di potenza proveniente da 3 parchi eolici offshore e 22 progetti onshore.

Questi ultimi si dividono in 14 nuovi parchi solari, 6 progetti di repowering eolico, un nuovo parco eolico e un progetto idroelettrico, per un totale di 2.410 MW.

La produzione sarà sufficiente – secondo quanto previsto dagli investitori e le aziende partecipanti – a soddisfare la domanda di energia di 2,6 milioni di famiglie, coprendo circa il 12% del fabbisogno elettrico dello Stato, non appena tutti gli impianti avranno raggiunto la piena potenza.

Sul fronte occupazionale, i progetti (considerando anche la manodopera necessaria a fornire i materiali) creeranno almeno 8.300 posti di lavoro e un giro d’affari di circa 20 miliardi di dollari in investimenti per lo sviluppo economico nello Stato federale; di questi, 3,5 miliardi verranno destinati ad iniziative a favore delle comunità svantaggiate.

I tre nuovi parchi eolici offshore, che arriveranno a 4.032 MW di potenza, sono costituiti da:

• Attentive Energy One (1.404 MW) sviluppato da TotalEnergies, Rise Light & Power e Corio Generation
• Eolico offshore comunitario (1.314 MW) sviluppato da RWE Offshore Renewables e National Grid Ventures
• Excelsior Wind (1.314 MW) sviluppato da Vineyard Offshore (Copenhagen Infrastructure Partners)

Il trio si unirà al parco eolico offshore di South Fork da 132 MW attualmente in costruzione e ad altri quattro progetti da 4,2 GW totali, creando un hub eolico al largo della costa, cui si aggiungono anche Vineyard Wind (Massachusetts), New York e Ocean Wind 1 (New Jersey).

Va' sottolineato, però, che il maxi investimento dello Stato federale stride con le quanto accaduto a questi ultimi quattro parchi, attualmente fermi in un limbo burocratico, con i promotori che hanno fatto appello affinché i loro contratti fossero rinegoziati (per includere gli adeguamenti all'inflazione) e i regolatori statali che hanno respinto le loro richieste.

Ross Gould, vicepresidente per lo sviluppo e la ricerca della catena di fornitura presso il Business Network for Offshore Wind, ha dichiarato:

"Oggi New York ha compiuto un passo importante verso la rimessa in carreggiata dell'industria eolica offshore dello Stato, con un impegno colossale verso tre nuovi progetti che generano oltre 4 GW di energia eolica offshore… Non è però un segreto che gli obiettivi di New York in materia di energia pulita ed eolico offshore siano in dubbio, dopo che le recenti decisioni dello Stato hanno gettato incertezza nel mercato, e noi incoraggiamo l'amministrazione federale a realizzare il suo Piano d'azione trovando percorsi da seguire per progetti precedentemente aggiudicati e stabilizzando l'offshore dello Stato settore eolico".

Con quest'ultimo investimento (e la ripresa dei lavori dei progetti di cui abbiamo accennato) lo Stato federale non solo sarà in grado di raggiungere il proprio obiettivo energetico, ovvero avere il 70% di elettricità prodotta da FER entro il 2030, ma potrà addirittura superarlo, arrivando al 79%.