Il CEO di VW bacchetta l'Europa: "Manca di competitività dei prezzi"
di Giulia Favetti pubblicata il 30 Novembre 2022, alle 15:00 nel canale Energie RinnovabiliThomas Shafer, afferma che l'Europa – e in particolare la Germania - sta "perdendo rapidamente" la sua competitività energetica, anche nelle rinnovabili
Se l'Europa non inverte subito la rotta, sarà impossibile portare avanti progetti che necessitano di grandi quantità di energia.
Questo il campanello d'allarme lanciato da Thomas Shafer, CEO del marchio Volkswagen, che ha toccato con mano le conseguenze dell'aumento record dei prezzi dell'energia in Germania, dovuti principalmente alla guerra in Ucraina e alla ancora fortissima dipendenza energetica tedesca da gas e petrolio.
La Casa tedesca ha dovuto ridurre il consumo di energia implementando al contempo altre misure di riduzione dei costi per compensare; la prima vittima illustre è l'investimento (pari a 1,9 miliardi di euro) nella start up Argo per lo sviluppo di software a guida autonoma, al momento messo in stand-by.
Tramite il suo profilo Linkedin, Shafer ha dichiarato:
"Il fatto è: sulla scena internazionale, la Germania e l'Unione Europea stanno rapidamente perdendo attrattiva e competitività. Gli Stati Uniti, il Canada, la Cina, il sud-est asiatico e regioni come il Nord Africa stanno avanzando. Stiamo annaspando. Sono molto preoccupato per l'attuale sviluppo degli investimenti nella trasformazione del settore." Shafer ha poi citato la Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, studiata per abbassare i prezzi dell'energia e creare energia pulita attraverso incentivi e investimenti sostanziali.
Il disegno di legge ha già generato oltre 40 miliardi di dollari in investimenti volti a garantire agli Stati Uniti una catena di valore nazionale per la produzione di componenti cruciali per le vetture elettriche e per l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
Qualcosa a cui l'Europa dovrebbe guardare con interesse e che dovrebbe prendere ad esempio.
Secondo il leader del Gruppo Volkswagen, la transizione europea verso un'economia basata sull'energia pulita deve avere "urgente priorità" e che, a meno di non essere in grado di ridurre i prezzi dell'energia, "gli investimenti nella produzione ad alta intensità energetica o nelle nuove fabbriche di celle a batteria" saranno quasi impraticabili.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopensavo lo stesso, se lui e altri avessero parlato in tempi non sospetti, magari la germania sarebbe come la francia, centrali nucleari e "indipendenza"
Prima fanno proclami e vendono la proverbiale pelle dell'orso, spendono e spandono per la produzione di auto a prezzi inaccessibili sulla base di promesse traballanti (stop alla produzione di auto termiche entro il XYZ, quando sappiamo tutti che questi termini subiranno slittamenti infiniti perchè non è materialmente sostenibile)...
Ora improvvisamente si accorgono che il mercato non tira come vorrebbero perchè il loro target è un tantino fuori scala (e chi ha soldi da spendere per seguire la moda del momento ha già abboccato, gli altri non ci pensano minimanente), il costo dell'energia sale perchè non c'è mai stata una politica lungimirante sul tema (si è scommesso sulle rinnovabili pur sapendo che non sarebbero mai state in grado di sostenere l'industria e che non c'era modo di immagazzinare abbastanza energia per sopperire al capacity factor bassissimo), e gli incentivi latitano perchè le priorità politiche ora sono altre.
Ma in fin dei conti non è un grosso problema, nella peggiore delle ipotesi comunque lui ne uscirà bene, farà qualche dichiarazione a effetto, uscirà di scena con un bell'assegno di buona uscita da qualche milione di euro e farà il ceo di qualche altra società.
credo che non abbiate visione
Sono uno di quelli che hanno comprato l'auto elettrica stanno risparmiando parecchi euro. Voi vi crogiolate sull'abbattimento degli oneri fiscali, ma si tornerà a fiscalizzare il carburante e il risparmio per me sarà superiore all'attuale. Posto quello evidentemente vivete in alta montagna e non comprendete delle dinamiche in atto. Se la Germania ha fermato il proprio progetto di realizzazioni di centrali nucleari è per un mero calcolo economico, in quanto il nucleare è risultato più costoso del previsto e caricato in buona parte sulla tassazione e ancora non si è parlato dello smantellamento di quelle ormai vetuste e di quelle che hanno esaurito il loro ciclo di vita. Andate a leggervi i costi per lo smantellamento delle nostre centrali che non hanno prodotto scorie se non in piccola parte e vediamo quanto salirà il debito della Francia. I tedeschi sanno fare i conti r se non hanno voluto il nucleare è per motivi economici ancora validi. Non è vero che con le rinnovabili non si possa arrivare all'autonomia, lo dimostrano numerosissimi progetti, ma evidentemente c'è chi non vuole vedere e ritiene che non vi sia altro modello energetico attuale, con i suoi morti per inquinamento e con i disastri dovuti al cambiamento climatico. Date soluzioni, non siate banali.Io ho una model 3 e vivo in Francia, quindi so di che parlo.
La Germania i calcoli li ha fatti male visto che che le aziende che producono alluminio per l'industria auto stanno chiudendo a causa del caro energetico.
La Francia é costretta a riaccendere le centrali a carbone per evitare i blockout perché molte centrali nucleari sono state chiuse a causa della mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria.
Non ci sono soluzione magiche, se vuoi produrre corrente senza inquinare l'unica soluzione é il nucleare, il resto sono chiacchiere da bar.
Con l'eolico e il solare al massimo ci scaldi l'acqua per la doccia e ci accendi l'albero di Natale
La Germania i calcoli li ha fatti male visto che che le aziende che producono alluminio per l'industria auto stanno chiudendo a causa del caro energetico.
La Francia é costretta a riaccendere le centrali a carbone per evitare i blockout perché molte centrali nucleari sono state chiuse a causa della mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria.
Non ci sono soluzione magiche, se vuoi produrre corrente senza inquinare l'unica soluzione é il nucleare, il resto sono chiacchiere da bar.
Con l'eolico e il solare al massimo ci scaldi l'acqua per la doccia e ci accendi l'albero di Natale
Perfettamente d'accordo: serve il nucleare. E' ora di spazzare via il green washing e tornare a pensare ad un piano industriale serio per il vecchio continente.
Purtroppo ritengo le istituzioni europee inadatte a gestire questo tipo di problemi, visto gli incapaci radical chic e burocrati prezzolati da cui sono composte.
i tedeschi sanno fare così bene i conti che devono riaccendere centrali super inquinanti e costose. Non esistono ad oggi soluzioni per usare il rinnovabile ovunque visto che non esistono fonti accessibili ovunque che siano sufficientemente continue da non richiedere uno stoccaggio enorme
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