HOPE, il primo progetto di idrogeno offshore al mondo è entrato in produzione
di Giulia Favetti pubblicata il 28 Giugno 2023, alle 13:05 nel canale Energie RinnovabiliIl progetto pilota della francese Lhyfe, attualmente situato nell'Oceano Atlantico, è entrato in produzione il 20 giugno, attirando l’attenzione di Hyundai
Il progetto HOPE (Hydrogen Offshore Production for Europe), attualmente ancora in fase pilota, ha dimostrato di poter produrre idrogeno verde in pieno oceano.
È coordinato dalla francese Lhyfe e implementato da otto partner europei, quali: Alfa Laval (Danimarca), Plug (Paesi Bassi), Strohm (Paesi Bassi), EDP NEW (Portogallo), ERM (Francia), CEA (Francia), POM-West-Vlaanderen (Belgio) e DWR eco (Germania).
L'avventura di Lhyfe, azienda francese specializzata nella produzione di idrogeno verde [ndr, ovvero ottenuto sfruttando l’energia prodotta da fonti rinnovabili], inizia nel 2022 con l'inaugurazione di Sealhyfe, la prima piattaforma al mondo ad ospitare un impianto per la desalinizzazione dell’acqua e la produzione di idrogeno tramite elettrolisi.
L'hub sfrutta la più moderna tecnologia di elettrolizzatori messa a disposizione dall'olandese Plug ed è alimentato da una turbina eolica galleggiante da 1 MW.
Sealhyfe, situata 20 km al largo di Le Croisic [costa francese bagnata dall'Oceano Atlantico] fa parte del sito di test offshore SEM-REV di Centrale Nantes e da una settimana è entrata nella seconda fase del progetto, ovvero la produzione di idrogeno verde offshore in condizioni difficili.
La difficoltà di mantenere operativo e sicuro un impianto simile in un ambiente come quello oceanico è il motivo principale che ha spinto Lhyfe ad imbarcarsi su questo progetto: l'azienda ha voluto infatti dimostrarne la fattibilità tecnica, acquisendo al contempo l'esperienza operativa necessaria per espandersi e migliorare rapidamente la propria tecnologia.
Lhyfe e i suoi partner hanno studiato, costruito e assemblato tutta la tecnologia necessaria per produrre idrogeno offshore, compreso l'elettrolizzatore da 1 MW fornito da Plug, in soli 16 mesi.
La piattaforma Sealhyfe, che ha una superficie di meno di 200 metri quadrati, è in grado di produrre fino a 440 chilogrammi di idrogeno al giorno.
Matthieu Guesné, fondatore e CEO di Lhyfe, ha dichiarato:
"Il nostro team, supportato brillantemente dai nostri partner, ha realizzato un vero e proprio capolavoro di tecnologia progettando con successo questo primo sito galleggiante per la produzione di idrogeno verde. Siamo estremamente orgogliosi di essere i primi al mondo a produrre idrogeno in mare. Questo è stato il nostro desiderio sin dal lancio dell'azienda e continuiamo a muoverci molto rapidamente verso l'offshore, che per noi rappresenta un'enorme opportunità di sviluppo per la produzione di massa di idrogeno e la decarbonizzazione dell'industria e dei trasporti. Stiamo continuando a costruire sui successi che abbiamo ottenuto finora, in primo luogo per dimostrare al mondo che la transizione è possibile oggi e, naturalmente, per accelerarla".
All'indomani del successo di questa primissima fase, ovvero l'inizio della produzione di idrogeno verde offshore, Lhyfe ha annunciato – tramite comunicato stampa sul proprio sito - che il progetto HOPE è stato selezionato dalla Commissione europea nell'ambito della European Clean Hydrogen Partnership e riceverà riceverà un finanziamento di 20 milioni di euro secondo la modalità concessione
L'iniziativa prevede lo sviluppo, la costruzione e la gestione di una prima unità di produzione da 10 MW nel Mare del Nord, (al largo delle coste del Belgio) entro il 2026; l'obiettivo è dimostrare la fattibilità tecnica e finanziaria di un polo produttivo offshore e del trasporto dell'idrogeno, tramite gasdotti, ai clienti a terra.
Il futuro sito di produzione sarà alimentato da energia elettrica fornita con contratti PPA (Power Purchase Agreement) che ne garantiscano l'origine rinnovabile, mentre l'acqua utilizzata per l'elettrolisi sarà pompata dal Mare del Nord, desalinizzata e purificata.
Il sito produttivo comprenderà tre unità: produzione e compressione (a media pressione) in mare, esportazione tramite pipeline composita, quindi compressione (ad alta pressione), stoccaggio e distribuzione a terra.
Lhyfe prevede che i primi chili di idrogeno HOPE verranno prodotti entro i prossimi tre anni, nel 2026, fornendo energia alle piccole industrie situate in Belgio, nel nord della Francia e nei Paesi Bassi meridionali, entro un raggio di 300 chilometri.
La promettente iniziativa sembra inoltre aver attirato l'attenzione di Hyundai.
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