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Fotovoltaico: in Sicilia stanno per nascere due importanti parchi solari, Blusolar 1 e Blusolar 2

di pubblicata il , alle 19:40 nel canale Energie Rinnovabili Fotovoltaico: in Sicilia stanno per nascere due importanti parchi solari, Blusolar 1 e Blusolar 2

Comal realizzerà ad Augusta, in Sicilia, un impianto FV a terra da 80 Mwp: a contribuire al progetto c’è anche Enel Green power che nel 2022 aveva lanciato una raccolta fondi

 

All'impianto solare di Augusta, si potrebbe dire, ha partecipato tutta l'Italia: tramite la compagna di crowdfunding "Scelta rinnovabile" voluta da Enel Green Power, e partita il 9 Maggio 2022.

Inizialmente solo per i residenti, l'iniziativa ha suscitato grande interesse, con una partecipazione attiva da parte degli abitanti di Augusta e della Sicilia, al punto che è stata infine aperta a livello nazionale.

L'impianto fotovoltaico nell'ex centrale termoelettrica Enel "Tifeo", già al centro di progetti di valorizzazione.

Enel Augusta Sicilia

Verranno utilizzati moduli fotovoltaici di ultima generazione prodotti da Enel green power nella sua fabbrica di Catania (a cui abbiamo dedicato diversi articoli, che trovate qui e qui), i 3Sun 2.0.

L'impianto permetterà di evitare ogni anno l'equivalente di 1.500 tonnellate di anidride carbonica e l'utilizzo di 800.000 metri cubi di gas, sostituendoli con energia rinnovabile prodotta localmente.

"Con grande piacere – spiega Eleonora Petrarca, responsabile business development Italia di Enel green power – abbiamo riscontrato una forte spinta del territorio siciliano nel supportare la costruzione dell’impianto solare di Augusta che, come Enel green power, stiamo realizzando per contribuire fattivamente alla transizione energetica del paese. Grazie alla propria "Scelta rinnovabile" i cittadini possono beneficiare di un rendimento finanziario oltre ai numerosi vantaggi legati alla presenza di un impianto rinnovabile nel proprio territorio".

Enel Augusta Sicilia

La società metterà a disposizione di Comal, cui è affidata la realizzazione del parco solare, i suoi panelli, come da contratto stilato nel Settembre 2022, che prevede la cooperazione fra le due aziende per la realizzazione di impianti fotovoltaici per un importo fino a 98 milioni di euro.

Comal ha a sua volta siglato un contratto con l'energy investor Carlo Maresca, che attraverso società controllate, "Blusolar Augusta 1" e "Blusolar Augusta 2", ha presentato progetti per costruire impianti fotovoltaici su terreni agricoli e industriali nel Sin (Sito di interesse nazionale) di Priolo, da collegare con cavidotti interrati alla vicina stazione elettrica Rtn "Augusta" di proprietà Terna.

"Siamo soddisfatti dell’ordine non solo per la portata del progetto ma soprattutto perché è pervenuto da un investitore primario nel settore delle rinnovabili", ha commentato Alfredo Balletti, amministratore delegato di Comal. "Il Gruppo Maresca ha un importante track record nel comparto energetico, con oltre 151 MW di impianti già realizzati e una pipeline di oltre 2 GW di cui 430 MW già autorizzati".

Il mega parco solare sarà composto da cinque campi di impianti fotovoltaici a terra, e verrà realizzato nel territorio di Augusta, e in misura inferiore di Melilli.

I primi quattro campi, per la potenza complessiva di 80 megawatt di picco, dovrebbero "vedere la luce" entro Agosto 2023, ha commentato Comal.

Il parco solare avrà potenza nominale DC pari a 80,21079 MWp e potenza di immissione AC pari a 60,00 MW, costituito da 141.966 moduli fotovoltaici bifacciali, per un investimento complessivo che sarebbe di circa 60 milioni di euro.

La stima di producibilità dell'impianto fotovoltaico risulta pari a 155.711 MWh/anno.

Un secondo progetto è stato presentato dalla "Blusolar Augusta 2", da realizzarsi in contrada Ogliastro, a ovest e a sud del bacino omonimo, nei pressi della "Pista del sole", tra i territori di Augusta e Villasmundo (frazione di Melilli).

Enel Augusta Sicilia

Si tratta di un campo (composto da quattro sottocampi) che avrà potenza di picco pari a 34,6175 MWp integrato con un sistema di accumulo di 10 MW in AC (qui la pagina del Mise dedicata al progetto).

Un successivo parco solare, quindi, situato a nord-ovest di quello in via di realizzazione, che potrà vantare 56.750 moduli fotovoltaici per un valore, da quadro economico generale, pari a circa 33 milioni di euro, producendo a regime energia elettrica per 65.246 MWh/anno.

17 Commenti
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Pasquale_196520 Febbraio 2023, 23:25 #1
che follie !!
ilariovs21 Febbraio 2023, 07:34 #2
Mi sembra una buona risposta a quelli del "non posso montare il FV".

Ecco una delle possibilità entrare in un progetto FV che si costruisce vicino casa propria. Ogni città ha aree industriali in disuso, parcheggi, e quant'altro dove poter installare rinnovabili. Nel caso del sud-sicilia (Augusta é a est) c'é anche tanto eolico-offshore se uno vuole fare un mix.
Ma a quelle latitudini i pannelli hanno rese ottime nell'ordine dei 1500KWh/KWp installato. Con 3KWp ci mandi avanti una famiglia di 4 persone.

Ottima notizia al quadrato perché i pannelli sono prodotti in loco (Sicilia).
roccia123421 Febbraio 2023, 08:33 #3
Ma io mi chiedo: al posto di consumare ancora del suolo, non sarebbe stato meglio tappezzare i tetti delle città? O dei capannoni delle zone industriali...
lcfr21 Febbraio 2023, 08:44 #4
OTTIMO
trapanator21 Febbraio 2023, 10:18 #5
Originariamente inviato da: roccia1234
Ma io mi chiedo: al posto di consumare ancora del suolo, non sarebbe stato meglio tappezzare i tetti delle città? O dei capannoni delle zone industriali...


Dalle foto si vede che lì la terra è arida...
Ginopilot21 Febbraio 2023, 10:19 #6
I problemi sono sempre gli stessi, la produzione è molto lontana da dove serve ed e' intermittente.
ale_rx21 Febbraio 2023, 11:09 #7
Originariamente inviato da: Pasquale_1965
che follie !!


che alternative proponi pasqua' ?
Giulia.Favetti21 Febbraio 2023, 12:25 #8
Originariamente inviato da: roccia1234
Ma io mi chiedo: al posto di consumare ancora del suolo, non sarebbe stato meglio tappezzare i tetti delle città? O dei capannoni delle zone industriali...


Ma io mi chiedo: perché non fare entrambe le cose?
quartz21 Febbraio 2023, 17:01 #9
Originariamente inviato da: Giulia.Favetti
Ma io mi chiedo: perché non fare entrambe le cose?


Il motivo è stato detto: consumo di suolo.

Diciamo che:
- sicuramente una singola solar farm su un'area ben delimitata e contigua è molto più economica da realizzare e semplice da gestire rispetto ad avere pannelli sparpagliati su tetti e capannoni con più proprietari e con altre infrastrutture che interferiscono.

- il suolo non è veramente impermeabilizzato, quindi volendo si potrebbe ripristinare al suo stato originale, nel caso si cambiasse idea o l'impianto diventasse obsoleto

E' pur vero che:
- l'impatto visivo e sul paesaggio c'è ed è innegabile

- quei terreni, anche non fossero adatti all'agricoltura, ospitano comunque specie vegetali e animali, e quindi biodiversità. Quindi c'è anche un impatto ambientale concreto, e non solo visivo.

Vale comunque la pena? Economicamente di sicuro. A livello ecologico/ambientale probabilmente anche.

Ma personalmente non gioisco nel vedere ettari di terreno sacrificato quando in tutta italia abbiamo enormi capannoni e aree industriali dismesse che rimangono tali spesso per problemi puramente burocratici.
roccia123421 Febbraio 2023, 19:41 #10
Originariamente inviato da: quartz
Il motivo è stato detto: consumo di suolo.

Diciamo che:
- sicuramente una singola solar farm su un'area ben delimitata e contigua è molto più economica da realizzare e semplice da gestire rispetto ad avere pannelli sparpagliati su tetti e capannoni con più proprietari e con altre infrastrutture che interferiscono.

- il suolo non è veramente impermeabilizzato, quindi volendo si potrebbe ripristinare al suo stato originale, nel caso si cambiasse idea o l'impianto diventasse obsoleto

E' pur vero che:
- l'impatto visivo e sul paesaggio c'è ed è innegabile

- quei terreni, anche non fossero adatti all'agricoltura, ospitano comunque specie vegetali e animali, e quindi biodiversità. Quindi c'è anche un impatto ambientale concreto, e non solo visivo.

Vale comunque la pena? Economicamente di sicuro. A livello ecologico/ambientale probabilmente anche.

Ma personalmente non gioisco nel vedere ettari di terreno sacrificato quando in tutta italia abbiamo enormi capannoni e aree industriali dismesse che rimangono tali spesso per problemi puramente burocratici.


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