Fotovoltaico al posto delle risaie, anche a Cameri il Comune prova ad opporsi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 12 Marzo 2025, alle 14:19 nel canale Energie Rinnovabili
Ancora fotovoltaico in Piemonte, ed ancora polemiche, questa a volta a Cameri, dove un grosso impianto sarebbe previsto al posto di campi ad oggi coltivati a riso
14 Commenti
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ma per quale stracaxxo di motivo il gennarino di turno deve mettere bocca su quello che un privato fa sui suoi terreni se non viola nessuna legge?
roba da fuori di testa.
Chiaramente dovrebbe valere anche per il nucleare...alla fine il tempo tecnico per costruire una centrale dovrebbe essere di 5 anni.
Il resto sono tempi politici e/o autorizzativi che non dovrebbero esistere e che effettivamente non esistono come ha fatto vedere la ricostruzione dell'ex Ponte Morandi.
La sovranità di un paese passa anche anche sulla sovranità energetica e non solo sul potere militare.
Quindi così come al Gennarino di turno non si chiede quali e quanti aerei da combattimento si devono comprare, non si dovrebbe mettere becco su infrastrutture che riguardano la politica energetica che siano rinnovabili o nucleare.
La politica deve prendersi la responsabilità su investimenti strategici.
Si dovrebbero dare poteri speciali ad un commissario, che viaggia sulla base di un cronoprogramma preciso con tappe e costi definiti e si va avanti senza guardare in faccia a nessuno.
Va bene ammettere un minimo di flessibilità per gli imprevisti, ma bisognerebbe copiare quello che fanno altrove: se la ditta consegna l'opera in anticipo ha diritto a un incentivo, se sfora eccessivamente, paga il ritardo di tasca sua.
Il resto sono tempi politici e/o autorizzativi che non dovrebbero esistere e che effettivamente non esistono come ha fatto vedere la ricostruzione dell'ex Ponte Morandi.
La sovranità di un paese passa anche anche sulla sovranità energetica e non solo sul potere militare.
Quindi così come al Gennarino di turno non si chiede quali e quanti aerei da combattimento si devono comprare, non si dovrebbe mettere becco su infrastrutture che riguardano la politica energetica che siano rinnovabili o nucleare.
La politica deve prendersi la responsabilità su investimenti strategici.
Si dovrebbero dare poteri speciali ad un commissario, che viaggia sulla base di un cronoprogramma preciso con tappe e costi definiti e si va avanti senza guardare in faccia a nessuno.
Va bene ammettere un minimo di flessibilità per gli imprevisti, ma bisognerebbe copiare quello che fanno altrove: se la ditta consegna l'opera in anticipo ha diritto a un incentivo, se sfora eccessivamente, paga il ritardo di tasca sua.
eh oddio, la situazione cambia leggermente se di mezzo ci sono un paio di referendum che lo vietano espressamente.
poi sul fatto che il settore energetico sia strategico mi trovi più che d'accordo infatti con i rincoglioniti che ci troviamo al governo che forse ragionano con un orizzonte temporale di qualche mese abbiamo uno tra i più alti prezzi dell'energia in europa.
poi certo, si può sognare di fare una centrale nucleare in 5 anni (ma se nemmeno son stati capaci a scegliere il sito per i rifiuti derivanti dallo smantellamento delle vecchie centrali che abbiamo avuto in 20, figurati in 5 anni cosa faranno) oppure si può smettere di rompere i co*lioni a chiunque provi a metter giù rinnovabili..
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