Fotovoltaico agrivoltaico nel Pordenonese: è scontro interno nel Movimento 5 Stelle
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Gennaio 2025, alle 16:32 nel canale Energie RinnovabiliPotrebbe sorgere vicino a Pordenone un nuovo impianto agrivoltaico, ma è scontro tra diversi livelli della politica, tra sindaco, consiglieri regionali e direttivo M5S
A pochi giorni dalle polemiche sugli impianti fotovoltaici in Sardegna, si torna a parlare di una particolare applicazione dei pannelli solari, quella che prende il nome di agrivoltaico. Come abbiamo più volte spiegato, si tratta di grandi impianti, in cui i pannelli fotovoltaici diventano copertura di aree dove comunque prosegue l'agricoltura o l'allevamento, in particolare con specie che possono giovare della parziale ombreggiatura.
È ciò che si vorrebbe fare anche nel Pordenonese, nella zona tra San Quirino e Montereale Valcellina, se non fosse che il progetto ha generato polemiche e persino una discussione interna al Movimento 5 Stelle. È arrivata alla valutazione di impatto ambientale (VIA) la richiesta depositata dalla D2M Friuli Srl, per un impianto agrivoltaico da 82 MW, denominato "La Braida", tra i comuni di San Quirino e Montereale Valcellina.
La prospettiva di un nuovo impianto in terre fertili (sebbene continuerebbero ad essere sfruttate) ha generato subito le proteste di Furio Honsell, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, secondo cui "la transizione energetica non può essere la giustificazione per il consumo di territorio". Gli ha fatto eco il sindaco di Montereale, Igor Alzetta.
Al coro si è quindi aggiunta Maria Pompea Rosaria Capozzi, sempre consigliere pentestellato, che ha criticato i tempi lunghissimi della Regione, che ancora non ha stabilito quali siano le aree non idonee ai parchi fotovoltaici, e che si dice preoccupata per la mole di altre domande che potranno arrivare nel frattempo, e che non potranno essere non autorizzate, per la non retroattività di una futura legge.
Ma il Movimento 5 Stelle di Pordenone ha preso posizione, criticando aspramente i pareri dei colleghi di partito. In particolare l'ex onorevole Luca Sut e Mauro Capozzella (coordinatore provinciale) hanno accusato gli altri esponenti del M5S di mancanza di dialogo e distacco con il territorio, come riporta Pordenone Today. Questa la dichiarazione: "è evidente ancora una volta che continua la presa di posizione politica di Maria Pompea Rosaria Capozzi tutta di parte senza mai aver consultato la base e senza mai aver aperto un serio dibattito sull'argomento. Gli impianti sono già presenti in Italia e in tutto il mondo, prova che è possibile coniugare ambiente e tecnologia. Sono strutture indispensabili anche alla luce del recente allarme per il continuo aumento di costi energetici per privati e, soprattutto, industrie".
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl fiume Tagliamento in alcuni tratti sarebbe un'ottimo posto dove costruire queste strutture.
Il problema è che salterà fuori qualcuno che dirà "Eh ma il deturpamento ambientale", "Eh ma la fauna" ecc...
Certo, il problema maggiore sarà che l'agricoltore di turno non può fare del suo campo una centrale elettrica, beh poco male, l'imporntate è riuscire a raggiungere un'autosufficienza energetica come "Italia" non solo come Individui. Il problema sono sempre e solo due: i soldi e gli interessi.
Concordo. A proposito di "consumo del territorio": ci sono capannoni su capannoni abbandonati che potrebbero essere in qualche modo riutilizzati. Giusto un esempio.
Che sono i numeri uno per l'agrovoltaico... sicuro
Sembra facile ma non lo è.
Abbandonati forse ma sono comunque di proprietà di qualcuno, qualcuno che non può essere obbligato a installarci del fotovoltaico ne a svendere e magari a nessuno conviene acquistarli a prezzo di mercato per trasformarli.
cmqe o ci metti i pannelli o coltivi, la vedo dura la crescita sotto i panelli in ombra di ortaggi/frutta, e ci vedo molto bene la gincana con i trattori e relative attrezzature
bah giusto warlord te potevi da chiama'
Questo è assolutamente incontestabile, ma già dal day 1.
Questo invece è opinabile.
Fotovoltaico ed agricoltura possono coesistere. Ci sono numerose coltivazioni che non necessitano, anzi sono danneggiate, da grandi quantità di sole diretto.
Per tale motivo sono perfette per condividere un terreno cono una copertura fotovoltaica che ovviamente non è densa come un terreno usato esclusivamente come fonte di energia.
Fotovoltaico ed agricoltura possono coesistere. Ci sono numerose coltivazioni che non necessitano, anzi sono danneggiate, da grandi quantità di sole diretto.
Per tale motivo sono perfette per condividere un terreno cono una copertura fotovoltaica che ovviamente non è densa come un terreno usato esclusivamente come fonte di energia.
Dipende ovviamente da cosa ci vuoi coltivare, ma dalle mie parti per la maggiore sono mais, grano, erba medica per le bestie, viti ecc... se ci metti sopra i pannelli cresce nulla altrimenti fino oggi come abbiamo fatto?
Certo che se ci metti il basilico in pieno deserto forse qualche difficoltà c'è, magari sopra le serre, ma anche li boh... adesso non sono un agricoltore, ma basta vedere per capire che ogni prodotto ha le sue necessità di quantità di acqua e sole
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