Eolico e fotovoltaico, ancora pareri sfavorevoli da Comuni e Regioni, ma chi decide?

di pubblicata il , alle 15:05 nel canale Energie Rinnovabili Eolico e fotovoltaico, ancora pareri sfavorevoli da Comuni e Regioni, ma chi decide?

Ci sono ancora nuovi progetti per parchi eolici e fotovoltaici che trovano il parere contrario delle amministrazioni locali. Ma il Ministero può decidere diversamente

 

In Italia c'è un vero e proprio boom di richieste per nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, e sono sempre di più i casi in cui Comuni, Province o Regioni danno parere sfavorevole alle nuove costruzioni.

Per quanto riguarda le pale eoliche, uno dei casi più recenti è quello del parco eolico di Scansano e Magliano, in Toscana. Un progetto che prevederebbe l'installazione di 11 aerogeneratori, da 7,2 MW ciascuno, e che sta attraversando la procedura di VIA (valutazione impatto ambientale) statale.

In questo ambito anche la Regione Toscana ha dato il suo parere, che è sfavorevole. Secondo il presidente della Regione Eugenio Giani, la sua giunta non è contraria alle energie rinnovabili, ma ha valutato il progetto come troppo impattante, sia a livello paesaggistico che sociale. Si teme che i tanti agriturismo della zona possano risentire dell'alterazione del panorama. Il parere negativo è quindi stato trasmesso al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, insieme ai pareri negativi già espressi dai due Comuni coinvolti.

VIA Eolico

Parlando invece di fotovoltaico, tiene banco il caso di San Lazzaro di Savena, dove in un'area già oggetto di polemiche in passato (la "Colata di Idice") ora si vorrebbe creare un grosso parco di pannelli solari. Come fu per il progetto edilizio e commerciale, anche la sindaca odierna Marilena Pillati si oppone al fotovoltaico, che occuperebbe 7 ettari di terreno oggi agricolo.

Pillati fa notare come con le nuove procedure autorizzative semplificate i Comuni non abbiano voce in capitolo, a meno di non avere dei rilievi tecnici realmente importanti, e non è questo il caso. Si è invocato l'aiuto della Regione, che può comunque fare poco, e quindi l'impianto a quanto pare si farà, solo con alcune opere compensative.

Il Comune ha chiesto una barriera visiva fatta da siepi e alberi su tutto il perimetro, una striscia per una futura pista ciclabile, ed una fideiussione che garantisca che alla fine della vita dell'impianto il terreno torni agricolo.

Ma davvero le amministrazioni locali possono influenzare le nuove installazioni? In realtà no, a meno che queste non vadano a toccare le aree stabilite come non idonee dai recenti decreti. Il MASE ha l'ultima parola a livello statale, e può decidere di accettare un progetto anche dopo che Comuni e Regioni hanno dato pareri negativi.

7 Commenti
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Golgota14 Aprile 2025, 16:56 #1
Ovviamente decidono i parenti di quelli che vendono il fotovoltaico residenziale ai privati...
Max Power14 Aprile 2025, 19:04 #2
Originariamente inviato da: Golgota
Ovviamente decidono i parenti di quelli che vendono il fotovoltaico residenziale ai privati...


Ovviamente gli oppositori i sono i venditori di GAS e BIOMASSA
zbear14 Aprile 2025, 19:17 #3
Io sarei a favore perfino di un referendum locale sul tema. PERO', compensativamente, se vengono bloccate queste produzioni di energia elettrica applicherei un limite PRO CAPITE (aziende incluse) al consumo di energia elettrica, con salatissime imposte per chi li supera.
ilariovs14 Aprile 2025, 19:27 #4
Inutile dirlo a noi piace cosí. Noi siamo la burocrazia per questo chiunque vada al governo non cambia nulla perché alla fine è cosí che ci piace anche se poi siamo a lamentarci quando ci si ritorce contro.


Semplicemente vanno azzerati i pareri. Quale parere? All'Italia serve energia non pareri, ne panorami né tegole antiche.
ENERGIA abbondante, economica e proprietaria.

Nella scala dei bisogni, da che mondo e mondo, si soddisfano prima i primari, poi i secondari ecc ecc

Non viceversa.
BulletHe@d15 Aprile 2025, 09:21 #5
la verità è che i comuni provincie e regioni non fanno il bene ambientale o degli agriturismi ma sono solo incavolati che su questa cosa degli impianti di energia pulita LORO non ci guadagnano nulla, terreni che potevano essere venduti o affittati per usi agricoli o altro se usati come tappeti su cui mettere impiati di energie rinnovabili loro non ci guadagnano nulla, solo in italia siamo capaci di lamentarci di un problema ma protestare al contempo per le soluzioni
Golgota15 Aprile 2025, 11:40 #6
Originariamente inviato da: BulletHe@d
la verità è che i comuni provincie e regioni non fanno il bene ambientale o degli agriturismi ma sono solo incavolati che su questa cosa degli impianti di energia pulita LORO non ci guadagnano nulla, terreni che potevano essere venduti o affittati per usi agricoli o altro se usati come tappeti su cui mettere impiati di energie rinnovabili loro non ci guadagnano nulla, solo in italia siamo capaci di lamentarci di un problema ma protestare al contempo per le soluzioni

In linea di principio sono d’accordo ma ti informo che sull’affitto o semmai sull’acquisto dei terreni agricoli guadagnano solo i coltivatori diretti (categoria con agevolazioni che chiunque altro si sogna) visto che soprattutto gli affitti sono nell’ordine di poche centinaio di euro all’anno per ettaro
noc7715 Aprile 2025, 16:31 #7
Preferiamo distruggere il nostro mondo e non dare un futuro ai nostri figli per avere un bel panorama... questa e' tutta demagogia politica fatta da persone che sfruttano l'ignoranza per i loro scopi. Basterebbe mettere una regola che se in futuro arriva sul mercato qualcosa che produce uguale ma impatta meno allora si adotta quello, sembriamo il paese dove chi dice No e' figo...

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