Eolico e fotovoltaico, ancora pareri sfavorevoli da Comuni e Regioni, ma chi decide?
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Aprile 2025, alle 15:05 nel canale Energie Rinnovabili
Ci sono ancora nuovi progetti per parchi eolici e fotovoltaici che trovano il parere contrario delle amministrazioni locali. Ma il Ministero può decidere diversamente
In Italia c'è un vero e proprio boom di richieste per nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, e sono sempre di più i casi in cui Comuni, Province o Regioni danno parere sfavorevole alle nuove costruzioni.
Per quanto riguarda le pale eoliche, uno dei casi più recenti è quello del parco eolico di Scansano e Magliano, in Toscana. Un progetto che prevederebbe l'installazione di 11 aerogeneratori, da 7,2 MW ciascuno, e che sta attraversando la procedura di VIA (valutazione impatto ambientale) statale.
In questo ambito anche la Regione Toscana ha dato il suo parere, che è sfavorevole. Secondo il presidente della Regione Eugenio Giani, la sua giunta non è contraria alle energie rinnovabili, ma ha valutato il progetto come troppo impattante, sia a livello paesaggistico che sociale. Si teme che i tanti agriturismo della zona possano risentire dell'alterazione del panorama. Il parere negativo è quindi stato trasmesso al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, insieme ai pareri negativi già espressi dai due Comuni coinvolti.
Parlando invece di fotovoltaico, tiene banco il caso di San Lazzaro di Savena, dove in un'area già oggetto di polemiche in passato (la "Colata di Idice") ora si vorrebbe creare un grosso parco di pannelli solari. Come fu per il progetto edilizio e commerciale, anche la sindaca odierna Marilena Pillati si oppone al fotovoltaico, che occuperebbe 7 ettari di terreno oggi agricolo.
Pillati fa notare come con le nuove procedure autorizzative semplificate i Comuni non abbiano voce in capitolo, a meno di non avere dei rilievi tecnici realmente importanti, e non è questo il caso. Si è invocato l'aiuto della Regione, che può comunque fare poco, e quindi l'impianto a quanto pare si farà, solo con alcune opere compensative.
Il Comune ha chiesto una barriera visiva fatta da siepi e alberi su tutto il perimetro, una striscia per una futura pista ciclabile, ed una fideiussione che garantisca che alla fine della vita dell'impianto il terreno torni agricolo.
Ma davvero le amministrazioni locali possono influenzare le nuove installazioni? In realtà no, a meno che queste non vadano a toccare le aree stabilite come non idonee dai recenti decreti. Il MASE ha l'ultima parola a livello statale, e può decidere di accettare un progetto anche dopo che Comuni e Regioni hanno dato pareri negativi.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOvviamente gli oppositori i sono i venditori di GAS e BIOMASSA
Semplicemente vanno azzerati i pareri. Quale parere? All'Italia serve energia non pareri, ne panorami né tegole antiche.
ENERGIA abbondante, economica e proprietaria.
Nella scala dei bisogni, da che mondo e mondo, si soddisfano prima i primari, poi i secondari ecc ecc
Non viceversa.
In linea di principio sono d’accordo ma ti informo che sull’affitto o semmai sull’acquisto dei terreni agricoli guadagnano solo i coltivatori diretti (categoria con agevolazioni che chiunque altro si sogna) visto che soprattutto gli affitti sono nell’ordine di poche centinaio di euro all’anno per ettaro
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