E' online il Viking Link, il cavo HVDC che collega la Gran Bretagna e la Scandinavia
di Giulia Favetti pubblicata il 03 Gennaio 2024, alle 18:06 nel canale Energie RinnovabiliIl Viking Link, ovvero il cavo per il trasporto di corrente ad alta tensione (HVDC, High Voltage Direct Current) più lungo al mondo, è online: per rendere realtà questo imponente progetto sono stati necessari 13 miliardi di corone danesi di investimenti e quasi 4 anni di lavori
L'energia elettrica prodotta dal vento scandinavo può ora finalmente raggiungere la Gran Bretagna, grazie al Viking Link, frutto dell'impegno della danese Energinet e del suo partner britannico National Grid.
Il cavo HVDC (High Voltage Direct Current) misura 765 km di lunghezza, particolare che lo rende il più lungo al mondo, e collega la Danimarca e il Regno Unito, permettendo alla prima di vendere la sua energia verde al secondo.
Thomas Egebo, CEO di Energinet, ha dichiarato:
"La creazione di una connessione elettrica tra Danimarca e Inghilterra è di per sé un enorme risultato, ma Viking Link è anche la connessione via cavo più lunga del mondo. Viking è un tassello importante nell’edificazione di un sistema di scambio di energia elettrica verde anche a lunga distanza: da parte nostra, l’impegno che ci siamo presi è quello di fornire energia elettrica 100% da fonti rinnovabili, in particolare eolico e solare, in modo stabile e conveniente".
L'aspetto forse maggiormente interessante di tutto il progetto, che ha richiesto un investimento pari a 13 miliardi di corone danesi (circa 1,92 miliardi di dollari) e 4 anni di lavoro, è che in questo modo entrambe le nazioni coinvolte possono vendere/acquistare energia elettrica verde, a seconda delle condizioni meteo in cui si trovano.
Prendendo il caso dei parchi eolici, ad esempio, nell'eventualità che un fronte di vento investisse prima la Gran Bretagna e poi, proseguendo il suo percorso, la Danimarca, la prima potrà vendere la sua energia alla nazione scandinava, che poi potrà fare la stessa cosa.
In questa parte d'Europa, hanno sottolineato le due società, il vento proveniente da ovest ha un andamento stabile e ricorrente, quindi questo cavo consente di livellare in misura significativa l'intermittenza intrinseca dell'energia eolica.
Inizialmente il cavo dovrà trasportare "solo" 800 MW di potenza, arrivando al suo massimo potenziale (ovvero 1.400 MW) nel 2025, quando tutti i progetti eolici danesi ad oggi in fase di costruzione saranno ultimati.
45 Commenti
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4 anni e non so quanti soldi per 800MW? Una reattore nucleare ne fa 1600MW e sempre, senza le bizze del vento.
energia
Buongiorno "ogni goccia di pioggia bagna il terreno" era quello che mi dice spesso mia madre . Le centrali nucleari fanno scorie radioattive se riusciamo a gestirele in modo sensato mi stanno bene anche quelle ma eolico e solare son certo una risorsa.Saluti a tutti
p.s.
Che so una bella centrale nucleare in italia se mi fan pagare 1cent al 1Kwh mi sta' bene.
WTF ?
stai veramente paragonando un impianto di distribuzione con un impianto di produzione ?
io non sono contro il nucleare ma lol, un impianto nucleare da 1600MW come quello varato da poco in Finlandia, quindi non un paese delle banane, doveva costare poco piu di 3 Miliardi ed è finito per costarne piu di 8 e ha avuto ben 13 anni di ritardo
https://europa.today.it/ambiente/re...nde-europa.html
in Danimarca stanno costruendo 3 parchi eolici per un totale di 3000 MW e meno di 600 Milioni di Euro stimati che a quanto pare costerà meno perchè i siti scelti si stanno rivelando migliori del previsto come vento disponibile e sono nei tempi di costruzione di una manciata di anni...
https://www.energyup.tech/sostenibi...eolica-da-3-gw/
https://www.qualenergia.it/articoli...ssidi-negativi/
se il territorio lo permette, conviene di piu costruire siti eolici e altre rinnovabili, investire un paio di Miliardi in sistemi di stoccaggio, anche a distanza, come es. ripompare acqua nei nei laghi delle dighe, e a conti fatti ti ritrovi con piu miliardi in saccoccia e hai sistemi pronti all'uso in 1/5 del tempo di costruzione di una centrale nucleare.
Questo è l'ordine di grandezza del problema scorie, in pratica nullo se confrontato alla quantità gargantuesca di discariche di materiali tossici e metalli pesanti prodotti costantemente dal comparto industriale, siamo proprio su ordini di grandezza differenti. Le seconde però non preoccupano praticamente nessuno, le prime invece sono lo spauracchio.
Mi spiegate perchè?
stai veramente paragonando un impianto di distribuzione con un impianto di produzione ?
io non sono contro il nucleare ma lol, un impianto nucleare da 1600MW come quello varato da poco in Finlandia, quindi non un paese delle banane, doveva costare poco piu di 3 Miliardi ed è finito per costarne piu di 8 e ha avuto ben 13 anni di ritardo
https://europa.today.it/ambiente/re...nde-europa.html
in Danimarca stanno costruendo 3 parchi eolici per un totale di 3000 MW e meno di 600 Milioni di Euro stimati che a quanto pare costerà meno perchè i siti scelti si stanno rivelando migliori del previsto come vento disponibile e sono nei tempi di costruzione di una manciata di anni...
https://www.energyup.tech/sostenibi...eolica-da-3-gw/
https://www.qualenergia.it/articoli...ssidi-negativi/
conviene di piu costruire siti eolici e altre rinnovabili, investire un paio di Miliardi in sistemi di stoccaggio, anche a distanza, come es. ripompare acqua nei nei laghi delle dighe, e a conti fatti ti ritrovi con piu miliardi in saccoccia e hai sistemi pronti all'uso in 1/5 del tempo di costruzione di una centrale nucleare.
E perchè non citi i problemi oggettivi riscontrati dal paese che ha più investito in rinnovabili ed eolico (la Germania) dove la produzione è di fatto ingestibile ed è anzi antieconomica, al punto che le fasce orarie in cui più produce l'eolico tedesco sono quelle in cui i costi di manutenzione degli impianti sono superiori al valore dell'energia venduta?
Riguardo alle tecnologie di immagazzinamento vorrei sottolineare che non esiste ad oggi una tecnologia scalabile, realizzabile ed economicamente sostenibile, quindi se dobbiamo parlare di sali vari e laghi... beh preferisco il fantasy di Tolkien
Allora ...
Secondo alcuni "geni" che bazzicano anche qui non si poteva fare il progetto Desertec anche perchè non si poteva trasferire energia elettrica per lunghe distanze dal Nord Africa al Sud Europa ...Smentiti dai fatti.
L'unico vero motivo per non proseguire quel progetto è la reale instabilità politica di quell'area ...
DESERTEC -> XLINKS e MEGATON MOON
Ciao,Desertec era basato su centrali a concentrazione solare, con alcuni impianti effettivamente realizzati
(visibili su maps, e usati anche come location di vari film; il più grande sono 4 impianti vicini tra loro, 3 a concentrazione, a torre o a specchi lineari, e l'ultimo più recente invcece è a pannelli FT )
il collegamento degli elettrodotti credo volessero farlo con la Spagna
nella sua versione iniziale, il progetto è stato affossato sia dalle instabilità dele primavere arabe, ma soprattutto dal fatto che è diventato più conveniente usare pannelli Fotovoltaici, scesi di costo, i quali possono essere usati direttamente in Europa
ma l'idea rimane buona, infatti ci sono nuovi progetti evoluzione di Desertec
sicuramente le aree desertiche africane verranno utilizzate per generare elettricità, acqua per agricoltura (idrolizzatori) e rendere meno secco il terreno (ombreggiatura)
la Cina ha già fatto altrettanto con il suo grande deserto, ha arginato e invertito l'espesnione, rendendolo verde un pezzo alla volta, con una sreie di strategie, tar cui anche usare i parchi fotovoltaici per vaere energia e ombreggiatura
ci sono video on-line impressionanti, è un'opera eccezzionale
quello che non aiuta le aree africane, che sarebbero baciate dal sole e dal vento per potersi sviluppare, è che oltre ad essere bellicosi, già anche Russia e Cina hanno interesse a lasciare quelle aree con conflitti e dipendenze economiche/politiche;
Russia in particolare manda i mercenari a gestire i conflirrti e i vari traffici; tra l'altro, prendono accordi per installare ciofeche di vecchi reattori nucleari, che poi può gestire e rifornire, in cambio dell'uso delle miniere
Gli investitori di rinnovabili credo stiano allora pensando di iniziare dalla costa Ovest, ritenuta più stabile
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1) XLINKS - Marocco
Inghilterra vorrebbe collegarsi a un parco Solare + Eolico + Accumulo da realizzarsi in Marocco, tramite cavo HVDC sottomarino di 3,8 km, perdite accettabili 3,5% ogni 1000 km; tramnite accumulo, mi pare dovrebbe fornire 4 GW costanti su 16 ore su 24 programmabili
un cavo sottomarino HVDC di questa lunghezza esiste già da tempo in Cina, in questo senso i cavi europei non detendengono il record, comunque abbiamo una buona tecnologia (es. mi pare Prysmian ex Pirelli cavi, fanno anche i cavi dei parchi eolici off-shore)
Ha senso per l'Ighilterra, perchè loro non hanno granchè sole, mentre in Marocco la produzione di corrente avverrebbe a meno di 1 centesimo di euro a Kwh
Ha meno senso per noi Italiani (se non per sfruttare il fuso orario diverso), visto che con il sole in Portogallo analogo al nostro, si produce corrente da parchi FT a 1.5 centesimi a Kwh, è già prezzo stracciato, e poco più nel caso dei parchi eolici su terra
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2) MEGATON MOON - Mauritania
parco solare + eolico + idrolizzatori ancora più grande (mi pare 60 GW e facilmente visibile dallo spazio, a forma di Luna, con l'area centrale che diventerebbe una prima oasi di rinverdimento, e successivamente anche all'esterno)
questo è ancora più interessante perché prevede che l'energia sia principalmente per uso locale, e una buona parte destinata agli idrolizzatori per sviluppare l'agricoltura
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