Agrovoltaico, il fotovoltaico per produrre energia senza "rubare" terreno coltivabile. Ecco come funziona

di pubblicata il , alle 14:57 nel canale Energie Rinnovabili Agrovoltaico, il fotovoltaico per produrre energia senza "rubare" terreno coltivabile. Ecco come funziona

Un nuovo tipo di infrastruttura sta sempre più prendendo piede. Si tratta di campi fotovoltaici abbinati alla produzione agricola, sfruttando particolari pannelli e le caratteristiche di alcune piante

 

La crisi energetica sta colpendo in tutto il mondo, ed i più importanti organi internazionali di gestione dell'energia sono concordi su quale possa essere la soluzione: svincolarsi dalle fluttuazioni pazze di mercato, aumentando la quota di energie da fonti rinnovabili.

Il fotovoltaico è sicuramente uno dei metodi più conosciuti, ma quando non applicato ai tetti dei fabbricati ha sempre subito delle critiche. Sia per un impatto visivo, non sempre apprezzato, ma anche e soprattutto per la sottrazione di terreni potenzialmente coltivabili, utilizzati invece per l'installazione di migliaia di pannelli solari. Di recente però un nuovo tipo di campo fotovoltaico ha preso piede, ed ha dimostrato la sua validità. Si tratta di quello che viene definito Agrovoltaico, o APV secondo l'acronimo anglosassone.

Non tutte le piante amano tanta luce

Questa particolare soluzione utilizza sempre dei pannelli ancorati a terra, ma leggermente rialzati. Grazie a questo accorgimento l'altezza è sufficiente per piantare diversi tipi di alberi da frutta o ortaggi. Al tempo stesso i pannelli diventano come una sorta di pensilina protettiva, e possono in alcuni casi essere assemblati con forme che ricordano i tipici tunnel delle serre, che proteggono le piante dalle intemperie e dall'eccessivo calore.

Agrovoltaico

Ma come far crescere adeguatamente le piante, se vengono poste in ombra? Il segreto è selezionare il giusto tipo di colture, privilegiando vegetali che non amano troppa esposizione diretta al sole. Questo perché tutte le piante hanno una soglia oltre la quale non sono più in grado di convertire in materia la luce ricevuta, e quando sorpassano questo limite devono rispondere aumentando l'evaporazione dell'acqua, per dissipare l'energia in eccesso. La parziale protezione dalla luce annulla questo fattore, garantendo buona crescita e risparmio idrico, poiché le piante non vanno quasi mai in evaporazione forzata.

Pannelli fotovoltaici speciali

Osservando i comuni pannelli fotovoltaici si direbbe però che non lascino passare abbastanza luce. Per questo, dopo alcune prove sul campo, sono stati sviluppati pannelli appositi in cui la spaziatura tra le celle fotovoltaiche è maggiore, lasciando ampi tratti trasparenti ed accessibili alla luce: un equilibrio perfetto tra illuminazione e protezione.

Agrovoltaico

L'agrovoltaico è dunque una soluzione ottimale, che tuttavia fatica ad imporsi. Le colture all'ombra dei pannelli difficilmente scendono sotto l'80% di resa (se paragonate a un campo in piena luce), perdita che l'agricoltore può compensare con la produzione di energia elettrica, per sé o per la rete. Ma in una situazione normale, un proprietario di terreno perché dovrebbe decidere di avere due cose da gestire, a parziale servizio, anziché l'una o l'altra?

A rispondere a questa domanda ci ha pensato l'istituto Fraunhofer, sempre in prima linea riguardo i progetti sul fotovoltaico, che ha stilato poche e semplici regole per la diffusione dell'agrovoltaico:

  • incentivi nazionali devono spingere gli agricoltori verso questa soluzione, abbassando i costi di installazione
  • l'impianto, così come la coltivazione, deve essere di proprietà dell'agricoltore
  • il coinvolgimento della comunità e la produzione locale di ortaggi serve ad evitare il rifiuto immotivato degli impianti da autorità e cittadini

Tutti questi dettagli, spiegazioni e regole, sono state perfettamente riassunti in un video del canale YouTube "Undecided with Matt Ferrell", che pubblichiamo qui sotto. Si tratta di un breve video, in inglese ma con la possibilità di attivare i sottotitoli automatici in italiano:

17 Commenti
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Notturnia02 Novembre 2021, 15:12 #1
quindi si perde un 20% di resa per l'alimentazione a vantaggio dei soldi dell'energia elettrica.. bah.. io capisco montare su stalle etc.. ma perdere il 20% della resa a vantaggio di più energia elettrica mi pare un controsenso.. non c'era quel problema li della fame nel mondo ? e noi che facciamo.. riduciamo la produzione alimentare.. piano perverso.. è pieno di alternative meno folli se vogliamo avere energia elettrica e perdere cibo non mi pare una di queste..
demon7702 Novembre 2021, 15:19 #2
Originariamente inviato da: Notturnia
quindi si perde un 20% di resa per l'alimentazione a vantaggio dei soldi dell'energia elettrica.. bah.. io capisco montare su stalle etc.. ma perdere il 20% della resa a vantaggio di più energia elettrica mi pare un controsenso.. non c'era quel problema li della fame nel mondo ? e noi che facciamo.. riduciamo la produzione alimentare.. piano perverso.. è pieno di alternative meno folli se vogliamo avere energia elettrica e perdere cibo non mi pare una di queste..


Una cosa se ha senso o meno lo si vede mettendoci sempre davanti i numeri giusti, altrimenti sono solo chiacchere.

A parte i discorsi di produzione mi chiedo piuttosto come sto delicato accrocchio possa sopravvivere ai sempre più violenti eventi climatici che sono da mettere in conto nei prossimi anni.
SpyroTSK02 Novembre 2021, 15:27 #3
Premesso, che come idea non è malavagia (l'avevo pensata già diversi anni fa), ma la soluzione potrebbe essere di montare degli specchi convessi ai bordi dei pali della struttura dei pannelli, anche se comunque gli specchi non coprano la problematica del "Calore del sole", ma qualcosa sicuramente aiuta.
MaxVIXI02 Novembre 2021, 15:35 #4
Originariamente inviato da: Notturnia
quindi si perde un 20% di resa per l'alimentazione a vantaggio dei soldi dell'energia elettrica.. bah.. io capisco montare su stalle etc.. ma perdere il 20% della resa a vantaggio di più energia elettrica mi pare un controsenso.. non c'era quel problema li della fame nel mondo ? e noi che facciamo.. riduciamo la produzione alimentare.. piano perverso.. è pieno di alternative meno folli se vogliamo avere energia elettrica e perdere cibo non mi pare una di queste..


"difficilmente scende", quindi generalmente penso la resa sia quasi comparabile. mentre la resa agricola di un campo fotovoltaico è 0. tu vedi una perdita, altri vendono una doppia resa.
Unrue02 Novembre 2021, 15:54 #5
Originariamente inviato da: Notturnia
quindi si perde un 20% di resa per l'alimentazione a vantaggio dei soldi dell'energia elettrica.. bah.. io capisco montare su stalle etc.. ma perdere il 20% della resa a vantaggio di più energia elettrica mi pare un controsenso.. non c'era quel problema li della fame nel mondo ? e noi che facciamo.. riduciamo la produzione alimentare.. piano perverso.. è pieno di alternative meno folli se vogliamo avere energia elettrica e perdere cibo non mi pare una di queste..


Il punto è che qua unisci due cose. Perdi un pò da una parte ma guadagni molto dall'altra. L'alternativa era mettere tutti quei pannelli in terra e avere zero resa su quella parte di terreno.
Notturnia02 Novembre 2021, 16:33 #6
si ma la domanda è.. perchè non mettere quei pannelli altrove ?.. e non intendo sui campi come ha proposto qualche furbo..

quanti tetti ci sono liberi ?.. tanto per dirne una.. quanto costa quell'accrocchio assurdo li ?.. molto più che montare gli stessi pannello altrove su un tetto già fatto.. inoltre l'energia prodotta li deve essere veicolata altrove e quindi avanti con gli sprechi perchè dubito che quel campo abbia bisogno di energia invece messi quei pannelli sui tetti delle abitazioni il grosso verrebbe consumato in loco scaricando la rete di consumi e quindi perdite di rete.. dal campo invece va fatto partire un cavo nuovo perchè probabilmente quello attuale non ha la potenza per gestire l'impianto nuovo.. alle viti per l'uva non serviva l'energia elettrica..

è l'ennesima stortura di un sistema malato..

è uno spreco di soldi con una perdita di alimentazione ridicola e qualcuno pure approva.. quei pannelli, con una spesa inferiore e un beneficio maggiore, si devono mettere altrove.. li sono uno spreco di risorse e di soldi.. poi liberi di fare quello che volete visto che lavorate tutti nello stesso settore ma da esperto di questo settore vedere uno spreco del 10,2%+10,2% dell'energia prodotta li e veicolata verso l'utilizzatore al posto di uno spreco massimo del 6-7% totale se installata preso un'abitazione mi pare molto differente se lo facciamo per l'ecologia.. se è economia allora è giustissimo.. soldi son soldi e fa bene l'agricoltore a far sprecare soldi di sovvenzioni per una cosa ridicola se questo gli porta soldi in tasca..


li unisci due cose.. i guadagni dell'agricoltore e i guadagni dell'agricoltore.. tutto qua.. l'ecologia li è zero.. è solo economia spiccia..
daitarn_302 Novembre 2021, 17:29 #7
certo quando è nuvoloso, piove o nevica e la notte saranno inutili, un'ottima soluzione economica, pratica con altissimo rendimento
bancodeipugni02 Novembre 2021, 20:44 #8
e pensare che con un po' di plutonio...
blobb02 Novembre 2021, 20:59 #9
ho visto il video, mai sentito che i pomodori crescono bene all'ombra
andbad03 Novembre 2021, 08:44 #10
Originariamente inviato da: Notturnia
quindi si perde un 20% di resa per l'alimentazione a vantaggio dei soldi dell'energia elettrica.. bah.. io capisco montare su stalle etc.. ma perdere il 20% della resa a vantaggio di più energia elettrica mi pare un controsenso.. non c'era quel problema li della fame nel mondo ? e noi che facciamo.. riduciamo la produzione alimentare.. piano perverso.. è pieno di alternative meno folli se vogliamo avere energia elettrica e perdere cibo non mi pare una di queste..


Il problema della fame del mondo non è nella produzione, più che sufficiente per sfamare tutti gli esseri umani, ma nello spreco: il 17% di tutto il cibo prodotto viene buttato. Se consideri che il 10% circa della popolazione umana soffre la fame, il conto è presto fatto.

Originariamente inviato da: Notturnia
si ma la domanda è.. perchè non mettere quei pannelli altrove ?.. e non intendo sui campi come ha proposto qualche furbo..

quanti tetti ci sono liberi ?.. tanto per dirne una.. quanto costa quell'accrocchio assurdo li ?.. molto più che montare gli stessi pannello altrove su un tetto già fatto.. inoltre l'energia prodotta li deve essere veicolata altrove e quindi avanti con gli sprechi perchè dubito che quel campo abbia bisogno di energia invece messi quei pannelli sui tetti delle abitazioni il grosso verrebbe consumato in loco scaricando la rete di consumi e quindi perdite di rete.. dal campo invece va fatto partire un cavo nuovo perchè probabilmente quello attuale non ha la potenza per gestire l'impianto nuovo.. alle viti per l'uva non serviva l'energia elettrica..

è l'ennesima stortura di un sistema malato..

è uno spreco di soldi con una perdita di alimentazione ridicola e qualcuno pure approva.. quei pannelli, con una spesa inferiore e un beneficio maggiore, si devono mettere altrove.. li sono uno spreco di risorse e di soldi.. poi liberi di fare quello che volete visto che lavorate tutti nello stesso settore ma da esperto di questo settore vedere uno spreco del 10,2%+10,2% dell'energia prodotta li e veicolata verso l'utilizzatore al posto di uno spreco massimo del 6-7% totale se installata preso un'abitazione mi pare molto differente se lo facciamo per l'ecologia.. se è economia allora è giustissimo.. soldi son soldi e fa bene l'agricoltore a far sprecare soldi di sovvenzioni per una cosa ridicola se questo gli porta soldi in tasca..


li unisci due cose.. i guadagni dell'agricoltore e i guadagni dell'agricoltore.. tutto qua.. l'ecologia li è zero.. è solo economia spiccia..


Ma tu parti dal presupposto che le cose siano in alternativa: o sopra i tetti delle case o nei campi. Mentre le cose possono benissimo andare di pari passo. Vedi la cosa da un altro punto di vista: la produzione fotovoltaica può aiutare gli agricoltori perché a fronte di una modesta perdita di resa dal terreno possono contare su una resa costante e abbastanza prevedibile dal fotovoltaico, aiutandolo ad andare avanti. La rete avrebbe invece una buona quota di energia in più su cui contare, magari da destinare ai condomini che hanno un minor rapporto tetto/consumi rispetto alle case singole.
Magari senza questo sistema qualche agricoltore potrebbe non arrivare a fine mese, smetterebbe di coltivare per cercarsi un lavoro come fattorino di Amazon. Risultato: produzione agricola 0 ed elettrica 0.

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