Fuell

Anche Fuell dichiara bancarotta, i prodotti strani non sono sempre la strada giusta

di pubblicata il , alle 10:12 nel canale e-bike Anche Fuell dichiara bancarotta, i prodotti strani non sono sempre la strada giusta

L'azienda di e-bike e moto elettriche fondata da Erik Buell si è vista costretta a dichiarare fallimento, pur possedendo tutti i componenti necessari per costruire le sue bici elettriche

 

La leggenda Erik Buell aveva fondato Fuell nel 2019, ottenendo da subito grandi consensi per il design della sua moto elettrica, ed in seguito anche per le e-bike, con un design insolito.

Il primo modello Flluid-1 è stato considerato un discreto successo, ma già con Flluid-2 e Flluid-3 erano sorti i primi problemi. Le due e-bike erano state finanziate tramite una campagna crowdfunding su Indiegogo, che aveva raccolto la bellezza di 1,5 milioni di dollari.

Nonostante questo successo, alcuni problemi di produzione, legati a modifiche necessarie per il motore elettrico Valeo, hanno rallentato la tabella di marcia, fino al punto che i clienti in attesa hanno iniziato ad avere dubbi su tutto il progetto. Sorte simile è toccata alla moto elettrica, in realtà mai andata oltre la fase di prototipo.

L'azienda è dunque rimasta silente per un lungo periodo, e proprio ora si scopre che in realtà questo silenzio è dovuto ad una crisi irreversibile. Fuell di fatto non ha più nessun dipendente, ed anche la liquidità è praticamente a zero, e non ha potuto far altro che dichiarare bancarotta secondo il chapter 7 americano.

Fuell chapter 7

In questa situazione un curatore fallimentare si occuperà di rispondere alle richieste dei creditori, cercando eventualmente di valorizzare gli asset rimasti. Questo perché Fuell è in possesso di tutte le parti necessarie per costruire le e-bike promesse, ma non ha mai potuto iniziare la lavorazione per l'esaurirsi dei fondi, che non sono stati rimpinguati da successive campagne.

Si tratta dell'ennesima società che aveva puntato su prodotti dallo stile particolare, che si è vista costretta a chiudere i battenti, come successo di recente ad esempio a VanMoof o all'americana Juiced Bikes. I Design non convenzionali portano talvolta a soluzioni innovative, ma portano spesso anche a problemi di produzione e costi elevati, per via del fatto che i componenti standard dell'industria di riferimento non possono essere utilizzati, o vanno ampiamente modificati.

A rimetterci, quasi sempre, sono i clienti. Nel caso di VanMoof tanti proprietari hanno rischiato di non poter più utilizzare le e-bike, che si appoggiavano ad un server remoto per diverse funzionalità, mentre in questo caso chi ha investito nel crowdfunding molto probabilmente non vedrà mai la sua e-bike.

3 Commenti
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mally18 Ottobre 2024, 10:34 #1
6k$ per una ebike, fa sembrare quel sebac con motre elettrico della citroen ami un affare...
Notturnia18 Ottobre 2024, 11:11 #2
giocavano sul nome della BUELL e hanno fatto la stessa fine ?
Strato154118 Ottobre 2024, 12:09 #3
Strano il settore eltterico tira alla grandissima....Mai capita di vedere fallimenti..

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