Stellantis, al via test sulle batterie al litio-zolfo di Lyten
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Maggio 2024, alle 16:19 nel canale BatterieNella storia dei supermateriali, Lyten ha raggiunto un importante traguardo: ha spedito le prime batterie al litio-zolfo (Li-S) a Stellantis e ad altri OEM degli Stati Uniti e dell'UE per essere testate.
La spedizione di campioni A delle celle a sacchetto Li-S da 6,5 Ah da parte di Lyten rappresenta il primo passo importante nella valutazione commerciale delle batterie al litio-zolfo da parte dei principali costruttori automobilistici statunitensi ed europei. La collaborazione tra Lyten e Stellantis, in particolare, è interessante, con la seconda che a maggio 2023 annunciava per la prima volta di aver investito nello sviluppo delle batterie al litio-zolfo.
"Questo traguardo è il risultato di anni di lavoro dedicato e innovazione da parte del team di Lyten, e siamo solo all'inizio di ulteriori espansioni delle capacità delle nostre celle batteria al litio-zolfo", ha dichiarato il CEO e cofondatore di Lyten, Dan Cook.
Operando attraverso la sua linea di produzione automatizzata a San Jose, in California, attiva dal maggio 2023, l'azienda prevede di spedire campioni A cilindrici entro la fine dell'anno, mentre attualmente sta collaudando la produzione su larga scala. Fino a oggi le batterie al litio-zolfo hanno mostrato dei limiti legati alla stabilità in condizioni operative reali. In particolare, si verifica la formazione di molecole di polisolfuri di litio nel catodo fino a isolarlo elettricamente, in quello che viene definito "effetto navetta". Per questo, già dopo pochi cicli di ricarica, la batteria smette di funzionare.
Lyten afferma di aver superato questo limite e di poter rendere questa tecnologia sufficientemente affidabile da sostituire le tradizionali batterie agli ioni di litio. Questo è stata possibile tramite l'integrazione di una struttura di grafene tridimensionale all'interno del catodo della batteria Li-S. Questa struttura migliora la stabilità complessiva della batteria e la sua conducibilità, risolvendo i problemi comuni come l'"effetto navetta".
Per quanto riguarda l'anodo, invece, Lyten utilizza un composito di metallo al litio invece della grafite. Questa modifica aiuta anche ad aumentare la densità energetica complessiva della batteria riducendo potenzialmente il degrado nel tempo.
Inoltre, l'uso di minerali critici come nichel, cobalto e manganese nel catodo è eliminato, il che significa una prevista riduzione del 65% delle emissioni di carbonio rispetto alle batterie agli ioni di litio e una catena di approvvigionamento che si rifà esclusivamente a risorse disponibili nell'Unione Europea e negli Stati Uniti.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHai perfettamente ragione, il problema delle batterie pesanti e lente da ricaricare si risolve lamentandosene sui forum, mica facendo ricerca.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".