NIOWeLion
Le batterie allo stato solido di NIO da 1.000 km di autonomia potrebbero essere presto disponibili
di Giulia Favetti pubblicata il 16 Maggio 2023, alle 09:21 nel canale BatterieLa comunicazione ufficiale da parte del Ministero cinese dell'Industria e dell'Information Technology ha scatenato le indiscrezioni riguardo ai nuovi pacchi batteria montati sui tre modelli di NIO. Ecco cosa sappiamo
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi per non danneggiare la batteria devi caricarla tra il 30 ed l'80 % = 500 km
Poi in autostrada (magari al freddo e pieno carico) durano anche la metà..... 250 km .
Diciamo che iniziamo ad avvicinarci a qualche cosa di decente......
Anche perchè in questo caso..... non è che sempre mi capita di dover fare 250 km di tappa singola e parcheggiare nel nulla in alta montagna...... in quei casi se lo so posso partire al 100% e magari scaricarla anche un po' di più......
Comunque con quel conto verrei avere almeno 400 meglio se 500 km di autonomia reale.......
Meglio comunque di adesso.
Con la mia mhev attualmente viaggio tra i 600 ed i 700 km di autonomia senza arrivare alla riserva, che saranno altri 100 almeno...... ma non pretendo di arrivare allo stesso punto
Rimane comunque la cosa importante il prezzo. Max 25.000 per un'auto del segmento 'C' (modello d'ingresso) . Li penso siamo ancora lontani anni luce.....
se vabbè.
poi il problema sarà che non volano quindi che schifo.. o che non fanno il caffè
Il più banale è la distribuzione sul territorio. Già oggi non ci si lamenta della scarsità di colonnine rapide. Pensa alla complessità e gli investimenti necessari per installare un punto di scambio batteria. E' ovvio che ci saranno pochi centri e quasi sicuramente posti in grandi città. Questo comporta che se vuoi fare lo scambio devi magari modificare il tuo percorso, allungandolo. A quel punto tanto vale fermarsi ad una colonnina e ricaricare.
Certo, un centro di swap permetterebbe di ottimizzare la rete elettrica, sfruttando magari quelle batterie per la stabilizzazione o addirittura per l'accumulo. Ma la vedo una soluzione poco praticabile e molto meno comoda su larga scala.
By(t)e
Lo swap a me piace come idea, credo non sia affatto una idiozia in senso assoluto, permette di avere auto completamente carica in molto meno tempo rispetto ad una ricarica n% to 100%. Altrimenti non lo avrebbero inventato. Però sono concorde con i punti che hai evidenziato e aggiungo che capisco lo storcere il naso di quelli che non preferirebbero toccare meccanicamente troppo e spesso una cosa che funziona all'interno della propria auto. Per questa questione su ricarica e autonomia ci sono in gioco molti fattori e molte situazioni, speriamo trovino un metodo comodo per tutti per quando le BEV avranno un costo più umano.
Si, certo, l'idea sulla carta sembra carina, ma se poi ci pensi nella pratica è solo uno spreco di risorse: le batterie costruite devono essere molto più delle auto che le montano e per essere utili questi centri di swap dovrebbero essere sparsi capillarmente sul territorio. Senza contare le problematiche di saturazione (una stazione in zona turistica come dev'essere dimensionata? Si ritrova ad avere più batterie di quelle che effettivamente servono o rimanere senza al picco di richiesta?).
A confronto le problematiche di installazione di colonnine di ricarica sono un niente.
A te l'idea piace perché, probabilmente, venendo dall'uso di una ICE sei timoroso di dover cambiare certe tue abitudini. Per fortuna invece lo step è in generale poco traumatico e dopo poco si colgono solo i vantaggi. Poi è chiaro, ci sono certe situazioni d'uso dove farebbe comodo, ma sono lo zero virgola.
By(t)e
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