Il più grande impianto di batterie d’Europa entra in funzione in Scozia
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Marzo 2025, alle 17:01 nel canale Batterie
Il nuovo impianto di batterie di Blackhillock, in Scozia, ha avviato le operazioni commerciali con una capacità iniziale di 200 MW, destinata a salire a 300 MW entro il 2026
Il sito di Blackhillock, situato tra Inverness e Aberdeen, ha ufficialmente avviato le operazioni commerciali: secondo Zenobē, è il più grande impianto per la produzione di batterie in Europa. Il progetto prevede due fasi di sviluppo: la prima, già operativa, con una capacità di 200 MW, e una seconda fase prevista per il 2026, che porterà la capacità totale a 300 MW/600 MWh. Il sistema è in grado di fornire energia sufficiente per oltre 3,1 milioni di abitazioni per due ore, quantità che supera il numero totale di case presenti in Scozia.
Il sito utilizza un’infrastruttura tecnologicamente avanzata per migliorare la stabilità della rete e l’efficienza dell’integrazione delle fonti rinnovabili. Il sistema di accumulo d’energia si basa sulla tecnologia Quantum di Wärtsilä, gestita dalla piattaforma digitale GEMS per il monitoraggio, il controllo e la diagnostica remota. Inoltre, il sito è equipaggiato con inverter grid-forming capaci di fornire 333 MW di inerzia e 84 MVA di capacità di cortocircuito.
L’infrastruttura di connessione alla rete include 62 stazioni di media tensione e due trasformatori da 180 MVA di GE Grid Solutions per un’integrazione efficiente del sistema di accumulo con la rete elettrica nazionale. Numeri che consentono all’impianto di giocare un ruolo fondamentale nella gestione della congestione della rete elettrica e di facilitare la distribuzione dell’energia prodotta da importanti parchi eolici offshore, tra cui Viking (443 MW), Moray East (950 MW) e Beatrice (588 MW). Questa soluzione consente di ridurre gli sprechi energetici e supporta l’obiettivo del governo britannico di mettere a punto una rete elettrica a zero emissioni entro il 2030.
Secondo le stime, nei prossimi 15 anni il sito di Blackhillock permetterà di risparmiare oltre 170 milioni di sterline (circa 205 milioni di euro) ai consumatori e di evitare l’emissione di circa 2,6 milioni di tonnellate di CO₂, grazie a una maggiore integrazione dell’energia eolica nel sistema di trasmissione.
Il progetto è il frutto della collaborazione tra diversi attori del settore energetico. Scottish and Southern Electricity Networks (SSEN) ha fornito la connessione alla rete, mentre EDF Wholesale Market Services gestirà la commercializzazione dell’energia attraverso la piattaforma Powershift.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopoi questo modo assurdo di usare le unità di misura all'americana.. 3,1 milioni di abitazioni per 2 ore.. 600 MWh.. fine.. è una stazione di servizio per il dispacciamento.. non lavora per le abitazioni ma per le FER e l'alta tensione.. si vede pure la cabina di alta.
mi incuriosisce capire che mala traduzione ha portato a "62 stazioni di media tensione" perchè è ovvio che sono 62 trafo a bordo container e non stazioni di media tensione.. anche perchè.. esistono le stazioni di AT/MT ma non ci sono stazioni MT/BT... solo trafo MT/BT..
detto questo visto che non hanno pompaggi in Scozia ci sta che li si debbano buttare sulle pile per la gestione della rete visto quanto rischiano con le FER ma Wartsila ? :-|
te lo confermo
hanno un'esperienza notevole in quel campo
negli anni '80-90 si buttarono a fare anche impianti di cogenerazione usando la loro esperienza navale in "piccoli" motori per impianti industriali
purtroppo avevano un'efficienza e un'affidabilità terrificante e, nonostante i bassi costi, alla fine furono eliminati tutti nel giro di qualche lustro per rimpiazzarli con motori di maggiore qualità.
ne vendettero a migliaia così come ne ritirarono altrettanti.
qualcuno provò anche a convertirli da gasolio a metano visto come erano robusti ma con rese spaventose.
oggi fanno ancora cogenerazione ma hanno abbandonato il settore piccolo (taglie da 1MW) per concentrarsi su motori che hanno altri livelli di manutenzione e che quindi sono affidabili e parlano di efficienze sbalorditive (50%) per motori a pistoni.
vederli riciclati nel green è strano per uno che ci ha lavorato assieme per anni .. credo che fossero le sale più "profumate" di gasolio che abbia mai visto da quanto colabrodo erano quei vecchi motori..
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