Auto elettriche, meglio la ricarica veloce o quella lenta? Uno studio fa finalmente chiarezza
di Giulia Favetti pubblicata il 01 Settembre 2023, alle 12:49 nel canale BatterieLa maggiore preoccupazione dei possessori di auto elettriche è preservare il più possibile la batteria della propria auto, attuando i comportamenti migliori per rallentarne il degrado. Fra questi, prediligere la ricarica lenta rispetto a quella veloce
L'elemento più importante di un'auto elettrica, per chi ne possiede una, è senz'altro la sua batteria: blog, pagine Facebook e siti di settore sono sempre pronti a dare consigli su come gestirla al meglio, rallentandone il più possibile il degrado, attuando tutta una serie di comportamenti virtuosi.
Fra questi, non scendere mai sotto il 20-25% di autonomia e non caricarla oltre il 90-95% (come si consiglia anche con smartphone ed altri dispositivi elettronici) e, soprattutto, prediligere quanto più possibile le ricariche lente (colonnine AC, o meglio ancora il carichino domestico) al posto di quelle veloci (colonnine DC).
Lo stato dell'arte, insomma, vede nella lentezza il segreto per la lunga vita della batteria di un'auto elettrica, ma lo studio di Recurrent Auto – azienda che fornisce report di analisi dei veicoli e delle batterie per i veicoli elettrici – ha dimostrato che non vi è una significativa differenza di degrado fra chi carica abitualmente la propria auto in DC e chi invece predilige la carica in AC.
La società ha preso in esame oltre 12500 Tesla statunitensi (Model 3 e Model Y) e confrontato i SOH (State of Health) delle batterie caricate oltre il 90% delle volte in modalità fast con quelli di batterie caricate quasi totalmente in AC (
Il risultato – per alcuni aspetti sorprendente – è che il degrado [ndr, fra batterie caricate in DC e quelle in AC] è minimo, se non addirittura inesistente.
Recurrent Auto, però, non si è limitata alla sola velocità di ricarica, ma ha fatto un passo oltre, redigendo un report veramente completo e solido che risulta, quindi, un vero punto di riferimento per i possessori di auto elettriche, presenti e futuri.
Se è vero che, in linea di massima, non c'è motivo di demonizzare la ricarica veloce, è bene tenere a mente che la DC in combo con una temperatura non ottimale della batteria, può effettivamente danneggiarla.
Tesla è stata la prima casa automobilistica ad inserire, quale equipaggiamento di serie, la pompa di calore sulle proprie vetture, permettendo ai suoi clienti di mantenere la temperatura delle proprie batterie entro il range ottimale (che Volkswagen identifica in una temperatura superiore ai 20° C ed inferiore ai 40° C).
Il software dei modelli di Musk, una volta impostato sul navigatore la sosta per la ricarica, prepara la batteria (scaldandola o raffreddandola) in modo non solo di ottimizzare i tempi di ricarica, ma anche di preservarne la salute.
Ora sono diverse le case automobilistiche ad aver inserito la pompa di calore fra l'equipaggiamento delle proprie auto (sia seguendo l'esempio di Tesla, sia consapevoli che chi acquista un'auto elettrica è sempre più istruito riguardo l'uso corretto della vettura), ma si tratta ancora troppo spesso di un optional pagato anche a caro prezzo, piuttosto che di uno strumento fornito di serie.
Chi ha acquistato un'auto sprovvista di pompa di calore, però, può avvalersi di Power Cruise Control (PCC).
Ideato da Leonardo Spacone, CEO della società, il sistema (di facile utilizzo ed installazione) benché sia nato "solo" per combattere l'ansia da ricarica, è in realtà uno strumento completo per monitorare lo stato di salute della propria batteria e – anche – per gestire meglio l'autonomia della propria auto, tramite uno stile di guida consono.
PCC si compone di solo due elementi: una centralina OBD da collegare all'auto e l'app da installare sul proprio smartphone, con cui visionare i dati trasmessi – in tempo reale e con la massima precisione (spesso maggiore dell'auto stessa) – dall'OBD.
Fra questi vi è anche la temperatura della batteria (che cambia intuitivamente colore quando risulta essere troppo alta) e questo permette al guidatore di regolarla "alla vecchia maniera": se troppo fredda, portandola a temperatura prima di collegare l'auto a una centralina, se troppo calda aspettando che si raffreddi prima di far partire la ricarica.
53 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn compito semplicissimo, soprattutto in Italia dove la burocrazia è totalmente inesistente e dove abbiamo i politici più invidiati in assoluto.
Autonomia 800Km penso che intendi autonomia WLTP non siamo così distanti anche se non capisco a cosa serva. La mia attuale normalissima benzina (non ibrida) ha 600Km di autonomia (sempre WLTP... poi reale sono meno) e non è che mi sia mai trovato in particolare crisi.
Ricarica in 5 minuti nemmeno nel 2050. Per ricaricare facciamo anche solo 50kWh in 5 minuti servirebbe un cavo talmente grande e pesante che sarebbe improponibile. Salvo scoperte rivoluzionarie questa cosa te la puoi ampiamente scordare. Quanto alla velocità di ricarica difficilmente vedremo particolari cambiamenti nei prossimi 20/30 anni.
Diffusione capillare colonnine dipende quanto intendi capillare perché se mi dici come i distributori di carburante non siamo già adesso poi così lontani. Se invece intendi che la maggior parte dei posteggi auto siano dotati di colonnina allora campa cavallo.
Quanto alla certificazione, premesso che mi sembra una cavolata perché tanto poi voglio vedere chi davvero andrebbe dietro alle certificazioni e non alla colonnina più conveniente, ci sono aziende che già la fanno ma mi sembra un puro esercizio di forma senza alcuna sostanza.
Un ci prendiamo in giro però l'elettrica non ti piace e nel 2033 col cavolo che la prenderesti per questo fai un elenco di cose che sono in parte surreali come la ricarica in 5 minuti. Che poi vorrei capire a chi mai possa servire ricaricare in 5 minuti.
Un compito semplicissimo, soprattutto in Italia dove la burocrazia è totalmente inesistente e dove abbiamo i politici più invidiati in assoluto.
Daglie... Oh ma com'è che chi si occupa dell'infrastruttura invece non parla di raddoppi ma al massimo e nelle previsioni più pessimiste di un 10/15% di incremento? Incremento tra l'altro da spalmare in oltre 20 anni?
Poi mi si è rotto, alla fine ho ricomprato lo stesso modello usato ma versione pro e che era stato acquistato dal proprietario originale un mese dopo il mio, probabilmente lo caricava normalmente, col caricatore veloce e al 100%, la salute della batteria è al 76%, quindi mi sa che a qualcosa serviva caricare lentamente e all'80%
Però penso che generalmente un telefono subisca piu cicli di ricarica rispetto ad un'auto, che di solito non deve percorrere 400km al giorno
ovvio che non hai problemi la ricarichi in 1 minuto ma altrimenti saresti stato a posto lo stesso? io no e come me milioni di persone
puoi ricaricarla mentre lavori, mentre dormi, mentre fai la spesa e anche mentre fai allammmore. sarà dura (la vita eh) ma ce la farai
Ricarica in 5 minuti nemmeno nel 2050. Per ricaricare facciamo anche solo 50kWh in 5 minuti servirebbe un cavo talmente grande e pesante che sarebbe improponibile. Salvo scoperte rivoluzionarie questa cosa te la puoi ampiamente scordare. Quanto alla velocità di ricarica difficilmente vedremo particolari cambiamenti nei prossimi 20/30 anni.
Diffusione capillare colonnine dipende quanto intendi capillare perché se mi dici come i distributori di carburante non siamo già adesso poi così lontani. Se invece intendi che la maggior parte dei posteggi auto siano dotati di colonnina allora campa cavallo.
Quanto alla certificazione, premesso che mi sembra una cavolata perché tanto poi voglio vedere chi davvero andrebbe dietro alle certificazioni e non alla colonnina più conveniente, ci sono aziende che già la fanno ma mi sembra un puro esercizio di forma senza alcuna sostanza.
Un ci prendiamo in giro però l'elettrica non ti piace e nel 2033 col cavolo che la prenderesti per questo fai un elenco di cose che sono in parte surreali come la ricarica in 5 minuti. Che poi vorrei capire a chi mai possa servire ricaricare in 5 minuti.
Daglie... Oh ma com'è che chi si occupa dell'infrastruttura invece non parla di raddoppi ma al massimo e nelle previsioni più pessimiste di un 10/15% di incremento? Incremento tra l'altro da spalmare in oltre 20 anni?
Perché non hanno la minima idea di cosa stanno parlando. Ai ministri interessa fare il minimo indispensabile nei 4 anni (quando va molto, molto bene) che gli vengono concessi.
Al momento la percentuale di auto elettriche in Italia è a singola cifra, o doppia cifra ma con un "1" davanti. La rete elettrica italiana è dimensionata per quello che abbiamo ora e a malapena basta quando in estate si accendono milioni di condizionatori nelle grandi città.
In quale mondo distorto e FATATO si può prevedere che basti un +10% rispetto ad ora per coprire qualche milione di famiglie che mettono in carica la Punto elettrica nel garage? Contemporaneamente a centinaia di migliaia di persone che usano le colonnine di ricarica? Magari in estate?
Non bisogna essere ministro dei trasporti con 500 consiglieri per arrivare alla conclusione che la rete elettrica italiana non basta assolutamente per la transizione verso l'elettrico che la beneamata AGENDA sta imponendo a tutti.
Meno incentivi per drogare il mercato e più investimenti sull'infrastruttura.
Con le tempistiche che richiede un ammodernamento dell'infrastruttura la gente che ha comprato auto elettriche con gli incentivi di adesso fa già in tempo a doverle cambiare.
e su quali colonnine? quando ci saranno milioni di macchine pochi la potranno caricare se non i piu ricchi con il box
Non basterebbero nemmeno tutti i distributori di benzina che abbiamo in Italia se venissero convertiti tutti in elettrico... Ci sarebbe la fila ad ogni distributore.
se aimè assisteremo all'assenza di colonnine e le tecnologie di ricarica wireless saranno ancora acerbe/troppo costose per essere sfruttate sulle strade ti toccherà farti ricaricare l'auto da servizi a domicilio di ricarica mentre fai allammmore
https://www.reefilla.com/
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".