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Waymo ha ricostruito incidenti reali per dimostrare che la guida autonoma può prevenire le morti sulla strada
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Marzo 2021, alle 18:41 nel canale Auto Elettriche
Le tecnologie di guida autonoma potrebbero presto diventare indispensabili per poter ridurre il numero di incidenti stradali e conseguentemente le morti sulla strada
87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCircostanza imprecisata 18.8%
Buche, ecc. evitato 0,6%
Comportamento scorretto del pedone 3%
Ostacolo accidentale 2.3%
Va da se che incidenti direttamente imputabili al pilota non è il 99,99%.
Per il resto spero che la guida autonoma prenda presto piede e che sopratutto venga sfruttata per il trasporto pubblico dove da app il mezzo più conveniente venga a prelevarti alla fermata per portarti a destinazione n( non più percorsi predefiniti ma aree di copertura predefinite) per rendere sempre meno conveniente l'uso dell'auto a scopo privato ( sia classica che a guida autonoma)
Nel 18.8% delle circostanze imprecisate rientra tutto ciò per cui non è stata fatta, dopo l'incidente, o una dichiarazione precisa da parte del conducente oppure c'è il dubbio delle forze dell'ordine, nonostante i rilievi effettuati.
Di certo non è il 99.9% delle cause, altrimenti avremmo dovuto impedire da un pezzo la guida dei veicoli
Comunque io sono favorevole ad una sempre maggiore assistenza alla guida, perchè il più delle volte non si sta' parlando di conducenti capaci o incapaci, ma di guidatori attenti o disattenti.
[COLOR="Silver"]Da Wikipedia:[/COLOR]
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Strano, ma dentro Roma non ne ho visti di quei segnali
Dubito però che il pareggio sia sufficiente per la diffusione di massa, il vantaggio deve essere tangibile.
Credo che alla fine i numeri parleranno. Quando la guida autonoma sarà giudicata pronta immagino verrà testata in qualche regione ristretta e si potranno fare paragoni tra il prima e il dopo.
Se i numeri saranno significativamente positivi ci saranno le premesse per un'adozione più ampia, ma sarà comunque un processo graduale.
Beh, perdonami, ma qui devi decidere se è un bene o un male affidarsi al, chiamiamolo così, "intuito".
Farlo significa guidare non sulla base di dati certi ma di dati parziali, che lo faccia l'essere umano o la macchina hai sicuramente la possibilità di esiti imprevisti e al tempo stesso la possibilità di fare una cosa che potrebbe salvare una situazione ritenuta senza uscita o di causare danni maggiori rispetto al procedere su informazioni certe.
Probabilmente, nei grandi numeri, sarebbe una scelta sconveniente anche se occasionalmente potrebbe produrre benefici.
Non vorrei passare per pessimista..
Non credo che il futuro di questo trend tecnologico potrebbe essere auto di proprieta' con zero responsabilità civili etc.. zero assicurazioni da pagare etc.. alla fine la comodità che poi e' la ruota che muove tutto quanto la si pagherà comunque chissà quanto.
E poi c'e' l'aspetto di quante cose in meno l'essere umano non sappia piu' fare. Se andasse via la luce residenziale oggigiorno praticamente ci sarebbe il panico di massa quando bisognerebbe anche esservi abituati tra tecnologia consumer che mancherebbe (non parlo di quella sanitaria ovviamente..), calderine invece che stufe anche a pellet che potrebbero essere installabili ovunque (anche se accensioni elettriche anch'esse va beh), tv, etc.. il guidare c'entra nel senso che tutto cio' che non si sà piu' fare lo fa qualcun'altro per noi. Questa logica sembra utile ma e' semplicemente comoda e non e' detto che la definizione di quest'ultima sia sempre positiva imho.
Sul concetto dell' intuito.. io spero di potermi fidare per quanto fallibile del mio intuito basato sulla mia esperienza di guida, esperienza che ovvio non basta mai, ma bene o male per i tragitti che conosco almeno si conosce persino dove sono i dossi, contropendenze, curve piu' pericolose, dove e' obbligatorio fare ultra attenzione perche' ci sono sempre persone che camminano, etc..etc..
Ci sono tanti paesi e città in cui poco ci manca immagino
Direi che questo è un non-problema, e lo è per il semplice fatto che accade di continuo. Altrimenti oggi tutti sapremo accendere il fuoco con bastoncino e archetto.
Ogni tempo nella storia dell'uomo richiede conoscenze diverse, specifiche di quel tempo. Ci manca solo che ci prenda la nostalgia per cose che non servono più... dimenticandoci magari di imparare quelle che servono.
Pensa invece se anziché basarti sulla tua esperienza potessi fare tesoro dell'esperienza di tutti quelli che percorrono quel tragitto: non conosceresti solo i punti critici che la tua esperienza ti ha insegnato ma anche quelli dati dall'esperienza di tutti gli altri.
Questo con la guida umana non è possibile, con quella artificiale si.
Ogni tempo nella storia dell'uomo richiede conoscenze diverse, specifiche di quel tempo. Ci manca solo che ci prenda la nostalgia per cose che non servono più... dimenticandoci magari di imparare quelle che servono.
Pensa invece se anziché basarti sulla tua esperienza potessi fare tesoro dell'esperienza di tutti quelli che percorrono quel tragitto: non conosceresti solo i punti critici che la tua esperienza ti ha insegnato ma anche quelli dati dall'esperienza di tutti gli altri.
Questo con la guida umana non è possibile, con quella artificiale si.
Viene da chiedersi se si sia sicuri che tutto cio' che non sappiamo piu' fare possa non essere una perdita enorme di conoscenze che "all' occorrenza" potrebbero essere utili quando non necessarie proprio alla sopravvivenza? Non mi riferisco certo all' isola tropicale e programmi assurdi di finta sopravvivenza, semmai anche cose basilari per cucinare, scegliere un rimedio ad un malanno passeggero per cui magari una tisana bastava invece che una medicina, farsi da mangiare con quel che si ha in casa invece di aprire una busta congelata o comprare del comodo sushi freddo.. perche' una cosa che la pandemia potrebbe aver mostrato e' quanto sia necessario sapere fare qualsiasi cosa sia utile "all' occorrenza". Da saper cucinare a saper costruire un muretto di cemento, da riparare un computer a riparare un lavandino, da riparare un auto quando ancora si poteva a verniciare un cancello.. e invece si chiama qualcuno per fare qualcosa che fino a poche decadi fa molti sapevano fare anche solo provandoci a prescindere dalla qualità del risultato.
Di recente vedevo un impresa edile chiamata per fare un bordo/muretto per fiori di pochi centrimetri in un giardino di pochi metri che si poteva fare "con quattro mattoncini anche incollati" senza chissa' che esperienze. Non ho molte anzi poche esperienze in ambito edile ma sebbene sia contento per l' impresa e la sua sopravvivenza, mi faceva riflettere di quanto si dipenda da altri per cose piuttosto semplici.
Circa l'esperienza di guida, comprendo il punto ma tutti abbiamo visto parenti guidare prima di avere i requisiti per guidare un ciclomotore o una moto o una auto a nostra volta.. l'esperienza altrui se insegnata diventa egualmente fondamentale. Non vorrei che a beneficiare di quelle esperienze tecnologiche ci siano situazioni simili a quelle degli aerei appunto per cui i moderni voli sono piu' sicuri di quelli di cinquant'anni fa ma a pensarci tra cinquant'anni saranno ancora piu' sicuri per gli stessi motivi che ne hanno resi sicuri quelli odierni.
Per alzare il livello d'attenzione, c'è l'apposita segnaletica
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