Volkswagen

Volkswagen cerca la soluzione estrema: joint venture con un costruttore cinese

di pubblicata il , alle 12:06 nel canale Auto Elettriche Volkswagen cerca la soluzione estrema: joint venture con un costruttore cinese

Volkswagen per far fronte alla crisi e sfruttare i propri stabilimenti studia una soluzione in stile Stellantis-Leapmotor

 

Proprio oggi vi abbiamo parlato dell'impatto che le nuove regole della UE potrebbero avere su Volkswagen, una situazione preoccupante, che spinge il Gruppo a cercare diverse soluzioni.

Oltre alla ristrutturazione aziendale e alla ricollocazione della produzione già in corso, la casa tedesca potrebbe attuare un metodo simile a quello già usato da Stellantis con un partner cinese. Stiamo parlando proprio della joint venture con Leapmotor, che consente alla ex FCA-PSA di vendere in esclusiva queste auto elettriche fuori dalla Cina.

Qualche giorno fa Reuters aveva riportato che dei costruttori cinesi avevano messo gli occhi su alcuni stabilimenti Volkswagen dismessi o in grande crisi, così da acquisirli e produrre direttamente in Europa le loro auto elettriche, scavalcando i dazi imposti dalla Commissione.

Volkswagen Chinese joint venture

Secondo un report di Manager Magazin lo scenario sarebbe ora cambiato, con Volkswagen sempre a bordo di questa operazione, proprio con il meccanismo della joint venture, come fatto da Stellantis. Una nuova alleanza dunque, per costruire auto elettriche cinesi in Germania, sfruttando piattaforme e esperienza asiatica, puntando a sfruttare meglio la capacità produttiva degli stabilimenti VW.

Sempre secondo lo stesso report, ci sarebbe lo stabilimento di Emden sotto la lente di ingrandimento, dove Volkswagen produce la ID.4 e la ID.7, ma i cinesi, la cui identità è ancora sconosciuta, non sarebbero soddisfatti dei costi locali. Se lo scenario dovesse concretizzarsi, sarebbe decisamente uno smacco per l'azienda tedesca. Nel 1983 quando Volkswagen fece il suo ingresso in Cina, dovette per forza creare una joint venture con SAIC, portando competenza, e sfruttando la capacità produttiva cinese. Nel tempo i cinesi hanno imparato, e la situazione si è praticamente ribaltata.

24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
berson24 Gennaio 2025, 12:36 #1
Visto che è palese che sull'auto elettrica i produttori cinesi siano avanti molti anni rispetto alle case automobilistiche europee, è giusto fare joint venture, esattamente come 20 anni fa i cinesi accoglievano a braccia aperte le aziende occidentali proprio per acquisire know-how (con il quale poi hanno invaso il mondo e messo in crisi molte delle aziende che sono andate in Cina pensando di speculare).
ninja75024 Gennaio 2025, 12:36 #2
canna del gas

e si pagano pure i dazi di import
AlexSwitch24 Gennaio 2025, 12:42 #3
Originariamente inviato da: berson
Visto che è palese che sull'auto elettrica i produttori cinesi siano avanti molti anni rispetto alle case automobilistiche europee, è giusto fare joint venture, esattamente come 20 anni fa i cinesi accoglievano a braccia aperte le aziende occidentali proprio per acquisire know-how (con il quale poi hanno invaso il mondo e messo in crisi molte delle aziende che sono andate in Cina pensando di speculare).


Peccato che i cinesi di oggi il loro know how non lo cederanno mai e se concederanno qualcosa sarà a caro prezzo.
Per noi europei è stata imposta l'auto elettrica come obiettivo strategico senza aver nulla alle spalle, per loro, che sono diventati una potenza globale, invece è strategico controllare gli altri mercati... I romani dicevano: " Ubi major minor cessat "! Noi appartiamo alla seconda categoria...
Ripper8924 Gennaio 2025, 12:45 #4
Un altro po' di Know How ceduto alla Cina.
Massimiliano Zocchi24 Gennaio 2025, 12:45 #5
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Peccato che i cinesi di oggi il loro know how non lo cederanno mai e se concederanno qualcosa sarà a caro prezzo.
Per noi europei è stata imposta l'auto elettrica come obiettivo strategico senza aver nulla alle spalle, per loro, che sono diventati una potenza globale, invece è strategico controllare gli altri mercati... I romani dicevano: " Ubi major minor cessat "! Noi appartiamo alla seconda categoria...


Sì, ma questa cosa viene ripetuta a pappagallo come se sono diventati esperti nell'auto elettrica per magia. Hanno iniziato a lavorarci esattamente quando abbiamo iniziato noi, solo che le case europee hanno dormito alla grande. Quindi non è che qui si è spinto per una tecnologia che i cinesi avevano già, come se avessimo imposto di mangiare con le bacchette, ci hanno semplicemente lavorato duramente.
Possiamo solo fare mea culpa.
AlexSwitch24 Gennaio 2025, 12:59 #6
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
Sì, ma questa cosa viene ripetuta a pappagallo come se sono diventato esperti nell'auto elettrica per magia. Hanno iniziato a lavorarci esattamente quando abbiamo iniziato noi, solo che le case europee hanno dormito alla grande. Quindi non è che qui si è spinto per una tecnologia che i cinesi avevano già, come se avessimo imposto di mangiare con le bacchette, ci hanno semplicemente lavorato duramente.
Possiamo solo fare mea culpa.


Infatti il senso del senso del mio intervento è proprio questo... Se, anche ob torto collo, ci dovrà essere l'auto elettrica europea bisogna lavoraci per bene, con orizzonti temporali realistici e flessibili, con un piano generale di finanziamenti per lo sviluppo e di creazione di un " ecosistema " ( termine forse poco calzante ) e di preparazione del mercato.
Invece si è fatto tutto il contrario in un contesto globale dominato dalla Cina.
Anzi, per la serie " agli zoppi grucciate " come si dice dalle mie parti, da quest'anno multe miliardarie a chi sfora i nuovi limiti sulle emissioni.
Forse a Bruxelles hanno dimenticato che è la domanda a fare il mercato e che le imposizioni totali dall'alto, in stile ex URSS, non portano da nessuna parte?
Kal24 Gennaio 2025, 13:10 #7
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
...Possiamo solo fare mea culpa.


Esatto, quindi sarebbe bene tornare indietro e riprendere a fare ciò che sapevano (anzi, sapevamo) fare bene: macchine, non catafalchi o trabiccoli a pile.
LMCH24 Gennaio 2025, 13:32 #8
Stellantis, Volkswagen si sono ridotti a fare joint venture perchè sono pieni di zombie mentali nel management.

Nel senso che hanno messo a gestire lo sviluppo di auto EV un management che se aveva esperienza tecnica era limitata alle auto con motore termico, quindi non capiva una beata mazza di quanto importante fosse la batteria e la sua gestione e di quanto importante fosse il software nel gestire in modo armonico propulsione ed energy management, prendendo di conseguenza decisioni basate su esperienza acquisita in un ambito totalmente differente.

Non a caso le aziende che sono "partite da zero" tipo Tesla ed i produttori cinesi come BYD che avevano come core business le batterie e POI sono passati alle auto, non avendo gli "zombie" sono riusciti a fare di più.

Non parliamo poi di quelli che hanno pensato di usare AUTOSAR per gli EV senza considerare che di base è modellato implicitamente su auto con motore a combustione.
Massimiliano Zocchi24 Gennaio 2025, 13:57 #9
Originariamente inviato da: Kal
Esatto, quindi sarebbe bene tornare indietro e riprendere a fare ciò che sapevano (anzi, sapevamo) fare bene: macchine, non catafalchi o trabiccoli a pile.


No, non si può. Non si può più bruciare roba per muoversi. Non si può più bruciare roba per fare anche altro, con le dovute tempistiche per ogni settore. Perché in poche decine di anni di industrializzazione abbiamo distrutto il mondo.

Il punto sarebbe stato studiare le nuove tecnologie per tempo, dato che almeno dal 2010 si sapeva che si sarebbe finiti dove siamo ora. I cinesi lo hanno fatto, gli europei hanno scherzato, ed alcuni continuano a scherzare come se ancora non avessero capito. Il problema è che al timone ci sono vecchi (sia anagraficamente che mentalmente) a cui non importa nulla, perché tanto tra massimo vent'anni toglieranno il disturbo.
Haran Banjo24 Gennaio 2025, 14:32 #10
Eh sì, non si può più bruciare roba per muoversi, il problema sono le auto diesel brutte e cattive degli operai.
Seguiamo l'esempio degli ecologisti col portagoglio gonfio... le 218 navi per il turismo marittimo di lusso hanno emesso nel 2022 4,4 volte più inquinanti di tutte le automobili del continente europeo (253 milioni).

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^