Tesla GigaMexico, la costruzione dovrebbe partire fra poche settimane

Il quotidiano messicano (in format televisivo) Milenio, che ha avuto accesso ai documenti ufficiali di Tesla – sia a livello locale che federale – ha riferito che i lavori per la costruzione della Gigafactory Mexico (ad oggi l'ultima fabbrica di Tesla) partiranno verosimilmente entro fine anno.

Il Segretariato dell'Ambiente e delle Risorse Naturali del Paese (SEMARNAT) ha notificato alla divisione produttiva della casa texana che i permessi necessari per ottenere l'autorizzazione finale da parte del governo federale sono stati rilasciati; ora quindi nihil obstat l'inizio dei lavori.

Va' sottolineato che finora né Tesla né lo stato messicano di Nuevo Leon, che ospiterà la più grande e moderna fabbrica del marchio americano (almeno fino alla prossima Gigafactory), sono state con le mani in mano: se da una parte la casa automobilistica ha investito in terreni, acquisendo lotti e prestando grande attenzione alla flora locale, l'amministrazione statale ha provveduto ad installare strade di accesso e altre infrastrutture necessarie a sostenere lo sviluppo dello stabilimento.

A tale proposito Reuters ha riportato la dichiarazione, da parte delle autorità locali, riguardo una spesa prevista di oltre 130 milioni di dollari di lavori a sostegno della fabbrica. Jesus Nava, sindaco della città di Santa Caterina, ha dichiarato di sperare che i lavori di costruzione – da parte di Tesla – inizino prima del 2024. Stranamente (considerando le reazioni di Musk verso le altre fabbriche) la risposta del CEO è stata molto più contenuta:

"In Messico, stiamo gettando le basi per iniziare la costruzione e realizzare tutti i progetti a lungo termine, ma penso che vogliamo solo avere un'idea di come è l'economia globale prima di andare a tutto gas", ha dichiarato Elon Musk durante l’ultima conferenza sugli utili registrati da Tesla nel terzo trimestre.

La fabbrica, di cui abbiamo parlato più volte, dovrebbe portare alla luce, fra l'altro, l'attesissima "Model 2", ovvero la vettura da 25.000 dollari, che introdurrà anche un nuovo metodo costruttivo, denominato "unboxed process" che consente di costruire le diverse parti dell'auto per poi assemblarle (un po' come si potrebbe fare coi lego) tutte assieme.