Tesla Gigafactory Texas, la produzione di Model Y è iniziata, e c'è anche la batteria strutturale
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 27 Gennaio 2022, alle 16:59 nel canale Auto ElettricheTesla ha confermato l'avvio della produzione delle Model Y nella nuova fabbrica di Austin, ora in attesa dei permessi finali per la vendita dei veicoli. Nelle immagini vediamo già in uso la nuova batteria strutturale, e forse le celle 4680
Come di consueto, durante la call per i dati finanziari del trimestre appena passato, Tesla ha fornito molte altre informazioni circa i suoi prodotti e lo stato dei vari stabilimenti. Oggi vi abbiamo già parlato del fatturato e dell'avvistamento dei nuovi camion elettrici Semi, ma la notizia che era più attesa riguarda la nuova fabbrica di Austin, in Texas.
Come si era vociferato nelle scorse settimane, effettivamente Tesla ha confermato che la produzione è iniziata nel nuovo sito, e che le prime Model Y sono già uscite dalla catena di montaggio. Nessun cliente però le ha ricevute poiché i permessi finali devono ancora arrivare.
Insieme alla documentazione trimestrale però Tesla ha pubblicato anche diverse foto proprio dell'interno della nuova fabbrica, con gli operai al lavoro. La casa spera di riuscire a consegnare le prime auto prodotte ad Austin entro la fine di marzo, e chi la riceverà sarà in effetti un cliente fortunato.
Infatti vediamo dalle foto che in Texas Tesla sta già utilizzando il nuovo metodo costruttivo tanto pubblicizzato, con la batteria che non è più un corpo esterno, ma funge da elemento strutturale. Lo si comprende dal montaggio dei sedili direttamente imbullonati sul pavimento che contiene le celle al litio, prima della costruzione della scocca, caratteristica tipica di questa soluzione. L'azienda ex-californiana non ha però chiarito se in questo elemento strutturale ci saranno già le attesissime batterie 4680.
Potrebbe però aver dato un'indicazione indirettamente, specificando che nell'altra nuova fabbrica, a Berlino, inizialmente verranno usate le normali celle 2170. Tuttavia i volumi di 4680 a disposizione ad oggi sarebbero davvero bassi, per cui è troppo presto per trarre conclusioni.
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