Tesla, cala la produzione di Model Y a Berlino: manca personale e aumentano le malattie
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Agosto 2023, alle 10:37 nel canale Auto ElettricheLa produzione nello stabilimento tedesco non riesce a raggiungere i ritmi voluti dall'azienda, a causa di carenza di personale, malattie e ferie
Lo scorso mese di marzo Tesla aveva annunciato di aver raggiunto, presso la sua fabbrica di Grünheide, vicino a Berlino, la produzione di 5.000 Model Y a settimana. Da lì in poi si sarebbe dovuto lavorare per ottimizzare ulteriormente le cose, e cercare anche di superare tale quota.
Oggi invece scopriamo, tramite un report di Business Insider, che cita documenti interni e dichiarazioni di numerosi dipendenti, che il ritmo non è praticamente mai stato quello, e Tesla per il momento non è riuscita a risolvere i problemi.
Anche l'annuncio di marzo non era del tutto veritiero, secondo il media tedesco, in quanto le 5.000 unità settimanali sono state quasi un caso, una quantità che non si è più ripetuta. Secondo i dati in possesso dei giornalisti, attualmente Tesla è riuscita a sfornare 870 vetture al giorno, in totale tra i vari modelli prodotti a Berlino, ovvero 4.350 a settimana. Sarebbe un numero già oltre l’obiettivo interno, che sarebbe di 750 al giorno, meno di 4.000 a settimana.
Secondo quanto hanno riferito i lavoratori, Tesla non riesce a riempire i turni con la giusta quantità di personale. I dipendenti avrebbero iniziato a lamentarsi dell'alto carico di lavoro, e il tasso di malattie è aumentato. A questo bisogna poi aggiungere le ferie e il licenziamento di centinaia di lavoratori interinali.
Tesla ha deciso di non commentare ufficialmente le domande poste da Business Insider.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi mi raccomando lamentiamoci se la manifattura si sposta altrove.
Visto che strana coincidenza... tutti malati ad agosto si vede che il caldo fa male.
Da vedere e rivedere
Poi mi raccomando lamentiamoci se la manifattura si sposta altrove.
Visto che strana coincidenza... tutti malati ad agosto si vede che il caldo fa male.
Da vedere e rivedere
Concordo con le parole, ma il tizio mi sta sui maroni a pelle.
Poi mi raccomando lamentiamoci se la manifattura si sposta altrove.
Visto che strana coincidenza... tutti malati ad agosto si vede che il caldo fa male.
Da vedere e rivedere
Hai fatto caso che qui si parla di Germania?
Dove, tra l'altro, giustamente i lavoratori non leggono le mail fuori orario di servizio o quando sono in vacanza o in malattia? E dove gli stipendi sono adeguati? E, ciò nonostante, non delocalizzano come le piccole aziende italiane o la Fiat.
Smettila di trovare la scusa che le aziende delocalizzano per colpa dei lavoratori. Le aziende delocalizzano perché le dirigenze e gli investitori non innovano e quindi possono rimanere sul mercato solo diminuendo i costi. Prima in Cina, poi in Vietnam. Immagino che ora si sposteranno in qualche paese africano.
Dove, tra l'altro, giustamente i lavoratori non leggono le mail fuori orario di servizio o quando sono in vacanza o in malattia? E dove gli stipendi sono adeguati? E, ciò nonostante, non delocalizzano come le piccole aziende italiane o la Fiat.
Smettila di trovare la scusa che le aziende delocalizzano per colpa dei lavoratori. Le aziende delocalizzano perché le dirigenze e gli investitori non innovano e quindi possono rimanere sul mercato solo diminuendo i costi. Prima in Cina, poi in Vietnam. Immagino che ora si sposteranno in qualche paese africano.
Si si... ovviamente facevo riferimento a quel discorso. Su Marchionne in generale ci sarebbe tanto da dire in tutti i sensi quindi non voleva essere un elogio a 360°.
Dove, tra l'altro, giustamente i lavoratori non leggono le mail fuori orario di servizio o quando sono in vacanza o in malattia? E dove gli stipendi sono adeguati? E, ciò nonostante, non delocalizzano come le piccole aziende italiane o la Fiat.
Smettila di trovare la scusa che le aziende delocalizzano per colpa dei lavoratori. Le aziende delocalizzano perché le dirigenze e gli investitori non innovano e quindi possono rimanere sul mercato solo diminuendo i costi. Prima in Cina, poi in Vietnam. Immagino che ora si sposteranno in qualche paese africano.
A parte che è una leggenda che in Germania non delocalizzino. Delocalizzano abbondantemente anche lì e seppur c'è più resistenza (più 10/15 anni fa ormai anche lì la resistenza è relativa) che da noi il processo avviene ed è sotto gli occhi di tutti ma non vedo perché uno non dovrebbe rispondere alle mail.
Io quando svolgo la mia professione sento non solo un senso di responsabilità ma anche una solidarietà verso i colleghi che mi sostituiscono per cui se posso dargli una mano rispondendo a una mail trovo doveroso anzi no... nemmeno doveroso semplicemente civile ed educato farlo.
Sarebbe umano ragionare fregandosene che qualcuno è lì a sostituirmi e magari deve prendere decisioni su pratiche che non conosce e io non mi degno di perdere 10 minuti per aiutarlo? Ma che diamine di idea avete dei colleghi?!
Quanto alla chiusura scusami ma dato che fa parte del mio mestiere posso dirti che sono una manica di balle. Hai idea di quante volte abbia curato gli interessi di investitori? Ti assicuro che c'è gente disposta a pagare milioni e non uno o due ma investimenti di decine di milioni per poter avere sul prodotto "made in Italy" però poi succede che... vogliono le infrastrutture e gli si risponde picche, vogliono collegamenti digitali adeguati e non ci sono, vogliono personale adeguato ed è peggio che andar di notte.
Stessa azienda che doveva aprire in Italia ha aperto in Albania, con manager italiani che guarda caso erano i primi a sfavore dell'impianto in Italia, gli hanno fatto una cabina elettrica praticamente su misura e uno snodo non ricordo se autostradale o altro per la logistica. Inutile dire che in cambio degli investimenti poteva edificare la cubatura che volevano e manodopera più qualificata a metà di quello che costerebbe in Italia.
Ormai da noi le uniche multinazionali che investo salvo rarissime eccezione sono quelle della moda che usano i terzisti (principalmente pelletterie) con contratti brevi così la volta che sgarri arrivederci e avanti il prossimo.
Bella roba si... continuiamo così e in Europa sparirà completamente il manifatturiero per non parlare del settore metalmeccanico ormai ridotto all'osso. Però non facciamo niente eh... la colpa è degli altri.
E non dimentichiamoci delle aziende che hanno delocalizzato in Cina e sono poi fallite o hanno perso clienti grazie ai concorrenti cinesi che di fatto hanno addestrato e finanziato loro stessi (quando erano dipendenti o fornitori).
Assolutamente
Le parole sono giuste, poi sul resto di quello che a detto e fatto se ne può parlare ma le parole di quel video sono sacrosante.
Dove, tra l'altro, giustamente i lavoratori non leggono le mail fuori orario di servizio o quando sono in vacanza o in malattia? E dove gli stipendi sono adeguati? E, ciò nonostante, non delocalizzano come le piccole aziende italiane o la Fiat.
Smettila di trovare la scusa che le aziende delocalizzano per colpa dei lavoratori. Le aziende delocalizzano perché le dirigenze e gli investitori non innovano e quindi possono rimanere sul mercato solo diminuendo i costi. Prima in Cina, poi in Vietnam. Immagino che ora si sposteranno in qualche paese africano.
In Germania non hanno delocalizzazione perché il costo dell energia era bassissimo, non a caso da quando è iniziata la guerra la Germania è entrate in recessione
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